40. Army

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16 and you never even judge me

Matter of fact I always thought you were too cool for me

Sitting there in the caravan

All the nights we've been drunk on the floor

And yeah, you understand

Yeah, like no one can

[Ellie Goulding]

***

Sebbene stesse calando ormai la sera, una luce ancora limpida penetrava le vetrate lucide dello studio, rendendo superflua quella artificiale della lampada che giaceva spenta sulla scrivania. Christopher, seduto dietro di essa, studiava attentamente i fragili cardini su cui girava la porta sbattuta dell'accusa. Si lisciava il pizzetto di tanto in tanto, perché lo aiutava a pensare con lucidità. Però era assai ottimista. A una settimana dall'udienza, reputava di possedere nella faretra tutte le saette con cui perforare quei sofismi calunniosi. Poiché si trattava della sorella, non si sarebbe mai permesso un fallimento; costasse quel che costasse; anche rimanere senza voce.

- Ceejay? Disturbo? -.

Christopher sfilò gli occhiali riposanti per dirigere lo sguardo verso la figura esile della cognata, che faceva capolino dalla soglia.

- 'sera – l'accolse, ora distendendo le rughe di cruccio in un ampio sorriso. Era il suo principale punto di forza, la confidenza. – Quante volte devo ripeterti che l'unico intruso disturbatore qua sono io? -.

Camila scansò quella domanda con un cenno noncurante della mano destra. Richiuse la porta dietro di sé e s'approssimò alla scrivania. Una favilla di apprensione danzava nell'ebano delle sue iridi, incidendovi delle crepe.

- Possiamo parlare? -.

Frattanto che rimbalzava da un angolo all'altro della cameretta ancora da arredare, Lauren era impegnata in una conversazione altrettanto rilevante.

- La faccenda mi stressa -.

- Lo sento, Laur; credimi -. Normani sospirò, grave. – Comunque, guai a te; guai a te se ti fai incastrare e molli tutte le tue responsabilità -.

- Piuttosto mi vendo un rene! -.

- Sarà meglio. Mannaggia a te che mi fai venire i capelli bianchi prima del tempo: sai quanto mi costa nasconderlo a Dinah? -.

- Cielo, sei così compromessa -.

- Perché tu invece salti da un fiore all'altro come un'ape che raccoglie nettare, vero? -.

- Come fai tu con gli stati federali? Duh, sono una persona seria, io; e poi adoro troppo Camila per... -.

- Gliel'hai detto, allora? Che l'adori troppo? – la scimmiottò Normani.

Lauren si grattò nervosamente la nuca. Pensando alla sua Camz, l'aveva colta una vampata disarmante.

- In realtà no – farfugliò. – Ha importanza? -.

- Certo che ha importanza! E poi credevo che una secchia irrecuperabile come te avesse perlomeno composto una lirica in versi alessandrini a riguardo, che diavolo! -.

- Userei le strofe saffiche, nel caso. Sai, tre endecasillabi e un adonio ciascuna... -.

- Stucchevole -.

La corvina negò tra sé e sé, con un cenno del capo. Innamorata persa, si disse. Non appena s'accomiatò dall'amica (nessuno dei familiari, oltre a Christopher, era al corrente dell'imbroglio giuridico), si affrettò al piano inferiore e prese la via per la cucina.

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