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Finalmente, io ed Emily siamo arrivate nella nostra nuova città.
Appena recuperiamo i nostri bagagli usciamo dall'aeroporto e chiamiamo un taxi, in modo che ci accompagni al nostro appartamento.
Il viaggio, se pur lungo, è stato bello. Emily dormiva come un ghiro, mentre io assaporavo la pagine di un libro nuovo portato da casa.

Quando arriviamo al nostro palazzo in centro, notiamo subito quanto sia grande.
:Allora, sei pronta? A scoprire com'è la nostra casa?: mi chiede la mia amica entusiasta.
:Bhe, abbastanza: rispondo con un velo d'ansia che mi accompagna sempre.
Entrate le palazzo notiamo il portinaio, che una volta lasciato alcuni dati e aver firmato delle scartoffie ci consegna le chiavi dell'appartamento al quinto piano.
:è il B56, dovrebbe essere qui in fondo: penso ad alta voce, mentre la mia amica parte spedita nella direzione.
:Eccolo, è praticamente l'ultimo del piano.: ammette con tono pacato e una piccola smorfia che le fa arricciare il naso.
A quel punto iniziamo a sentire della musica provenire dall'appartamento di fronte al nostro...o meglio, qualcuno che suona la batteria.
:E come se non bastasse abbiamo pure un vicino rompi palle! Giuro che se suona la batteria anche di notte entro in casa sua e gliela rompo!: aggiunge nervosa e arrabbiata.
:Allora è meglio per lui che si eserciti solo alla mattina, non voglio dover pagarti la cauzione per violazione di domicilio o anche per omicidio: confesso alzando gli occhi al cielo, poi con la mano libera infilo la chiave nella serratura e apro la porta.
Ci troviamo davanti una marea di scatoloni contenenti le nostre cose che occupano tutto il soggiorno, che include anche la cucina.
:Ottimo, adesso dobbiamo subito sistemare questo casino!: affermo
:Eh va bene, ma con della musica a tutta palla. Ah, dato che l'idea è mia, metto la mia playlist!: dice contenta della sua idea Emily tirando fuori il suo I-Phon e facendo partire le sue canzoni da "discoteca".
Alzando per l'ennesima volta gli occhi al cielo mi rimbocco le maniche e inizio a vedere in quali scatole ci sono le mie cose.
Dato che l'appartamento lo avevo già visto in foto, sappiamo già la disposizione delle stanze, quindi mi dirigo nella mia e inizio a sistemare.

Dopo ore di pulizie e ordine, io ed Emily abbiamo terminato di riordinare e pulire. Però devo dire che, ora che l'appartamento è messo bene, sembra più grande.
Entrando dalla porta d'ingresso c'è un mobiletto dove poter metter le chiavi e le scarpe e accanto un attaccapanni per le giacche.
A destra c'è un divano nero con davanti un tavolino in legno e davanti un televisore al centro di una libreria, che personalmente è la parte migliore.
Dalla parte opposta c'è la cucina bianca e a collegare le due aree c'è una piccola penisola della cucina.
Dopo c'è un corridoio dove ci sono due camere da letto, la mia a sinistra e quella di Emily a destra, mentre in fondo al corridoio il bagno che dovremo condividere. Il tutto con le pareti bianche
Quando si entra nella mia stanza, a destra c'è un letto da una piazza e mezza, piena di peluche con accanto un comodino con due sveglie e la Bautjou. Di fronte al letto c'è un armadio e dalla parte opposta la scrivania con una lampada e delle mensole sopra, assieme ad un puff blu dove sedersi o per metterci i vestiti. Infine le pareti sono di un celeste chiaro
Nella  camera di Emily a sinistra c'è il suo letto, che però è matrimoniale, dato che preferisce dormire in un letto più largo. Anche lei ha un comodino affianco al letto dove c'è una sveglia e un quadretto con il suo attore preferito.
Di fronte al letto ha la scrivania, con alcuni dei suoi libri per l'università assieme al pc e nella parete opposta un grande armadio dove è già per 3/4 pieno di vestiti e accanto si trova uno scaffale pieno di foto, libri e decorazioni varie. Mentre le pareti della sua camera sono lilla.
Infine nel bagno quando di entra c'è a sinistra un lavandino con dei cassetti in legno assieme ad un mega specchio.
Affianco c'è il water, mentre nella parete opposta un box doccia con accanto la lavatrice e sopra un'asciugatrice.
:Allora come ti sembra la nostra casa?: le chiedo entusiasta, ma sfinita per via della giornata stancante.
:Bhe è bellissima, dal tronde l'ho scelta io: dice divertita sbattendo le ciglia lunghe.
:Giustamente: l'assecondo contenta.
:Comunque sia che si mangia sta sera? Ho una fame!: mi dice e sentendo lo stomaco brontolare noto l'ora che si è fatta.
:Sono già le nove di sera? Tutti i supermercati sono chiusi a quest'ora, quindi va bene se per stasera ordiniamo la pizza? Domattina andrò a fare spesa.: affermo stanca
:Certo, chiami tu ed io prendo una tonno e cipolla!: afferma e prima lascirmi dire qualcosa corre verso il bagno e sento lo scroscio dell'acqua, segno che si sta lavando.
Scuotendo la testa cerco la pizzeria più vicina e ordino le pizze, che saranno pronte tra 45 minuti.
Così inizio ad apparecchiare e quando ho finito mi siedo sul divano e mentre aspetto che Emily termini di lavarsi accendendo il televisore. Però solo in quel momento noto due lettere; nella prima leggo che la macchina è arrivata ed è parcheggiata nel parcheggio del palazzo, mentre la seconda mi lascia senza  parole.
Tritone, nella lettera scrive che verrà a trovarmi tra due settimane per vedere come sto e che lo dovrò ospitare per qualche giorno!

Quando dopo venti minuti Emily ha terminato di lavarsi, mi faccio anch'io una doccia e appena in tempo perché dopo 10 minuti è arrivato il fattorino della piazza a cui sono costretta ad aprire io.
Ritiro le pizze, pago e ringrazio il ragazzo per poi sedermi a tavola.
:La prossima volta ritiri tu la pizza e te lo scordi di uscire la scusa "sono in pigiama e quindi non posso aprire la porta", perché lo sono anch'io!: le dico per metà arrabbiata.
:Forse, ma il tuo è più adatto, mentre il mio no!: ribatte.
:Ma se il tuo è una semplice maglietta larga e nera di Tom con dei pantaloncini! Il mio invece è con i Puffi! Quindi potevi aprire tu!:
Provo a farla ragionare e dopo aver pensato un po' aggiunge...
:va bene, la prossima volta lo faccio io solo perché il fattorino è figo!: afferma contenta e dopo questa iniziamo a mangiare

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