Alec vide letteralmente le stelle, cosa che gli succedeva ogni volta che Magnus riversava il suo piacere nel suo corpo.
Dopo l'amplesso, Magnus uscì dal corpo di Alec e si sfilò il preservativo che gettò alla cieca nel cestino vicino al letto. Odiava dover usare quel piccolo pezzo di lattice ma il: Magnus sono uno specializzando e non posso mettermi a lavare le lenzuola tutti i giorni di Alec era stato piuttosto convincente! Non che Magnus non si fosse proposto di mandare in casa di Alec una donna delle pulizie per pulire l'appartamento, ma anche lì la minaccia di astinenza di Alec era stata ancora più convincente!
In realtà tutto quello sollevava un altro quesito. Ed era quello un piccolo tarlo a cui Magnus stava pensando sin dalla settimana precedente: da quando cioè Rafael aveva cominciato a chiamare Alec papà.
Magnus si girò verso Alec, avvolgendo il suo corpo con le sue braccia e baciò con dolcezza un piccolo punto dietro l'orecchio del ragazzo. Amava baciare Alec subito dopo il sesso in quel punto preciso, perché sapeva di sesso, sapeva di loro ed era bellissimo.
«Sai, dovresti seriamente cominciare a pensare di trasferirti da me.» Disse Magnus con voce soffice e leggermente arrochita per i grugniti e i gemiti emessi durante l'atto sessuale.
Alec, che stava già per sprofondare nel mondo dei sogni, si ridestò di colpo. Gli occhi adesso di nuovo ben svegli e vigili.
«Cosa?» Gracchiò il ragazzo mentre, non con qualche difficoltà visto il modo in cui Magnus era completamente intrecciato al suo corpo, si girava in modo da poterlo guardare negli occhi.
Alec fissò gli occhi di Magnus. Forse scherzava. Sarebbe stato tipico di Magnus. Ma gli occhi dell'uomo erano caldi e luminosi e terribilmente seri.
«Fiorellino, abbiamo un figlio e viviamo da divorziati. Non pensi che alla nostra scimmietta farebbe piacere avere i suoi due papà entrambi sotto lo stesso tetto?»
Alec continuò a sbattere le palpebre confuso, le labbra erano leggermente aperte in una 'O' che lo faceva assomigliare ad un bambino.
«C-cioè... i-io d-dovrei venire ad abitare da te. A casa tua?»
«E' quello che ho detto fiorellino. In genere i genitori di un bimbo che si amano e fanno regolarmente sesso vivono sotto lo stesso tetto.» Esclamò divertito Magnus che aveva piegato un braccio e appoggiato la nuca sulla mano, guardando Alec e le sue gote che diventavano via via sempre più rosse. Era totalmente adorabile.
«Con tuo padre. Il mio capo.» Adesso fu Magnus a sbattere un paio di volte gli occhi. Effettivamente non aveva pensato a quello. Ma del resto non poteva cacciare suo padre dalla sua stessa casa e, soprattutto, non voleva che suo padre rinunciasse alla loro scimmietta. Aveva fatto tanto per lui dopo che Camille lo aveva lasciato e non trovava per niente giusto lasciarlo solo.
«Fiorellino, non posso cacciare mio padre dalla sua stessa casa.» Disse Magnus con sincerità.
«E io non te lo sto chiedendo, Mag. Ma... insomma gli specializzandi mi odiano ancora e non penso che l'andare a vivere con il mio capo semplificherà le cose. Senza contare il fatto che sarebbe imbarazzantissimo.»
Magnus grugnì frustato e si stese di nuovo di schiena sul materasso. Alec si accoccolò immediatamente sul petto dell'uomo, disegnando con i polpastrelli delle dita immaginari e fantasiosi arabeschi attorno al piccolo capezzolo scuro di Magnus.
«Mio padre ha fatto molto per me e Rafe dopo che Camille ci ha lasciato. Non posso portarglielo via di casa, ne morirebbe.» Disse ancora Magnus che, evidentemente, stava prendendo in considerazione l'idea di andarsene lui e trasferirsi in una nuova casa con Alec. Ma come poteva lasciare solo l'uomo che lo aveva aiutato nel periodo più brutto della sua intera vita?
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Malec's Anatomy
FanfictionMalec AU! Alec è uno specializzando in chirurgia al Downwolder's Hospital. Il suo più grande sogno è quello di diventare un chirurgo pediatrico. Una sera, dopo un turno particolarmente difficile in pronto soccorso, Alec si recherà al bar di Simon pe...