Can you feel my love? Do you feel the same?
Can you feel the sun, like honey? [...]
Give your weight, I'm solid
Hold me up, I'm falling down now, babe
[Perfume Genius]
***
Oltre a prestare loro l'automobile per raggiungere l'albergo che si ergeva nei pressi dell'aeroporto (una Volkswagen Typ 1 d'epoca, dalla carrozzeria color crema, che apparteneva alla sua preziosissima collezione), Michael aveva osato di più. Con l'aiuto di suo figlio Christopher aveva abbandonato furtivamente la cerimonia durante il taglio della torta, cosicché sul bolide immatricolato a metà degli anni settanta potesse apporre sia un fiocco appariscente, a tinte arcobaleno, sia uno rumoroso strascico di barattoli di latta. Le spose ne erano state assai entusiaste.
Ora che esso viaggiava a velocità costante, sul fare del crepuscolo, Camila si raggomitolò comodamente sul sedile del passeggero, di modo che potesse impiegare ogni energia rimasta nella contemplazione della creatura celeste che stava dietro al volante. In un certo qual modo, la scarsa luminosità le permetteva di rilucere maggiormente; come ricoperta di polvere d'astro, dal capo alle piante.
- Che c'è? - la interpellò quella, non appena se ne avvide.
- Niente di che: non avevo ancora avuto modo di apprezzarti in veste di sposa -.
Invero, poiché avevano rinunciato a un superfluo cambio d'abito, entrambe indossavano ancora quelli bianchi da cerimonia. Per qualsiasi sconosciuto sarebbe stato assai arduo decidere chi, tra le due, fosse più graziosa. Parevano due orchidee.
Lusingata dal complimento, Lauren si aprì in un sorriso radioso. Allungò una mano verso la compagna per pizzicarle affettuosamente la guancia. Poi riprese a concentrarsi solo sulla strada che andava rabbuiandosi, a tratti ripensando ai ricordi appena costruiti. Poteva essere sì, un matrimonio senza amore romantico, ma l'affetto che nutrivano nei reciproci confronti avrebbe sicuramente ben sopperito alla mancanza.
O almeno così credeva.
***
Insieme alla talentuosa Coco, era stato ingaggiato anche un gruppo di giovani musicisti specializzati in cover di brani celeberrimi. Quando essi optarono per una breve pausa, dopo aver suonato ininterrottamente dall'ingresso degli antipasti all'uscita dei primi, Dinah si alzò da tavola e montò in piedi sulla sedia. Si schiarì rumorosamente la gola e picchiettò con i denti della forchetta il calice di bollicine che levava verso l'alto.
- Signore e signori, vogliate prestarmi attenzione solo per qualche minuto - esordì, con tono poderoso. Con buona probabilità, era brilla.
- Ecco, lo sapevo... - mormorò con imbarazzo Camila, portandosi una mano sulla fronte.
Lauren, che invece manteneva un'espressione serena e affabile, si impossessò di quella stessa mano per deporvi un bacio e, successivamente, tenerla stretta tra le proprie, sotto al tavolo. Senza dubbio, sia quel gesto che il suo sguardo rassicurante avevano sulla moglie un potere non indifferente.
Normani, che aveva notato lo scambio di sottecchi e ne conosceva il segreto a fondamento, stese le labbra in un'espressione sorniona. Sghignazzò tra sé e sé, considerando i guai che potevano insorgere già dal viaggio di nozze, loro malgrado, poi rivolse l'attenzione all'altra testimone.
- Come la maggior parte di voi ben saprà, la mia carissima amica qui presente, – un cenno furbo a Camila, che in realtà avrebbe gradito evaporare all'istante – che ha ormai sottoscritto la sua condanna e perso definitivamente la libertà, - indi, risatine di sottofondo – si è sempre distinta per una certa goffaggine. Credetemi, se esistesse come disciplina sportiva, avrebbe vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi! Dico sul serio! La conosco da quando era poco più di uno scricciolo pieno di brufoli e vi assicuro che non passava giorno senza che inciampasse nei suoi stessi piedi... -.
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The knot
Fanfiction«(to) tie the knot» è un'espressione idiomatica che letteralmente si tradurrebbe con "stringere il nodo", e dunque assume il significato di "sposarsi". Ebbene, Camila non aspetta altro che le venga l'idea funesta di convolare a nozze, incastrando, p...