Anime gemelle

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EMILY
Zaira non si vede da nessuna parte...era andata ad aiutare il capitano ma sembra sparita.
Io e Achille siamo tornati dai ragazzi avvisandoli dei fatti appena avvenuti.

:Per tutti i passeggeri...recarsi sul ponte della nave e salire con ordine sulle scialuppe di salvataggio. Non è un'esercitazione. Ripeto non è un'esercitazione!: dopo l'annuncio le persone iniziano ad uscire alla velocità della luce per andare a salvarsi.
C'è gente che urla, si spintona e piange dalla paura di poter morire.
Fanno salire più persone possibili sulle scialuppe contemporaneamente per non perdere tempo.
Ci sono le persone dello staff che cercano di mettere un' po d'ordine tra la gente in modo di garantire più sicurezza.
Essendo vicino alle scialuppe ci fanno andare per primi, ma con l'ansia e la paura che mi sommergono inizio a sentire mal di pancia.
Continua ad aumentare man mano che portano la scialuppa fino al contato con l'acqua e non posso fare a meno di trattenere le smorfie di dolore da quanto ne sto provando.
:Emily che cos'hai?: chiede preoccupato Tom.
:La pancia...fa un male cane!: ammetto piegandomi in due. Senza alcun controllo mi scappano delle lacrime dagli occhi, rigandomi il volto.
Tom con delicatezza le asciuga col pollice, mi fa sedere sulle sue gambe e con le sue mani calde mi riscalda la pancia.
Purtroppo il dolore non diminuisce e quando sento altre persone urlare e piangere mi accorgo di sentire del bagnato.
Abbasso lo sguardo e noto che i miei pantaloncini sono macchiati di sangue e per non sporcare anche Tom mi sposto a fatica. Sento le forze abbandonare il mio corpo.
:Perché perdi sangue? Hai un taglio? Un'emorragia? Il ciclo?: mi chiede quello scemo di mio cugino.
:Secondo te come posso saperlo! Non sono un medico! E per di più il ciclo non ce l'ho dato che sono incita!: gli sbraito dietro senza accorgermi di aver rivelato una cosa che non doveva sapere.
Con la faccia scoccata guarda male Tom.
:l'hai messa tu incinta brutto verme! Appena saremo al sicuro ti sfondo il culo!: gli ringhia Giacomo.
A portare la sua attenzione su di me è l'urlo che tiro quando noto un qualcosa di strano in acqua.
Il dolore sta aumentando, le persone sono tutte in salvo e la nave sta per affondare completamente, però non vedendo la chioma blu della mia amica prendo ancora più paura.
Così il dolore aumenta a sua volta fino a che non svengo da quanto male sto sentendo.