Capitolo 21: My claim on you is the love I have for you

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Alec sapeva che il pettegolezzo correva veloce più di una macchina di Formula 1, ma non pensava che appena il giorno dopo che lui aveva portato tutte le sue cose a casa di Magnus lo sapesse praticamente tutto l'ospedale.

«Hai messo i manifesti?» Domandò Alec a Dean mentre si infilava la divisa e poi il camice.

«No. Ho solo detto che mi sono trasferito da Maggie e quando mi hanno chiesto dove fossi finito gli ho solo detto che ti sei trasferito dal tuo uomo.» Alec sbuffò. Non era colpa di Dean. Tanto sarebbe venuto comunque fuori.

«Alec, fregatene. Sei tornato in sala operatoria e vivi con l'uomo che ami. Fregatene di tutto il resto.»

In quel momento il cercapersone di Alec cominciò a suonare. Era Ragnor Fell.

«Fregatene, Alec. Hai fatto il jackpot.»

Alec provò a pensarla come Dean.

Lui si sentiva fortunato. Lui sentiva di aver vinto. Ma non avrebbe voluto avere paura di dover entrare in sala operatoria.




«Amputazione sul campo di una gamba. Diverse lesioni traumatiche con possibile frattura pelvica. La pressione è estremamente bassa.»

Da quando era arrivato correndo al pronto soccorso e Ragnor lo aveva spinto in sala operatoria, Alec non aveva capito più niente. Evidentemente Ragnor aveva qualche lezione importante da insegnare agli specializzandi, che forse i traumi erano imprevedibili, o che gli esami si avvicinavano (anche se non aveva senso fare una cosa del genere con quelli del terzo anno invece che con quelli del settimo). Il fatto era che Ragnor entrò in sala operatoria solo come supervisore, erano gli specializzandi che dovevano decidere cosa fare.

«Qualcuno di voi sa che diavolo succede?» Domandò Maggie quando notò che sia Ragnor che Jem si sedettero su una sedia in fondo alla sala operatoria lasciandoli lì davanti al tavolo operatorio come dei cretini.

«Sarà un'altra delle esercitazioni assurde di Fell.» Borbottò Dean guardando i due strutturati oltre la spalla di Alec.

«Di solito le esercitazioni di Fell sono con manichini non con persone vere.» Ribatté acida Lily.

«O maiali. Una volta ci ha fatto ricucire anche i maiali.» Borbottò Alec che aveva odiato particolarmente quell'esercitazione. Non aveva nulla contro il mangiare la carne, e ok il suo era un discorso molto poco coerente, ma un conto era mangiare una bistecca nel piatto che ti arrivava già sotto forma di bistecca davanti non lasciando traccia dell'interezza dell'animale che avevi davanti, un altro conto era vedere un tizio pugnalare a sangue freddo dei maiali solo per poi farteli curare e poi abbatterli di nuovo.

«E' in shock cardiogeno. Dobbiamo aprirle il torace.» Esclamò Colin che chiedeva all'infermiere alla sua destra di passargli un bisturi.

«Sappiamo che perde sangue dal bacino e dall'addome. E' più che sufficiente per essere ipotesa, mentre lo shock cardiogeno è solo una tua supposizione.» Ribatté Maggie guardando Colin con astio.

«No, dobbiamo fare una laparotomia esplorativa.» Esclamò Alec che, forse, aveva appena capito il punto di Ragnor e Jem: da quando la sua relazione con Magnus era uscita allo scoperto si era creata una spaccatura tra gli specializzandi. C'era chi lo supportava e chi lo detestava. Insomma, non che prima andassero tutti d'amore e d'accordo. Ma, se non altro, lavoravano in armonia. Ora no. Ora non c'era più una competizione sana tra loro perché, secondo tipi come Colin e Lily, Alec aveva imbrogliato le carte. Alec ormai giocava con un mazzo di carte truccato.

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