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EMILY
La mattina dopo mi sveglio e sento un penso attorno al busto.
Ruoto la testa e scorgo Tom addormentato, alcune ciocche bionde gli incorniciano il volto e dalla luce s'intravede della finestra intuisco che è mattina presto.
Allungo un braccio per prendere il telefono sul comodino e noto che sono le sette del mattino.
Siamo entrambi nudi dalla notte passata assieme e quando sto per alzarmi per andare in bagno a darmi una rinfrescata le gambe mi cedono.
:Ti avevo avvertita ieri sera di non sfidarmi...: sento la voce roca e impastata dal sonno di Tom e scorge la mia figura con un occhio aperto.
:E ora come faccio ad andare a farmi una doccia se non riesco a stare neanche in piedi?!: lo rimprovero e in tutta risposta lui sorride beffardo.
Dopo uno sbadiglio si alza e il mio sguardo ricade sul suo membro.
:Dai...ti accompagno in bagno: mi sorride guardando il mio corpo ancora nudo.
Mi prende in braccio a mo' di sposa e con grazia mi porta in bagno e solo ora notiamo che non c'è la doccia, ma bensì una vasca. La riempie con acqua calda e schiuma profumata e nel mentre mi bacia marchiando la mia pelle più di quanto non avesse fatto la sta notte.
Mi adagia nella vasca ormai riempita e nell'aria si sente il profumo di rosa del bagnoschiuma. Con una spugna riempita di sapone, mi passa il corpo per poi percorrererci una scia di baci.
Dopo avermi pulita lo pulisco a mia volta e lo sento fremere sotto li mio tocco.
Una volta puliti, mentre sto per uscire dalla vasca, mi prende il braccio fermandomi per baciarmi appassionatamente. Le nostre lingue cominciano una danza tutta loro e il tempo sembra fermarsi, le nostre mani avide percorrono i nostri corpi; ma veniamo interrotti dalla suoneria del mio telefono.
:Cazzo: impreco a denti stretti, mentre in velocità mi avvolgo il corpo in un asciugamano e prendo il telefono facendo partire la chiamata.
:Che vuoi?: rispondo senza neanche aver controllato chi fosse.
:Ho un problema...ho bisogno del tuo aiuto! Vieni a casa mia il prima possibile per favore!:
:Zaira?  Che succede?!:
:La casa si sta annegando dal nulla! Vieni il prima possibile e scusa se vi ho interrotti! Ma ho bisogno di entrambi!: dice senza lasciarmi il tempo di risponderle che mette giù.
:Che succede?: chiede Tom preoccupato alle mie spalle
:La casa è annegata...dobbiamo andare a dare una mano!:
Il suo sguardo si incupisce e annuisce.
:Forza...andiamo: annuncia mentre si riveste ed io faccio lo stesso.
Sgombriamo la stanza, paghiamo in velocità l'hotel e andiamo a casa di Tom.
Appena arrivati non notiamo nulla di anomalo ma quando apriamo la porta esce una valanga d'acqua...

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