Magnus caricò la lavatrice piena di tutine e magliettine per bambini. Tra un bimbo di appena più di un anno e un altro di sei che amava arrampicarsi su ogni superficie verticale che trovava, il risparmio energetico non poteva certo esistere in casa Bane!
Chiudendo l'oblò della lavatrice, Magnus guardò la cesta dei panni sporchi che era ancora piena nonostante avesse caricato l'elettrodomestico fino al limite consentito. Non avrebbe mai finito di fare lavatrici! Prese una tutina di Mirtillo. Ormai il bimbo cresceva a vista d'occhio e vestiva con tutine di un bimbo di due anni e mezzo quasi tre. Purtroppo non avevano scoperto niente sulla mamma biologica di Max e quindi sulle sue vere origini. Non sapevano neppure il giorno in cui era nato quindi non sapevano se aveva veramente un anno o addirittura due. Di comune accordo lui e Alec avevano deciso che il compleanno di Mirtillo sarebbe stato, di lì in avanti, il giorno in cui Alec lo aveva trovato in quel cassonetto davanti all'area ambulanze. Avrebbero voluto farlo per il giorno ufficiale dell'adozione, quando Max sarebbe diventato a tutti gli effetti loro figlio, ma il tribunale se la stava prendendo decisamente comoda, erano passati mesi e ancora non avevano notizie tanto che, non fosse stato per gli avvenimenti delle ultime settimane, Alec avrebbe cominciato a dare di matto.
«Papi...» Magnus alzò lo sguardo. Quel giorno si era preso un giorno di ferie perché la loro scimmietta aveva la febbre. Ovviamente Alec voleva prendersi anche lui un giorno, ma Magnus era riuscito a convincerlo che, essendo specializzando, era meglio che non lo facesse mentre invece lui, in quanto strutturato, poteva permetterselo. Ovviamente Alec, che dopo l'incidente con Erick era diventato ancora più mamma chioccia di prima, aveva protestato non poco ma alla fine era intervenuto Asmodeo dicendo, non sorridendo sotto i baffi, che non avrebbe mai firmato per il giorno di permesso di Alec.
Magnus guardò Rafael che strisciava i piedini nelle sue pantofolone a forma di alieno, completamente avvolto in un pigiamone pesante di pile mentre tirava dietro di sé il peluche enorme di Tippy da cui non si separava mai.
«Scimmia, devi restare a letto al calduccio.» Rimettendo la tutina di Max nella cesta della biancheria sporca, Magnus si avvicinò al figlio e lo prese in braccio. Rafael subito si accucciò al suo petto, poggiando le testolina nell'incavo del collo e Magnus sentì quanto fosse calda la sua fronte.
«Papi, non mi sento bene. Mi fa male tutto.»
«Lo so, lo so. Ma è solo un po' d'influenza. Adesso papi ti dà la medicina e vedrai che poi starai meglio.»
«Gno. Gno non la voglio la cosa brutta.» Rafael cominciò a piagnucolare e a strusciare la testolina sul collo del padre. Magnus ridacchiò anche se sapeva che Alec sarebbe stato più bravo di lui a far prendere la sua medicina al piccolo.
Arrivato in camera del piccolo, Magnus lo stese nel suo lettone e lo coprì con la sua coperta calda e morbida fino al collo poi gli sistemò vicino Tippy che Rafael abbracciò stretto stretto.
«Adesso papi ti va a prendere la medicina.»
«Gno, gno la medicina cattiva no.»
«Ma sai cosa faccio? Siccome la medicina è brutta se tu fai il bravo e la prendi tutta tutta, io ti faccio un po' di latte e cioccolato.» Gli occhi di Rafael, lucidi per la febbre, diventarono luminosi per la gioia al semplice sentir nominare la parola cioccolata.
«Vado e torno che vado a controllare anche il tuo fratellino.» Magnus si alzò dal letto di Rafael e andò in cucina a prendere la medicina. Max era ancora nel suo box che giocava con i suoi pupazzetti. Il bimbo aveva cominciato a stare in piedi e, Magnus ne era sicuro, fra poco avrebbe anche cominciato a camminare. Dovevano decisamente cominciare a rendere la casa a prova di bambino perché fra non molto quella piccola peste dagli occhi blu avrebbe cominciato a correre per tutta casa. Infatti proprio quando Magnus entrò nel campo visivo del piccolo, Max si alzò traballante sui piedini e, aggrappandosi al box, cominciò a gorgheggiare verso il padre.
STAI LEGGENDO
Malec's Anatomy
FanfictionMalec AU! Alec è uno specializzando in chirurgia al Downwolder's Hospital. Il suo più grande sogno è quello di diventare un chirurgo pediatrico. Una sera, dopo un turno particolarmente difficile in pronto soccorso, Alec si recherà al bar di Simon pe...