6. Ti sto usando come diario, vero?

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Cara ragazza che ha deluso le mie aspettative,

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Cara ragazza che ha deluso le mie aspettative,

Sono veramente contenta che tu abbia risposto alla mia mail. Non so perché, ma la stavo aspettando con ansia. Non ho potuto risponderti immediatamente perché sono dovuta andare a scuola, ma appena sono tornata mi sono schiusa in camera e ho iniziato a scrivere questa e-mail. Spero che anche tu stia aspettando impazientemente una risposta, ma forse mi sto sopravvalutando. In fondo, sono sicura che avrai altre cose da fare nella vita.
Oggi a scuola ho incontrato Andrea e ho deciso di non inviare nessuna dichiarazione.
Insomma, ho fatto prevalere la mia paura di rovinare la nostra amicizia, quindi addio lettera d'amore.
Beh, forse doveva andare così.
Tra l'altro, non è stata proprio una bellissima giornata.
Mia madre è uscita ieri sera per fare il turno di notte al lavoro, ma sia io che mio padre sappiamo che non è andata a lavorare.
Questa cosa l'ho detta solo ad Andrea e, se devo essere sincera, mi sento un po' a disagio a scriverla.
Però, se non la racconto a qualcuno, sento che scoppierò. (Ti sto usando nuovamente come diario, vero?)

Parto dal principio, sperando di non annoiarti troppo.
Quando i miei genitori si sono conosciuti, mia madre aveva diciannove anni e mio padre ventitré.
Lui proveniva da una famiglia molto ricca, mentre lei viveva in affitto in un appartamento.
I miei nonni erano poveri e, dopo il liceo, non avevano voluto aiutare in nessun modo mia madre con gli studi, così lei era stata costretta ad andare a lavorare in un bar per potersi mantenere da sola.

Si incontrarono lì per la prima volta e, a quanto mi ha raccontato mio padre, lui si innamorò subito di lei.
Dice che fu proprio amore a prima vista, un po' come un fulmine a ciel sereno che arriva all'improvviso e ti sconvolge l'esistenza.
Mio padre prese ad andare in quel bar tutti giorni, così tanto da spendere lì più del dovuto.
Attirò così l'attenzione di mia madre, che si era interessata a lui solo quando aveva scoperto della sua provenienza.
(Questa parte mi lascia ancora in po' sconvolta, ogni volta che ci penso)

Come ho scoperto in seguito, a mia madre non piacevano gli uomini.
Le erano sempre piaciute le donne e aveva avuto delle brevi relazioni, che non erano durate proprio a causa dei soldi.
Infatti, non aveva mai trovato qualcuno con cui potesse decidere di passare il resto della sua vita.
Inoltre, all'epoca un matrimonio fra due donne era praticamente impossibile e la maggior parte delle persone con cui era stata avevano intenzione, in futuro, di sposarsi con un uomo e vivere come tutte le persone normali.

Ella, allora, capì che mio padre era quello che le serviva.
Giovane, ricco e innamorato di lei alla follia. Quale altro uomo poteva essere più facile da manipolare? (Mi sono venuti i brividi nello scrivere questa frase, ma in quale altro modo avrei potuto dirlo?)

Uscirono per circa due anni, poi, nonostante la famiglia di mio padre fosse contraria, si sposarono.
(Piccola parentesi: erano contrari solamente perché mia madre non proveniva da una famiglia facoltosa. Non credo proprio che sapessero del suo orientamento sessuale).

Mia madre, decisa a diventare una donna indipendente, grazie alla stabilità che aveva ottenuto con il matrimonio iniziò a frequentare l'università, si laureò in lingue e ottenne un lavoro come traduttrice per una casa editrice.

Forse Cupido ha perso la bussolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora