Stravolgi Tutti I Miei Piani

capitolo 65 - Chloe

Chloe

Domani è il compleanno di Andrea, se devo essere sincera mi sento scioccamente emozionata all'idea di poterlo festeggiare insieme.
Con la sorella abbiamo organizzato una piccola festa a sorpresa a casa di Davide, pochi intimi, non credo che lui abbia capito qualcosa nonostante ci abbia beccate diverse volte a parlottare fra noi.
Sofi mi ha aiutata a comprare i festoni e palloncini e, non vede l'ora di poter essere a casa del suo futuro marito per sbirciare in giro e capire se possa esserci traccia di qualche rivale, più che per aiutarmi.

Avrei tanto voluto aspettare la mezzanotte con Andrea, ma ha categoricamente detto di no, in realtà sono due giorni che è strano, immagino che sia per via del suo compleanno.
Mi rendo conto che possa essere triste questo giorno, come qualunque altra festa, so che lo sarà sempre perché sua madre non c'è più, sentirà la sua mancanza sempre, ma non è più solo, in realtà non lo è mai stato.
Ha me, sua sorella, i suoi nonni che lo adorano, Davide, anche Sofi si è affezionata a lui, deve cercare di chiudere con il passato, è tempo di guardare verso una nuova vita.

Sono fiduciosa che possa riuscirci, ha già fatto passi da gigante, da quando lo conosco è cambiato molto, non vedo più il ragazzo cupo che scappa di fronte ai sentimenti e si rifugia nel rancore, ora c'è un nuovo Andrea, che ha iniziato a sorridere.
Mi piace pensare che sia anche un po' merito mio, grazie al sentimento che ci lega, nonostante lui continui a non sbilanciarsi con le parole, lo fa con i fatti, immagino gli serva tempo per dirmi che mi ama, ma lo sento che è così.
Si può dimostrare amore in tanti altri modi, con gesti affettuosi, premurosi, con altre parole significative, forse anche più del classico 'ti amo', con sguardi che ti riscaldano fin dentro l'anima.
Questo è il caso del mio Andrea.

Quindi, ovviamente, come al solito, farò di testa mia e non gli permetterò di andare a dormire come se nulla fosse questa sera, preparando già un precompleanno solo per noi.

Ho preso il pomeriggio libero a lavoro per organizzare tutto alla perfezione, mi sono dedicata esclusivamente a fare una torta per lui con le mie mani e, considerando che sono una frana con i dolci, spero sia venuta buona.
Magari l'aspetto non è dei migliori, ma c'è tutto il mio amore fra gli strati di quel cioccolato, e lo testimonia quella scritta tutta storta, ma sentita.

Qualche giorno fa ho chiesto alla sorella delle foto della loro famiglia, sono andata a stamparle e ne ho incorniciate qualcuna, insieme ad alcune nostre scattate, o meglio rubate, in questo periodo passato insieme.
È da una settimana che cerco in tutte le gioiellerie di questa città una cosa in particolare e finalmente oggi, dopo aver quasi perso le speranze, ho trovato il regalo perfetto.
Dulcis in fundo, per concludere la serata come si deve, sono passata da Victoria's secret, approfittando dei saldi.

Esco dal bagno con ancora l'accappatoio di spugna lilla, ho i capelli tutti bagnati che gocciolano, li avvolgo in un telo mentre mi dirigo verso camera mia.
Guardo subito il cellulare con la speranza di ricevere buone notizie, fino ad un'ora fa quel testone del mio ragazzo, per l'ennesima volta, si rifiutava di vedermi, con una banale scusa.
Ma non ha capito che contro la mia testardaggine non potrà vincere, non passerà la serata da solo.

La notifica di un messaggio non letto mi da speranza, più che altro spero di non dover usare la forza e andarlo a prendere per le orecchie e trascinarlo qui di peso, anche perché non ci riuscirei visto che è il doppio di me.

Apro con foga il messaggio ed è lui, i miei occhi si illuminano nel leggere che verrà.
In fondo gli ho innocentemente chiesto di passare solo un po' di tempo insieme stasera perché mi manca.
Sono praticamente due settimane, ovvero da quando è arrivata Grace che abbiamo passato davvero pochissimo tempo da soli, ma lo capisco, e non voglio sottrargli tempo che può dedicare a lei, o tutti insieme, visto che non la vede mai.
Ma, la routine che avevamo iniziato a costruire inizia a mancarmi, tornare a casa insieme, o venire qui, restare a dormire da lui almeno tre notti, svegliarmi fra le sue braccia, con i suoi occhioni e il suo brontolio, per non parlare delle sue mani dappertutto.
Provare a cucinare qualcosa insieme ma dopo soli cinque minuti vederlo arrendersi e buttarsi sul divano, ed io puntualmente mi lamentavo della sua pigrizia.