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TRITONE

Dopo esserci "salutati" in piscina sono tornato in mare trasformandomi in un tritone.
Ho continuato a tenere d'occhio Zaira.
Ripensandoci ha fatto una faccia davvero buffa quando ha scoperto di essere la mia anima gemella, anche se poi si è incazzata.
Ad ogni modo è da quel giorno che continuo a controllarla da lontano, sia grazie ad Achille sia grazie ad Hama.
Però quando mi hanno avvisato che la nave stava affondando mi sono fiondato il più vicino ad essa.

Ormai ci sono le ultime persone che vengono caricate sulle scialuppe, ma non vedo da nessuna parte Zaira.
:Pronto Zaira...mi ricevi?: sento dire da un uomo che parla in un oggetto.
:Risponde?: chiede quello vicino.
:No...ho paura che ci sia stato qualche intoppo. Che sia meglio andare a controllare?: dice il primo uomo, che sembra essere il capo.
:Non possiamo tornare...moriremo di certo!: sento dire dal secondo.
In quell'istante noto che non c'è più nessuno a bordo della nave e con un po' di magia ritorno su di essa.
Ritorno alla mia forma umana e sento in lontananza una voce femminile, una che ho imparato a conoscere tra tante.
Però dopo quel flebile "aiuto" che ho sentito...non udisco altro.
Con una piccola magia faccio apparire una scia d'acqua che mi conduce alla ragazza.
La seguo fino ad arrivare davanti una porta incastrata. Faccio apparire il mio tridente e con questo sfondo la porta, facendo uscire tutta l'acqua che vi era all'interno.
In quello stesso istante prendo in braccio Zaira ormai svenuta e con un rumore di rottura di metallo salto in acqua, appena in tempo prima di vedere la nave affondare del tutto.
Alle velocità della luce la trasformo in sirena e la porto con me nel mio regno, dove riceverà tutte le cure necessarie.

JAKE

Emily è svenuta a causa del dolore, perse sangue e abbiamo scoperto che era incinta; oltre al fatto che Zaira non si vede da nessuna parte.
Almeno vediamo arrivare i soccorsi da una nave, ci fanno salire a bordo e alla velocità della luce curano Emily portandola in una sala apposita.
Abbiamo detto i rispettivi nome e cognome a delle persone specializzate mentre attendiamo che dicando qualcosa riguardo l'amica di mia sorella.

Puffetta è stata data dispersa e manderanno delle squadre per riuscire a trovarla possibilmente viva. Anche se con una minima percentuale.

Sono passate ore da quando stiamo aspettando nella sala d'attesa per notizia di Emily e finalmente esce un medico.
:Il compagno della signorina Emily?: chiede il signore di una certa età col camice bianco e la barba grigia.
:Sono io...: dice Tom allontanandosi per ricevere informazioni.
Lo vediamo annuire, però sembra vuoto, quasi triste.
Quando ritorna da noi inizia a spiegarci ciò che gli è stato riferito dal medico.
:Allora?: gli chiede Giacomo senza dargli il tempo di aprire bocca.
:Ha detto che lei sta bene adesso, non è in pericolo di vita e sta dormendo. Però ha detto che a causa della paura, dall'ansia di ciò che abbiamo appena dovuto affrontare, Emily ha avuto un aborto spontaneo.
In oltre hanno detto che possiamo entrare nella sua stanza e starle accanto.: mentre gli altri due vanno verso la camera di Emily, io rimango con Tom e una volta soli scoppia in lacrime.
Non ci sono parole per descrivere il dolore di perdere il proprio figlio, anche se doveva ancora nascere, di avere la propria amata che sta male sul letto d'ospedale e la propria sorella scomparsa.
:Ce la faremo!: gli dico dandogli una pacca sulla spalla mentre si stacca dall'abbraccio.

Soffro anch'io per la scomparsa di Zaira, ma lui di più perché ha perso qualcuno a cui già teneva prima che nascesse e Emily che sta male; quindi devo resistere per entrambi.

Quando entriamo nella sala, Tom da un bacio sulla guancia ad Emily, che poco dopo si sveglia indolenzita e una volta del tutto cosciente ci chiede...
:Zaira ce l'ha fatta?:
:non lo sappiamo...è dispersa: ammisi.
Assieme alla notizia di aver avuto un aborto spontaneo, inizia a piangere.

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