18. Cara mia corrispondente

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Cara mia corrispondente,scusa se ieri non mi sono fatta sentire

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Cara mia corrispondente,
scusa se ieri non mi sono fatta sentire. Spero che tu non ti sia preoccupata per la mia incolumità. Ti scrivo nonostante siano le cinque di mattina perché sento la necessità di raccontarti ciò che è successo. Ho seguito il tuo consiglio e quello di mia sorella e circa un'ora fa sono partita per arrivare a casa di mia made. Mio padre non sa nulla e spero veramente che, quando lo scoprirà, non se la prenda troppo con mia sorella. Ho veramente tanta paura per lei! Ma non ha voluto saperne di andarsene e non sono riuscita a convincerla a venire con me. Spero solo che mio padre non le faccia nulla di brutto, perché se succedesse non saprei proprio cosa fare. Ma parliamo del mio arrivo nella casa di mia madre. Ho conosciuto suo marito, che è veramente un uomo antipatico. Lungi da me giudicare dall'aspetto o da poche parole, ma mi fido ciecamente del mio sesto senso. E in questo momento mi sta dicendo che lui mi odia e che non voleva avermi nella sua casa. E, come se non bastasse, mia madre sembra non riconoscermi nemmeno come sua figlia! Vuole che la chiami per nome! Ha detto che non vuole che la chiami "mamma" perché lei ora ha un'altra famiglia e un'altra figlia. Capisci? La donna che mi ha praticamente messo al mondo! E poi ha cacciato mia sorella di casa, come se fosse un cane randagio! Non la vedevo da anni, è vero, ma è diventata completamente un'altra persona! Non la riconosco più e, nonostante io stia cercando di non pensarci, questa cosa mi fa abbastanza male. Pensa che hanno anche una figlia. Non l'ho vista, ma già la odio. Mia madre ha detto che potrò stare da lei per massimo sei mesi perché poi quella stanza dovrà essere occupata dalla figlia. Ah! Non sai quanta voglia avrei di spaccare tutto! Il problema è che non oso immaginare cosa succederebbe se rovinassi la bellissima camera stile principessa della mia sorellastra. Sinceramente mi fa strano chiamarla così, ma non so nemmeno quale sia il suo nome. Non mi pento di essermi allontanata da casa di mio padre, ma non credo che questa convivenza con mia madre e il marito sarà tranquilla. Comunque, sempre meglio di casa di mio padre. Fortunatamente non dovrò cambiare scuola perché la villa dove mi sono trasferita è praticamente ai margini della città e non è complicato arrivare fino alla scuola.
Credo che almeno questo sia uno dei pochi lati positivi della situazione.
Non che la mia vita scolastica sia delle migliori, ma almeno potrò continuare ad incontrare Antonio.
E poi, i cambiamenti mi hanno sempre destabilizzata molto e, anche se odio i miei compagni di classe, preferisco restare con loro che cambiare completamente ambiente.
Ma smettiamo di parlare di me e passiamo alle cose importanti.
Tu come stai? Com'è andata ieri a scuola? Scusami ancora per non averti scritto, ma sono stata veramente impegnata nella preparazione delle cose essenziali da portare a casa di mia madre. Spero che a scuola sia andato tutto bene e che non sia accaduto nulla di brutto fra te e i tuoi compagni.
Fammi avere tue notizie.

Con immenso affetto,
Angelica

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Cara ragazza dal sesto senso infallibile,
potresti gentilmente smetterla di scrivermi sempre dei tuoi problemi come se non fossero nulla rispetto ai miei? Sminuirli o cercare di renderli insignificanti non farà cambiare la situazione. Dovresti preoccuparti più per te stessa e meno per me, perché altrimenti finirai per farmi preoccupare più di quanto io non lo sia già. Non cercare di minimizzare la situazione e parlamene sinceramente, così che io possa aiutarti come tu fai sempre con me. Ho letto il messaggio solo adesso, dopo aver avuto una sorta di litigata con Andrea ed essere quasi finita sotto una macchina. Ma non allarmarti, per favore. Sto bene e mi sono seduta su una panchina per scriverti questa mail. Forse oggi entrerò a scuola con un po' di ritardo, ma non fa niente. Credo, per una volta, di aver bisogno di una pausa da tutto il caos che mi circonda. Ma andiamo in ordine e partiamo dalla scuola. Ieri all'inizio è andato tutto bene, nonostante i compagni facessero finta di non vedermi. Ma comunque con me c'era Andrea e non mi sono preoccupata un granché della situazione. La cosa è peggiorata durante la ricreazione, quando, dopo essere tornata dal bagno, ho trovato il banco piano di scritte. Andrea stava cercando di cancellarle, ma non era riuscita a toglierle completamente e ancora si leggevano. Insomma, non c'è bisogno che io te le scriva. Si trattava delle solite cose, quelle che scrivono anche online. Nessuno crede che Aurora sia lesbica, ovviamente. Come può una così figa essere lesbica? Ma ormai non è un mio problema, dato che lei ha smesso di darmi fastidio e si limita ad ignorare la mia esistenza.
Il problema si è presentato quando, tornata a casa, ho visto che avevano scritto degli insulti anche sul diario e nella fodera dell'astuccio.
Insomma, sul diario si può cancellare con il bianchetto, ma come posso cancellare delle scritte sulla stoffa fatte con il pennarello indelebile?
Spero soltanto che nessuno in famiglia le veda, perché se accadesse succederebbe il finimondo.
Ma parliamo di te. Mi dispiace molto che tua madre ti abbia accolto in questo modo. Non me lo sarei mai aspettata. Mi dispiace molto per te e ti consiglio di non pensarci troppo. Hai tua sorella che ti vuole bene e un amico con cui, secondo me, puoi tranquillamente confidarti. E poi hai me. So di non poterti essere molto d'aiuto, ma spero tanto che le mie parole riescano ad aiutarti in qualche modo. Mi sento così inutile! Non riesco a fare a meno di immaginarti sola, chiusa in una camera, con una famiglia che non ti vuole. E, comunque, secondo me, se tua madre è cambiata così tanto deve esserci un motivo. Se fossi in te io proverei a scoprirlo, magari capiresti che questa sua freddezza è solo apparenza. La cosa che ho detto sa un po' di film? Forse sì, ma anche la nostra strana corrispondenza sembra uscita da un film. Quindi, perché non provarci? Magari potresti scoprire anche che il nuovo marito di tua madre non è così antipatico come credi. Insomma, cerca di guardare il lato positivo della situazione.
Non sei a casa di tuo padre, hai un tetto sulla testa e non dovrai nemmeno cambiare scuola.
Fatti forza. So che puoi farcela.

Tua,
Elena

Tua,Elena

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Forse Cupido ha perso la bussolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora