Cara amica mia,
avrei voluto aspettare una tua risposta ma sento un bisogno irrefrenabile di scriverti. Lo so che forse ti sembrerà indelicato da parte mia, e mi dispiace. Ti sto scrivendo da sotto le coperte perché oggi non sono andata a scuola. Non sono potuta andare a scuola perché ho un bel livido sul braccio, un forte dolore alla testa e dei segni violacei sul corpo.
Insomma, non c'è bisogno che io ti spieghi cos'è successo questa mattina.
Maledizione! Se non mi avesse aiutato mia sorella a quest'ora sarei all'altro mondo. Mi ha persino abbracciato, sai? E si è messa a piangere. Non me l'aspettavo per niente e sul momento non sono riuscita a reagire. Mi sento un po' una codarda. Mentre ero incosciente lei ha chiamato mia madre e le ha spiegato la situazione. E indovina un po'? Mia madre ha accettato! Forse ti sembrerà una cosa positiva, ma io non ricordo più nemmeno il suo volto. E poi lei ha un compagno. E ho una paura tremenda che lui non mi voglia in casa sua. Inoltre, mia sorella insiste per restare con mio padre. Ho cercato di convincerla, ma nulla.
Capisco il suo affetto nei confronti di nostro padre, ma ho paura che lui faccia con lei la stessa cosa che ha cercato di fare a me.
Certo, lei ormai è un'adulta, ma non è detto che possa riuscire a difendersi contro di lui.
Ti giuro, non so più che cosa fare per costringerla ad andarsene via di casa!
Forse, più che a lei, sto pensando a me stessa.
Non vorrei che le succedesse qualcosa perché poi mi sentirei responsabile.
Questa è la sola verità.
E il fatto di esserne consapevole mi fa sentire ancora peggio.
So che non dovrei parlarti troppo dei miei problemi perché anche tu hai le tue preoccupazioni, ma non sapevo con chi confidarmi.
Ti chiedo scusa per averti disturbato. Ti chiedo veramente scusa.
Allora, com'è andata a scuola?
Sono sicura che la situazione con Andrea si sia calmata, ma vorrei saperlo attraverso le tue parole.
E, ricorda, se gli altri compagni di classe dovessero prenderti in giro o peggio, ignorali, se puoi. Raccontalo a qualcuno di cui ti fidi, fatti consigliare.
Spero veramente che la tua amica Andrea ti stia vicino in questo momento.
Non abbatterti, perché non sei diversa.
Non sei sbagliata e non sei uno scherzo della natura.
Non sei niente di tutto ciò.
Sei solo Elena.
E la Elena che ho imparato a conoscere io non si fa abbattere da niente e da nessuno, affronta i problemi a testa alta e cerca di trovare una soluzione ad ognuno di essi.
O, per lo meno, questo è ciò che mi hanno trasmesso le tue parole.
E sono certa di non essermi sbagliata.
Fammi sapere come stai, cosa sta succedendo a scuola e, soprattutto, se posso fare qualcosa per te.
So che probabilmente non è molto, ma a volte sfogarsi con qualcuno aiuta molto.
Ed io l'ho imparato proprio parlando con te.
Quindi, ti prego, abbi cura di te.Tua,
Angelica****
Cara mia confidente,
non puoi stare a preoccuparti per me nonostante tutto quello che ti è successo. Non sai quanto mi fai arrabbiare quando pensi così tanto agli altri e così poco a te stessa.
Spero che tu stia bene, perché da quello che mi hai descritto per te dev'essere stata un'esperienza veramente brutta. Probabilmente nemmeno tu ti aspettavi che la violenza di tuo padre arrivasse fino a questo punto.
Non voglio dirti "Te l'avevo detto", perché in questo momento è la cosa peggiore che io possa fare.
Però devo ammettere che l'ho pensato e mi sento in colpa per questo.
Mi dispiace per tua sorella, ma credo di capire il suo bisogno di restare vicino al padre.
Vedrai che si risolverà tutto.
Per il momento, però, ti consiglio di ascoltare tua sorella e andare a casa di tua madre.
Penso che il suo compagno ti permetterà di stare in casa, quindi non farti paranoie inutili.
Mi raccomando, scrivimi spesso.
Ho una paura matta che possa succederti qualcosa, ma non so che fare.
Non sai quanto vorrei essere vicina a te per poterti aiutare concretamente, ma purtroppo non posso.
E in questo momento mi sento veramente inutile.
In quale modo possono aiutarti queste mie parole?
Ti sto incoraggiando, sto cercando di rassicurarti, ma concretamente non posso fare nulla.
E questo mi addolora tremendamente.
Così tanto che, in confronto ai tuoi, i miei sembrano problemini da niente.
E, comunque, avevi ragione tu: Io e Andrea siamo rimaste amiche.
Sono così felice!
Certo, non credo che gli altri compagni accetteranno questa cosa, però adesso non sono sola.
Con me c'è Andrea.
E poi ci sei tu. Perché, anche se probabilmente non te ne rendi conto, mi hai aiutato tantissimo.
Non sapevo che tu fossi come me e non riesco neanche a immaginare cosa tu debba aver passato a causa di questo.
Senza un amico, senza una persona con cui confidarti.
Eppure ce l'hai fatta. Sei andata avanti e hai continuato a testa alta. Io non ce l'avrei mai fatta da sola. Senza di te e senza il supporto di Andrea, probabilmente le cose sarebbero andate peggio.
E ti ringrazio ancora una volta per tutto il supporto che mi dai in ogni tua mail.
Le tue mail sono come una cura per me. Una specie di medicina per la mia anima. A volte usi parole dure, ma ho capito che anche quelle servono ad aiutarmi.
Quindi grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie.
Grazie di esserci sempre.
Grazie di tutto.
Sei l'unica persona a cui io abbia dato libero accesso al mio cuore e, anche se a volte questa cosa mi fa un po' paura, mi fido di te.
Se avessi due cuori, credo che te li consegnerei tutti e due senza un attimo di esitazione.
Sono felice di averti conosciuta e, per questo, credo di dover ringraziare anche il mio cupido disorientato appeso alla parete della mia camera.
Ti prego, dammi tue notizie il prima possibile.
Voglio sapere come stai e se hai intenzione di andare a casa di tua madre.Tua,
Elena
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Forse Cupido ha perso la bussola
Romance𝑻𝒆𝒆𝒏 𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏, 𝒍𝒆𝒔𝒃𝒊𝒂𝒏 𝒓𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆 Elena ha sedici anni, una famiglia apparentemente perfetta e un piccolo Cupido appeso alla parete della sua stanza a cui ha appena affidato una dichiarazione d'amore. Angelica ha diciassette ann...