Qualunque progetto tu abbia, l'amore finirà sempre per stravolgere tutti i tuoi piani, perché quando si tratta del cuore, tutto è fuori controllo.
È inutile fare piani, nulla andrà come progettato, l'amore arriverà a mischiare le carte a proprio pia...
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Tolgo i saldali color oro slacciando le fibbie laterali e le prendo in mano, immergo i piedi nella sabbia ancora tiepida, è il tramonto, e la natura ci regala un bellissimo cielo dalle sfumature arancioni. Il mare è talmente limpido e cristallino che sembra ingoiare quella enorme palla di fuoco, nel giro di brevi istanti svanisce sotto i miei occhi. Delle forti mani si intrecciano intorno al mio ventre e le braccia muscolose mi avvolgono stringendomi, così da far battere più forte il mio cuore, perché so che è lui.
Mi volto nel suo abbraccio e i suoi occhi scuri sono ad un passo, proprio come le sue labbra. << Chloe, volevo farlo da tempo. >> Sussurra dolce al mio orecchio e il mio stomaco si contorce per ciò che sta per accadere, quasi non respiro, aspetto questo momento da troppo. Lo vedo accorciare finalmente la distanza ed io chiudo gli occhi abbandonandomi a queste emozioni, e finalmente...mi lecca, mi sta leccando tutta la guancia, poi passa all'orecchio. Sbarro gli occhi con faccia schifata, davanti a me ho due occhietti nocciola chiari, contornati da pelo nero e bianco, ed io, nizio ad urlare con tutto il fiato che ho nei polmoni. << Jolly. >> Il gatto malefico di mia madre scappa via.
Ha rovinato tutto, era un sogno perfetto, finalmente Mark stava per baciarmi, almeno nei miei sogni, ma neanche lì sono fortunata.
Mai una gioia.
Mi alzo dal letto irritata e vado dritta in bagno borbottando minacce di morte contro quella palla di pelo, lego i miei lunghi capelli scuri e mi lavo subito il viso e l'orecchio. Ancora irritata e scalza, a passo spedito vado in cerca di mia madre per casa, la trovo in cucina che canticchia allegra facendo ondeggiare la sua coda nera, appena vede la mia faccia livida si blocca. << Che succede? >> La sua espressione è confusa, la mia agguerrita. << Accendi il forno, a colazione mangeremo Jolly stamattina, dove si è cacciato? >> Inizio a guardarmi intorno, mi abbasso per cercarlo sotto la poltrona del salotto, lo cerco dietro la porta, sembro una pazza. << Se non la smetti di dire stupidaggini infilo te nel forno, con contorno di patate, muoviti o perderai l'aereo. >> La mia testa scatta verso l'orologio in vetro appeso al muro, constato che quel gatto per stavolta è salvo, non ho abbastanza tempo per farlo fuori, quindi accantono i miei piani di vendetta e mi fiondo sulla colazione e poi a fare una bella doccia. Il viaggio sarà lungo e non so quando potrò tornare a trovare la mia famiglia, mi mancheranno, proprio come mi mancherà la mia bella Italia, la mia splendida Calabria, con la sua semplicità, il suo calore, il suo mare, la sua ospitalità. Dopo la mia laurea in marketing, mi sono fatta coraggio e mi sono trasferita in America, ormai già da sei mesi, e dopo mille tentativi, sono riuscita ad ottenere uno stage in un'agenzia pubblicitaria. Questo è il lavoro dei miei sogni, ho le idee ben chiare su ciò che voglio dal futuro. Amo l'America, credo sia per colpa di mia madre, pur essendo italianissima ho un nome americano e lei non ha fatto altro che farmi sognare questa vita che mi sto conquistando, e Mark sarebbe la ciliegina sulla torta. Lo stage è stato duro ed è durato due mesi, lui è stato il mio mentore, ed è assolutamente perfetto, nei miei quasi ventisei anni non ho mai visto un uomo più affascinante. Occhi scuri e profondi, un sorriso che ti abbaglia, e poi è così intelligente e simpatico... << Chloe, come al solito fantastichi ad occhi aperti. >> Mio padre mi richiama facendomi schioccare due dita davanti gli occhi. Lo ignoro e corro a prendere lo zainetto, mentre papà sistema le valigie nel portabagagli, e non posso non soffermarmi un attimo a guardare la mia casetta, non riesco a trattenere un sospiro di tristezza, mi volto verso il mare, me ne sfugge uno di malinconia, salgo in macchina e partiamo. Il percorso verso l'aeroporto è stato pieno di raccomandazioni, non è facile per un genitore sapere la figlia così lontana, in un paese straniero, senza possibilità di raggiungerla facilmente, la preoccupazione è tanta, lo capisco. Saluto i miei stringendoli forte e trattenendo le lacrime, in genere sono una frignona solo quando sono sola con me stessa, non mi piace mostrarmi vulnerabile, ma a volte è impossibile.