Don't you hear the sounds that I make as we escalate
Cover up my face if I'm saying too much
You see how we connect, baby, this ain't coincidental
[Victoria Monét]
***
Camila emerse di buona lena dall'abbraccio algente del lago Sacandaga, un'immensa distesa d'acqua che emulava, al tramonto, quelle immortalate dai pittori impressionisti a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Il leggero alito di vento che intaccava la vulnerabilità della sua pelle stillante talvolta la scuoteva in un brivido di breve durata. Quello che invece la paralizzò, allorché due braccia altrettanto scivolose l'avvolsero strettamente, non fu nemmeno paragonabile ai precedenti.
Era il ghiaccio del Cocìto che le aggrediva le piante, tentando di trainarle verso il fondale; e Lucifero, emergendo da esso interamente e non dalla cintola in su, come vuole la penna dantesca, si assicurava che non potesse muovere un altro passo verso la salvezza.
La luce aranciata della sera trascolorò rapidamente in bagliore crepuscolare; e allora fu il cobalto a dipingere la volta scevra di nuvole; e le tenebre del regno di Erebo diffusero per tutto l'aere.
- Camila... -.
Quel Lucifero tuttavia, che non possedeva ruvide ali con cui congelare la spiaggia verdeggiante, quell'angelo precipitato nelle viscere della terra, secondo una credenza, quel luminoso frammento del pianeta Venere, secondo un'altra, che non spirava un fetido alito di morte, piuttosto un respiro caldo e lento, e molto umano, quando decise di marchiare a fuoco la base del suo collo, assunse d'improvviso un nome familiare.
- Lauren -.
Reclinando il capo colmo di pulsazioni cardiache, Camila fu lieta di trovare una spalla amica. A questo punto poteva ben figurarsi anche il resto del corpo: il tono delle gambe slanciate, sempre così restie ad abbronzarsi, la rotondità del fondoschiena, che era tanto invitante da averla indotta a desiderare di rinascere nella forma di un paio di jeans aderenti, e poi quell'addome inscalfibile, difficile ad accusare i colpi del tempo, che si differenziava visibilmente da quelli della restante popolazione adulta; e tanto, tanto, tanto altro.
Lauren l'azzittì con un sibilo rassicurante.
- Sé lo que quieres – soffiò al suo orecchio, prima di indietreggiare con lei verso il lago.
Il refrigerio la inondò nelle membra con carezze conturbanti. Completamente inerme, sostenuta dalla moglie che galleggiava nei paraggi, ella fluttuava sul pelo dell'acqua. Non riuscì nemmeno ad accorgersi del freddo che la invase che subito iniziò a surriscaldarsi, allorché il paio di mani che aveva anelato per molte notti di percepire ovunque su di sé violò la protezione garantita dal costume, in un pezzo e nell'altro, e prese a frugare con la minuzia di un ladro certo di non essere arrestato, alla ricerca dei bottoni, dei meccanismi e delle leve con cui poteva costruire il maremoto del piacere e poi lasciare che si frangesse a riva, cioè sulle stesse mani, sulle labbra, e su quant'altro esso sarebbe riuscito a raggiungere.
Disperatamente, Camila si schiacciò contro l'amante, sperando ch'ella potesse stimolarla con un'intensità tale da portarla in pochi attimi al limite e spingerla oltre di esso. Era più che pronta; lo era da anni; e diamine, bramava quell'unione quanto l'aria.
- Lauren – impetrò, con voce rotta da un interno pianto di libidine.
Sotto quel tocco di velluto e la voracità di quei baci, il suo giovane corpo era un'autentica festa. Le pareti della sua intimità più profonda pulsavano quasi dolorosamente; e insieme alle esagitate farfalle sovrastanti generavano un calore emulativo di quello che mantiene fuso il nucleo terrestre.
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The knot
Fanfiction«(to) tie the knot» è un'espressione idiomatica che letteralmente si tradurrebbe con "stringere il nodo", e dunque assume il significato di "sposarsi". Ebbene, Camila non aspetta altro che le venga l'idea funesta di convolare a nozze, incastrando, p...