Capitolo 44: You'll be as new

878 33 7
                                    

Magnus si sistemò meglio su un fianco e, poggiando il busto sul braccio piegato, si fermò a guardare Alec. Amava terribilmente quel ragazzo ma in quel modo non potevano più andare avanti. Com'era possibile che un nasino così adorabile fosse capace di produrre certi suoni?

Senza contare che, come supposto da Magnus, dopo l'operazione pupazzo di neve, Alec aveva avuto un brutto raffreddore per più di una settimana quindi non solo aveva russato di naso, ma anche di bocca! In più Alec gli faceva sempre gli occhioni dolci per non fargli mettere tutte le sere i tappi di cera.

Mentre Magnus continuava a fissare il nasino di Alec, quel bel nasino che in quel momento avrebbe voluto distruggere con martello e scalpello, il ragazzo inspirò con talmente tanta forza producendo un rumore che nemmeno il Corno di Helm Mandimartello avrebbe potuto produrre.

Sconsolato, Magnus si stese di nuovo sulla schiena e coprì gli occhi con il braccio.

Ok, Alec si sarebbe arrabbiato la mattina se lo avesse trovato con i tappi di cera ma sicuramente si sarebbe arrabbiato di più se lo avesse trovato nel lettino di Rafael o sulla sedia a dondolo in camera di Max e, peggio ancora, si sarebbe arrabbiata di più la donna a cui la mattina seguente doveva imbottire il petto da una seconda ad una quarta! Quindi si, tra tutti quei mali, i tappi di cera era sicuramente il minore.

Si sporse verso il comodino e, aprendo il cassetto, estrasse la scatolina dei tappi di cera, se li infilò nelle orecchie e il mondo divenne finalmente silenzio.

«Fiorellino mio, ti amo tantissimo ma quel naso io te lo voglio rompere.» Borbottò Magnus mentre si girava e si posizionava a cucchiaio dietro Alec, strusciando felicemente la testa contro la schiena del ragazzo. E, mentre il sonno finalmente lo stava per prendere, un'idea colse il cervello di Magnus.

Lui poteva rompere davvero il naso di Alec. Poteva romperglielo e rifarglielo molto più silenzioso, molto di più.

* * *

Will stava dormendo così bene, era al calduccio ma non troppo. Si mosse appena nel letto e sentì il peso caldo del corpo di Dean. Sorridendo nel sonno si avvicinò maggiormente a quel corpo e allungando le braccia lo strinse a sé solo che... ok che Dean era magro... ma non così magro! In più... va bene che forse non si faceva la barba da un paio di giorni ma lì c'era un po' troppa peluria. Aprì gli occhi lentamente perché più sfregava la guancia contro il corpo di Dean più sentiva che lì c'era qualcosa che non andava. O Dean era dimagrito nell'arco di una notte o...

Will aprì gli occhi e guardò finalmente cosa stava realmente stringendo... e ok, questo spiegava le sensazioni tattili che aveva provato ma...

«Ma questo di notte che combina?» Will lasciò andare quella che era la gamba di Dean e si mise seduto sul letto. Dean, in un modo che Will non si sapeva davvero spiegare, dormiva completamente girato al contrario con la testa in fondo al letto e i piedi sul cuscino. Stava russando leggermente ma in una maniera piuttosto adorabile. Will stava per stendersi di nuovo quando però la sveglia di Dean cominciò a suonare e fu abbastanza divertente vedere il ragazzo allungare un braccio e cercare alla cieca il comodino e il telefonino. Se Will non avesse trovato così fastidioso quel suono si sarebbe goduto lo spettacolo di più. Cominciò però a picchiettare il piede sulla spalla del ragazzo.

«Mhm... Will... smettila e toglimi questo piede dalla faccia.»

«Se tu non dormissi in stile esorcista ora non ti troveresti il mio piede in faccia e, soprattutto, troveresti subito la sveglia.»

Dean aprì gli occhi e vide che era lui quello al contrario e non Will.

«Pff! Avrò fatto un brutto sogno.» Borbottò Dean mentre si risistemava e spegneva la sveglia. Will lo guardò mentre rimetteva la faccia sul cuscino.

Malec's AnatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora