Just another bite that takes it higher than before
Did it make you feel good?
Does it run away?
Does it fill the space?
Feels like you're okay and...
I just wanna be the one you tie
[Years & Years]
***
Miami, Florida
Appartamento di Camila
La verità sta nel vino, assicuravano i latini; e innegabilmente era ciò che suggeriva il vetro ormai secco di alcune bottiglie vuote, abbandonate accanto a un paio di scarpe da ginnastica sfilate in fretta e furia, ancora con le stringhe annodate. Dopo due anni di convivenza, e due di solida frequentazione, Arabella aveva lasciato Lauren; e Lauren, prima di poter anche solo accorgersi dei crepitii del proprio cuore infranto, era corsa da Camila.
Ella non le aveva permesso di spiegarsi, né, tantomeno, di iniziare a lacrimare sino alla più feroce delle cefalee. Siedi, aveva comandato, stappando la prima bevanda alcolica.
Ora che reggeva il suo capo in grembo e leniva il turbine del dolore con le carezze, le guance calde, il battito lento, non riuscì più a trattenere una sillaba del sermone che aveva gradualmente costruito sui suoi sfoghi. Quella stronza snob non le era mai andata a genio: lei e il suo cappotto a trame maculate, i modi hippie, le sigarette aromatizzate, i rossetti dai colori stravaganti, il bicchiere riarso di Starbucks riciclato come posacenere...
- Non ti puoi far buttare nel cesso così - sentenziò. - Non importa se le hai donato quattro anni. Prendi il buono e vai avanti. Piangi, ma poi alzati e continua a vivere. Il dolore non fa che allontanarti dalla realtà, isolandoti -. Si leccò le labbra avidamente: custodivano un intenso sapore alcolico. - Tu sei una dea, Lauren. Sei una gnocca da paura. Hai una mente in cui vorrei soggiornare notte e giorno, ammirando il modo in cui pensi, formuli e ti esprimi. Nessun verme sulla faccia della Terra merita le tue lacrime. Sono fatte di una materia troppo preziosa -. Un sospiro. - Intendi? -.
Lauren schiuse le palpebre e intrecciò una mano alla sua. Percepiva un vuoto cosmico in tutto l'encefalo, ma ugualmente articolò: - Intendo -. Poi, sull'orlo dell'ebbrezza: - A te come va con Cassidy? -.
In verità era bramosa di sapere come una bambina ghiotta che varchi la soglia di un negozio di dolciumi. Camila non le parlava mai di questioni sentimentali, se non in piccole stille, per lo più vaghe. Ora che il proprio cuore godeva di una prima sutura d'emergenza, voleva quantomeno constatare le condizioni del suo. L'ottimo rosso italiano che si erano scolate incrementava notevolmente la curiosità.
- Rotola -.
- Rotola? -.
- Sì, a valle. Io non sto certo spingendo. Sto pensando se insistere o meno, senza farle troppo del male. La comunicazione è spicciola, la passione è estinta... È il capolinea, credo -.
Camila ingollò un nuovo sorso di vino, abbandonandosi ancor di più contro la pediera del letto. Che diavolo di meschinità aveva appena confessato?
Lauren si issò alla sua altezza, vacillando un poco a causa delle vertigini. La scrutò negli occhi intensamente. Parve indagarla a fondo, per come la trafisse.
- C'è qualcun altro nei tuoi pensieri? - domandò, incauta.
La cubana ricambiò il suo sguardo fulgido e febbricitante con un'estrema stanchezza delle palpebre. Oh, se non si fosse lasciata tanto devastare dall'alcol avrebbe di certo trovato il modo più congeniale per trasformare quel leggero annebbiamento in una furiosa passione. Sì, avrebbe voluto rispondere. C'è da sempre, ci sei da sempre. Ma poi, - No - mentì. - Non potrei mai -.
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The knot
Fanfiction«(to) tie the knot» è un'espressione idiomatica che letteralmente si tradurrebbe con "stringere il nodo", e dunque assume il significato di "sposarsi". Ebbene, Camila non aspetta altro che le venga l'idea funesta di convolare a nozze, incastrando, p...