CAPITOLO 12: FEAR
«Lightwood, passi in serie A.»
Alec distolse lo sguardo dal monitor della piccola Annabeth, una bimba prematura nata alla ventiquattresima settimana che proprio quella mattina aveva fatto nascere e che adesso non perdeva di vista un solo secondo. Aveva promesso alla madre che si sarebbe occupato della piccola, che la piccola ce l'avrebbe fatta, e avrebbe mantenuto la promessa.
«Come scusi?» Di solito quando Tessa Gray parlava con voce così allegra non era mai un buon segno.
«Hanno richiesto me e Magnus per un intervento su un labbro leporino su un neonato.»
«Quindi devo andare a lavarmi?» Alec era confuso. Certo non aveva mai assistito ad un intervento di chirurgia plastica su un neonato, ma Tessa gli sembrava comunque troppo felice per una cosa così di routine come quella.
«No. Tu andrai ad Atlanta con Magnus e sarai me.»
Alec sbatté le palpebre. Forse aveva sentito male. Forse era entrato in un qualche universo parallelo dove fosse permesso ad uno specializzando del terzo anno di operare come aiuto di uno strutturato, facendo le veci di un altro strutturato, su un intervento lungo e complicato, su un neonato per di più. Un intervento che sarebbe stato il biglietto da visita al mondo intero di quel bambino.
«D-Dottoressa Gray, lei vuole che io...» Alec stava balbettando e aveva sicuramente un'espressione da rimbambito stampata in faccia. Ma tutto quello gli sembrava così assurdo. Quella mattina aveva fatto nascere una bambina da una madre che aveva avuto un grave incidente stradale e ora gli veniva addirittura affidato il futuro di un bambino? Doveva essere un sogno. Di lì a qualche secondo e sarebbe comparso Magnus totalmente nudo con solo un fiocco rosso a coprire le sue parti intime che cantava My heart will go on a squarciagola! Alec attese. Ma nessun Magnus nudo fece la sua apparizione. Che sogno triste!
«Alec, io domani ho un intervento importante al quale non posso mancare. Andrai tu...»
«Ma dottoressa, io sono solo al terzo anno!» Gracchiò Alec con voce talmente acuta da far scoppiare a piangere qualche bambino che dormiva nella sua incubatrice, beccandosi pure un'occhiataccia da parte di Catarina che adesso doveva trovare il modo di farli riaddormentare.
«Si, sei al terzo anno e sei più bravo di tutti gli specializzandi del settimo. Senti, non ti manderei se non ti ritenessi all'altezza. In più ci sarà Magnus con te, il grosso del lavoro lo dovrà fare lui.»
«Ma non può andare Nelson? Lui vuole specializzarsi in chirurgia plastica, avrebbe più senso...» Non era l'idea di passare con Magnus qualche ora in aereo che terrorizzava Alec. Anzi, quella era l'unica parte di tutto quel piano che gli faceva piacere. No, il suo era solo terrore per l'immensa responsabilità che Tessa gli stava mettendo sulle spalle.
«Alec, ascolta. Nelson potrà vedere altri interventi di labbri leporini qui. Non sarà né il primo né l'ultimo intervento del genere che Magnus dovrà fare. Ma in sala c'è anche bisogno di un chirurgo pediatrico: se il bambino dovesse aver bisogno di una rianimazione non credo che Magnus si ricordi dai tempi della specializzazione come si faccia su un neonato così piccolo. Ma tu si. Io non posso esserci e c'è bisogno di un pediatra, non di un altro plastico. Nelson ne vedrà un'altra ma a questa devi andare tu. Preparati, tu e Magnus avete un volo per Atlanta alle cinque del pomeriggio.» Tessa batté le mani sulla spalla di Alec.
Alec era onorato per quell'opportunità, ma questo significava dover stare con Magnus due giorni interi. Da soli. Senza figlio, senza padre capo, senza nessuno.
Senza variabili.
E quella poteva essere un'opportunità oppure un grandissimo errore.
* * *
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Malec's Anatomy
FanfictionMalec AU! Alec è uno specializzando in chirurgia al Downwolder's Hospital. Il suo più grande sogno è quello di diventare un chirurgo pediatrico. Una sera, dopo un turno particolarmente difficile in pronto soccorso, Alec si recherà al bar di Simon pe...