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If I ain't got nothing, I got you

If I ain't got something, I don't give a damn

'cause I got it with you

I don't know much about algebra

But I know one plus one equals two

[Beyoncé]

***

Mentre si risvegliava placidamente e si rigirava supina cosicché potesse stiracchiare tutti e quattro gli arti in contemporanea, Camila allungò una mano lungo la piazza su cui era solita coricarsi Lauren e si sorprese di trovarla vuota. Si tirò lentamente a sedere, ancora nella penombra mattutina dovuta alle persiane abbassate, e tese le orecchie, alla ricerca del rumore più impercettibile; come il gocciolamento della doccia, il ronzio del gas acceso o il cigolio di una porta.

- Lauren? - domandò, mentre abbandonava il materasso sfatto e strascinava i piedi nel tentativo di infilare le ciabatte. Raccolse da parte le tende e avvolse le persiane oltre l'architrave della finestra. Spalancandola, permise all'aria frizzante del mattino di mescersi a quella tiepida di sonno che saturava la stanza. Fu allora che notò un bigliettino dalla forma irregolare, affisso alla testiera del talamo. Riconosciuta la grafia rotonda e sottile, si aprì in un largo sorriso. Man mano che si approssimava, le mancanze della miopia decaddero.

Buongiorno scricciolo, diceva, accompagnato da un cuoricino paffuto. Ieri sera ho dimenticato di informarti degli straordinari di oggi, mentre stamane non ho osato rovinare il tuo sonno di bellezza; dunque, avrei pensato...

Il messaggio si interrompeva con uno scarabocchio che assomigliava alquanto a un frigorifero, così, preda della curiosità e di un giovane batticuore, Camila schizzò in bagno a sciacquarsi avidamente la faccia per risvegliarsi del tutto e poi si affannò giù dalle scale. Affacciandosi in cucina, non riuscì a trattenere un gridolino di entusiasmo, nello scorgere un glorioso fascio di otto rose rosse che giaceva indisturbato nel mezzo dell'isolotto, delicatamente ricoperto di rugiada. Il resto del messaggio si trovava invece sull'anta del frigorifero, fissato da una calamita. Perché non andare al bowling, per un appuntamento alternativo? Fammi un messaggio se ti va, e passo a prenderti in palestra stasera. Altrimenti sentiti libera di suggerire un'altra idea! Tua, Lo.

Mia, Lo, riecheggiò dentro di sé Camila, aprendosi in un sorriso inebetito.

È vero, erano passati alcuni mesi da quando la loro relazione aveva mutato sensibilmente di significato. Avevano persino trascorso tutto luglio in Colombia, che diavolo! Tuttavia, l'entusiasmo che le accomunava per il solo fatto di trascorrere ogni minuto utile insieme pareva non abbandonarle mai.

L'amore le ringiovaniva, le riempiva di fanciullezza; come se, anziché consolidare l'età adulta, stessero vivendo una seconda adolescenza, riprendendosi da dove si erano lasciate, per così dire.

***

Aeroporto internazionale di Newark, New Jersey


Quando la voce gracchiante dell'altoparlante cessò di enunciare quella che poteva considerarsi una sentenza capitale, ovvero l'ultimo appello per il volo NK1250, diretto a Orlando, Dinah rialzò lentamente lo sguardo. Tuttavia, ora che non poteva fissare la punta lucida delle scarpe, prese a strofinarsi nervosamente il collo. Parve perdere di colpo l'usuale esuberanza. I pochi giorni trascorsi tra Oakland e New York City avevano aggiunto consistenza titanica al fallo commesso. Ma come poteva biasimarsi, se covava un principio di rinnovamento, al fondo dello spirito, che si rifletteva nella danza di fiamme che alimentava gli occhi scuri di Normani?

The knotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora