Capitolo 33: I'm here to hold you up

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«Allora signora Lightwood, entrerò posteriormente con il metodo stealth. Il piano è di entrare e di rimuoverlo interamente in un unico blocco.» Alec sgranò gli occhi mentre sentiva quelle parole. Ovviamente suo padre non voleva che Alec fosse presente, ma Asmodeo aveva ribadito che quello era un policlinico universitario e gli specializzandi dovevano essere presenti al giro visite. Alec continuò a fissare le immagini del tumore della madre che sembrava essersi avviluppato al suo midollo spinale come se fosse una piovra. Sentì un certo movimento accanto a sé e si rese conto che Dean aveva alzato timidamente la mano mentre lo guardava di sottecchi, come se trovasse irrispettoso fare domande sulla madre di Alec ma, al tempo stesso, sapeva che ad Alec una domanda premeva sulla punta della lingua ma non aveva il coraggio di farla.

«Mi dica, Nelson.» Disse Asmodeo indicando il ragazzo facendogli cenno di poter parlare.

«Capo, come mai pensa che entrare posteriormente sia la scelta migliore?» Asmodeo fissò per qualche secondo Dean. Sebbene Asmodeo non fosse il classico chirurgo che si credeva Dio, era comunque infastidito se qualcuno, soprattutto uno specializzando, metteva in dubbio le sue decisioni. Ma, con una rapida occhiata ad Alec, l'uomo capì che il ragazzo aveva bisogno di sentirsi rassicurato, doveva avere una prova che lui sapesse ciò che stava facendo perché, sebbene razionalmente lo sapesse bene, irrazionalmente era troppo spaventato.

«Bisogna entrare posteriormente per evitare la carotide e la giugulare e, ovviamente, per evitare di finire nel plesso brachiale. Le è chiaro Nelson?» Dean arrossì mentre borbottava un si, capo piuttosto mortificato.

«Dovresti passare meno ore in chirurgia plastica e ortopedia e di più in neuro. Anzi, facciamo proprio che oggi mi assisterai tu nell'intervento.» Alec avrebbe tanto voluto abbracciare e baciare Asmodeo perché aveva sfruttato quella domanda di Dean per assegnargli il caso perché sapeva che, tra tutti gli specializzandi, di chi più si fidava Alec dopo se stesso era proprio Dean. Certo c'era anche Maggie, ma Maggie era più colei di cui avrebbe avuto bisogno in sala d'attesa dato che non poteva di certo starci Magnus.

«Come sarebbe? Io voglio lei ad operare mia moglie, non certo un ragazzino che puzza ancora di latte.» Sbottò Robert fissando con occhi gelidi Asmodeo. Il primario stava per aprire bocca e ribattere ma, sorprendentemente, ad aprire bocca fu Maryse.

«Robert...» La donna afferrò le mani del marito e le strinse con dolcezza, una dolcezza che Alec non aveva mai potuto sperimentare. «... caro, sono sicura che il dottor Bane sa ciò che fa. Ci siamo rivolti a lui perché è il migliore nel suo campo. Tu devi stare tranquillo, il Signore non ci dà mai più di quanto ognuno di noi non possa sopportare.»

Alec prese un profondo respiro. Aveva sentito quella frase tante e tante volte quando Max era morto.

«So ciò che faccio, signor Lightwood e, nonostante la domanda un po' stupida appena fatta, il dottor Nelson è secondo in quanto a bravura solo a suo figlio che, però, per la politica dell'ospedale non potrà seguire il caso della madre.» Un normale genitore si sarebbe girato orgoglioso verso Alec e magari gli avrebbe battuto una pacca affettuosa sulla spalla. Robert invece non fece assolutamente niente. Parve non sapere nemmeno che suo figlio era alla sua destra. Ma Alec era ormai troppo abituato a questo per prendersela.

«Va bene. Un infermiere e un anestesista verranno fra poco per prepararla signora Lightwood.» Dette quelle parole Asmodeo uscì dalla stanza. Alec lo seguì di corsa quasi travolgendo la povera matricola che si frapponeva tra lui e Asmodeo.

«Capo, posso assistere in galleria...»

«No. Alec, no. Oggi tu sei il parente di un paziente. Quindi no, Alec. Ho bisogno che tu stia in sala d'attesa.»

«Ma Asmodeo, lì mi roderò il fegato per l'ansia di non sapere cosa sta succedendo. In più è un intervento più unico che raro e...»

«Alec, no. E' la mia ultima parola.» Con dolcezza Asmodeo batté una mano sulla spalla di Alec e poi se ne andò.

Malec's AnatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora