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:Hai davvero conosciuto quella stronza di Jennifer?: dice mentre entriamo a scuola.
:Si e per favore, non saltare ancora le lezioni come hai fatto ieri.:
:Non ti prometto nulla: mi avvisa divertita mentre mastica la sua gomma.
Alzo gli occhi al cielo.
:Ciao Zaira!:
:Ciao Giacomo!: dico salutandolo.
:Vedo che hai conosciuto Emily...: indicandolo con lo sguardo.
:Si e conosco Zaira da molto di più di te Rosso!: di intromette.
Giacomo storcia il naso e capisco subito che non vanno d'accordo.
Abbiamo tutti e tre lo stesso orario, quindi Emily non può fregarmi.
Entriamo in classe, io mi siedo vicino a Giacomo e Emily nel banco di fronte e accanto le si siede un ragazzo moro.
:Ciao bellezza...come mai non c'eri ieri?: dice mettendole un braccio attorno il collo.
Lei lo sposta, lo guarda i cagnesco e...
:Vaffanculo Claus! E non chiamarmi "bellezza": dice quest'ultima facendo le virgolette con le dita.
Per fortuna deve ancora entrare il prof, se no l'avrebbe dato una nota.
:Giacomo...va bene se mi metto di fianco a Emily...quel tizio non mi piace: gli sussurro in modo che senta solo lui. Annuisce capendo la situazione. Saprà qualcosa che io non so.
:Hey tu! Spostati, è il mio posto!: improvviso un'aria seria e da bad girl.
:E ti chi saresti?: mi chiede sfidandomi.
:Zaira, colei a cui hai fregato il posto. Quindi alza il tuo culo di merda e vattene a sederti da un'altra parte.
Sta per ribattere, ma vede entrare il prof, quindi si fa da parte lasciandomi il posto.
:Grazie...: dice Emily.
:Prego...Poi mi racconti...: dico riferendomi al qual coso di Claus.
Lei annuisce e seguiamo le lezioni della mattina.

:Allora mi dici chi era quel tizio?: le chiedo mentre ci sediamo in un tavolo della mensa. Io al centro, a destra Giacomo e a sinistra Emily.
:Bhe...te lo devo...: inizia alzando gli occhi. :A inizio anno stavamo insieme, poi abbiamo litigato e l'ho trovato con una. Mi pare ovvio che l'abbia scaricato. È stato con sta tipa per un periodo e ora vuole rimettersi con me!
Mi fa schifo!: ammette schifata con un po' di tristezza.
:Bhe allora cerchiamo di fargli capire che tu non sei più disponibile...: dico riferendomi al mio fratellastro.
:Voglio vendicarmi: dice Emily sorridente.
:Bhe...visto che Zaira viene a casa nostra nel weekend possiamo decidere la vendetta...: propone Giacomo.
:Vostra?: chiedo non capendo.
:Si...siamo cugini...mia mamma ha problemi economici e quindi vivo insieme a questa: ammette con difficoltà Giacomo.
:Bhe...più menti ci sono...più il piano uscirà bene.: dico cercando di togliere la tensione che si era creata.
Nel pomeriggio Giacomo se ne torna a casa perché deve fare delle cose, mentre io e la mora ritorniamo nel bosco.
:Ho letto vari libri riguardanti le grotte, ma nulla dice riguardante questa grotta. Sembra che sia emarginata dal mondo.: le dico mentre passeggiamo.
:Quindi? Che si fa?:chiede Emily.
:Forse scopriremo qualcosa col tempo...: dico con un filo di speranza.
Appena arriviamo all'albero dalla forma strana, gli giriamo intorno e poi ci ritroviamo nel corridoio a noi conosciuto.
Anche sta volta i miei capelli s'illuminano, ma avendo sento il calore dell'acqua l'ultima volta, mi tolgo i vestiti restando in costume.
:Che fai?: chiede Emily curiosa.
:Hai messo il costume come ti avevo detto?: le chiedo e lei annuisce.
:L'acqua è calda, in oltre l'ho analizzata. È incredibilmente perfetta, sembra essere della pura acqua marina. Come se si fosse separata dal mare e fosse venuta fin cui!: le dico. Si spogli anche lei ed entra nell'acqua calda.
I miei capelli continuano a brillare, facendoci anche ulteriore luce a quella della torcia.
:Sai...non mi dispiacerebbe festeggiare il mio compleanno solo io e te cui e poi farmi una bella doccia assieme a-:
:Ho capito a chi ti riferisci...per fervore, non mettermi queste immagini in testa: dico fermandola e lei scoppia a ridere.
Dopo un po' usciamo, ci asciughiamo, ci rivestiamo e torniamo nelle rispettive abitazioni.

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