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HAMA

Ecco che un'altra volta il boss Tritone vuole farmi fare una cazzata. Sta volta mi ha mandata sulla nave "Titanic 2" e ovviamente la sua idea è quella di fargli fare la fine della prima. Ottimo direi! Uccidiamo almeno altre 2.000 persone!
Ora sono a questa stupida festa della nave e con un drink in mano rifiuto l'ennesimo invito di ballare da un ragazzo mezzo sbronzo. Annoiata ruoto di poco il calice facendo roteare al suo interno il liquido alcolico per poi terminarlo.
Quando decido di andarmene nella mia cabina sento una voce chiamarmi.
:Hey Hama...: mi volto e ritrovo quel cameriere carino del bar.
:Hey...Jake, giusto?: chiedo un po' agitata.
:Si...non mi aspettavo di vederti qui...: dice in imbarazzo grattandosi il collo.
I suoi occhi blu sono ancora più belli adesso che li noto meglio e stranamente sento nascere dentro di me la voglia di accarezzargli i capelli e di ballare con lui.
:Balliamo?: chiedo diretta senza neanche rendermene conto.
Lui annuisce, mi tende una mano che prendo e con delicatezza mi accompagna sulla pista.
Mentre balliamo noto che sta guardando il vestito che indosso...un semplice tubino rosso fuoco con delle scarpe delle scarpe ed il rossetto del medesimo colore.
:Hai un bel vestito: mi sussurra all'orecchio e sento un formicolio percorrermi la schiena.
Okay...che cavolo mi succede?!?!?
:G-grazie: balbetto?! Perché balbetto e sento la faccia in fiamme?!?!
Lui ridacchia e non ne capisco il perché...
Che strana serata!
Quando la canzone termina vado a prendermi un altro drink e nel mentre mi raggiunge anche il moro.
:Tutto bene Hama?: mi chiede con un velo di preoccupazione.
:Ora si!: ammetto dopo aver mandato giù un altro alcolico forte.
:Uno anche per me signore...grazie: dice lui al barman.
:certo! Ecco a lei:
Glielo porge.
:Grazie: dice Jake ringrazio il barman.
Mi prende per mano e con ancora i drink in mano ci dirigiamo verso una panchina appartata. Ci sediamo uno di fronte l'altro e ora che c'è più luce riesco a scorgere meglio i suoi occhi sembrano come il coloro del mare di notte.
:Allora...che racconti?: chiede interessato a me.
:Che dovrei raccontarti?: chiedo non capendo a cosa vuole andare a parare.
:delle tue cicatrici: dice diretto. Istintivamente con la mano mi tocco il viso dove ho quei segni.
Jake con delicatezza me le accarezza sovrastando la mia mano con la sua.
:Se non ne vuoi parlare va bene...non voglio sforzarti...ma penso che ti stiano bene! Ti rendono unica e ancora più bella: mi dice in un modo che non sapevo potesse esistere. Risento la faccia diventare del colore del mio vestito e abbasso lo sguardo sulla panca.
Riprendo istintivamente il drink e lo porto alle labbra finendolo in un sorso.
Quando rialzo lo sguardo mi sento ubriaca.
:Quanti ne hai bevuti?: mi chiede
Con le dita inizio a contarli ma quando arrivo verso il dieci...
:due: dico mentendo spudoratamente.
:Potrebbe essere pericoloso restare ubriaca a una festa e poi è anche un po' tardi. Meglio se vai a riposare...ci vediamo domani...va bene?: chiede preoccupato per me.
Annuisco rendendomi conto che ha ragione e quando mi alzo le gambe non mi reggono.
Jake mi prende in braccio in tempo prima di cadere.
:Dove si trova la tua cabina? Ti ci porto e poi me ne vado: dice con un sorriso rassicurante.
:è la 104...: e poi mi scappa un singhiozzo.
:Va bene: inizia a camminare e nell'arco di poco mi viene da addormentarmi tra le braccia di quel che mi sembra un principe azzurro.

Non so quanto tempo sia passato, ma non avverto più il calore di quel corpo caldo che mi teneva e mi sveglio di scatto.
Lo trovo che Jake sta per andarsene.
:resta con me...per favore: dico in imbarazzo
:Ma non sono nella mia cabina....: dico rendendomene conto solo ora.
:La tua cabina non esiste...ho chiesto a tutti. Quindi ti ho portata nella mia. Io vado a dormire da mia sorella: dice sorridendomi.
Cavolo mi ero dimenticata che mi dovevo rituffare per tornare a casa! Cazzo!
:Resta...per favore...: lui annuisce incerto e entrando nel bagno si cambia. Esce con dei pantaloncini e a petto nudo. Rimango imbambolata dal suo fisco non troppo scolpito ma da cui si notano leggermente le linee degli addominali e dei pettorali.
Lui si stende accanto a me e d'istinto lo abbraccio e subito mi sento meglio.
:grazie: sussurro prima di cadere tra le braccia di Morfeo.

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