capitolo 18- Andrea

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Andrea

Mi preparo per la mia grande serata, sono abbastanza sicuro di fare colpo sulla bella Caroline, ho visto il film, quindi sono preparato, e poi, chi non amerebbe un uomo che va ad un musical simile.
Andiamo, è impossibile.
Spruzzo il profumo sulla mia pelle e poi infilo la camicia con le maniche corte, le braccia muscolose risaltano e il mio look richiama quello del protagonista.
È tutto calcolato.

Guardo l'orologio al mio polso e mi rendo conto di essere in perfetto orario, devo ovviamente essere lì in anticipo perché non so quando lei arriverà, il piano è quello di sedermi accanto in modo fintamente casuale.
Esco di casa determinato alla vittoria, determinato a non farmi distrarre da pensieri inutili che è da ore che affollano la mia testa, e nonostante mi impegni, non riesco a scacciarli del tutto.
Arrivo all'auto e salgo sul mio gioiellino, metto in moto e sono già in viaggio, automaticamente accendo la radio, anche se non è un gesto tipico di me, in genere amo il silenzio, ma da quando c'è Chloe nella mia vita, sono cambiate un po' di cose.

La musica parte e mi ritrovo a stringere le mani intorno al volante dalla frustrazione, non è stata una buona idea, penso inevitabilmente a lei e giuro che ne farei a meno, ma non ho tutta questa forza di volontà.
La immagino nella sua stanza a farsi bella per lui, magari sono già insieme e ...no, spengo la radio stizzito e vorrei spegnere allo stesso modo, con la stessa facilità, i miei pensieri, ma l'interruttore che li governa non lo trovo e la voglia di imprecare è alta.

Parcheggio nei pressi del teatro e mi posiziono proprio all'ingresso, vedo una piccola folla riunita e cerco di scrutare ogni volto alla ricerca di occhi verdi e capelli chiari, ancora non è arrivata e tiro un sospiro di sollievo.
La locandina che ritrae i due attori che interpretano i protagonisti è gigante, posta proprio all'entrata e, devo dire che lui non somiglia per niente a Swayze, sono molto meglio io.
Le porte del teatro si aprono e la gente inizia ad accomodarsi senza perdere tempo, con la speranza di accaparrarsi il posto migliore, continuo a tenermi in disparte fino a quando non la vedo.
Non perdo tempo e mi avvicino facendo finta di niente, lei come sempre è molto bella ed elegante con i capelli sciolti e un vestito blu fino al ginocchio, ride in compagnia di un'amica.
Mi metto nella fila proprio dietro di lei, Caroline non si accorge di me, entriamo e la seguo, appena si siedono mi faccio avanti sfoggiando un'espressione fintamente sorpresa.
«Ciao Caroline, anche tu qui, che bella sorpresa.»

Lei si volta e mi sembra giustamente stranita nel vedermi ad una serata simile.
«Andrea, non mi sarei mai aspettata di incontrarti qui.»
Mi accomodo proprio accanto a lei ed inizio a chiacchierare.
«E perché mai? Ho amato il film e mi sono detto, 'perché non vedere il musical'.»
I suoi occhi verdi trasudano già fantasie romantiche su noi due, ci scommetto, il mio piano procede alla grande, lo testimonia anche il suo sorriso che si allarga dolcemente.
« Sei solo?»
Si guarda intorno, forse si aspetta di vedere una ragazza con me, è arrivato il momento di sottolineare una cosa fondamentale.
« Certo, sono single, alla ricerca di una brava ragazza che apprezzi questo genere di serate quanto me, di tanto in tanto.»
Non esageriamo con la recita, poi si farebbe un'idea sbagliata di me, posso scendere a compromessi e accompagnarla se capita, ma non che diventi un appuntamento fisso ad ogni serata.
Non fanno per me questo genere di eventi.

Dopo un'ora e mezza, con mia grande gioia arriva l'intervallo, e sinceramente non vedevo l'ora.

E' stato pesante fingere di essere coinvolto, ho riconosciuto qualche scena commentandola con lei, ed era palese che fosse colpita, anche affondata aggiungerei.
Sto letteralmente soffrendo e non vedo l'ora finisca questa tortura, forse davvero non fanno per me questi spettacoli, invece, vedere il film con Chloe è stato addirittura divertente.
Prenderla in giro nel vederla coinvolta, commentare le situazioni del film o ...o niente, stupido che non sono altro, ma che problemi ho stasera?

Sei qui con Caroline e va alla grande, concentrati.

Mi congedo e ne approfitto per andare un attimo in bagno, più che altro per ritornare in me, per fortuna c'è poca fila rispetto alla toilette delle donne, è sempre così, il perché, è un mistero.
Leggermente chino, mi lavo le mani, distrattamente alzo gli occhi nell'enorme specchio e vedo uscire da una delle quattro porte alle mie spalle un ragazzo che conosco fin troppo bene.
Stranito e confuso mi blocco, e lentamente riporto la mia schiena in posizione eretta, mi volto talmente a rallentatore che per un attimo mi sembra di trovarmi in una scena di un film.

« Andrea, anche tu qui? Che strana coincidenza.»
Mark sorride tranquillo e mi affianca al lavandino per lavarsi le mani, io sono ancora nella stessa posizione, con la mia bocca semi aperta e la fronte aggrottata.
Se lui è qui, lei è qui.

Mi verrebbe quasi da ridere, invece mi trattengo e inizio ad indagare perché un pensiero si insinua nella mia testolina e inizio a godere, oh se sto godendo.
Che cosa è venuta a fare proprio qui e casualmente proprio questa sera sapendo che io ero con la mia bella ragazza?
Ok, quasi ragazza.
Vuole controllarmi?

Non credo assolutamente che sia stato lui ad organizzare una serata a teatro, non mi sembra scaltro come me, ma magari mi sbaglio.

Tutto questo ha un nome, gelosia!

Mi volto verso il mio collega con un bel sorriso e inizia il mio interrogatorio.
«Caro Mark, ma che bello vederti, chi l'avrebbe mai detto, ti piacciono questi spettacoli?»
Proprio come mi aspettavo lui sbuffa.
« Assolutamente no, sono qui con Chloe.»
Faccio finta di aver dimenticato della loro serata.
« Ah giusto, forse ne avete parlato in ufficio, ora che ci penso.»
Mi avvicino e gli do una pacca sulla spalla.
«Hai avuto una buona idea a portarla qui, le donne vanno matte per questo musical.»
Lui, con aria seccata si scompiglia i capelli folti e scuri.
«È stata una sua idea, non mi sarei mai sottoposto ad uno strazio simile di mia iniziativa.»

Bingo!

Il mio ego sta già ballando la hola con una collana di fiori e un gonnellino hawaiano.
« E tu come mai qui? Sei con una ragazza?»
Mi guarda fisso desideroso di notizie.
«Sì, cioè non proprio, ma potrebbe diventare un appuntamento.»
Non è il caso di dare troppe informazioni, per il momento.
« Buona fortuna allora amico.»
Mi sorride soddisfatto mentre usciamo dalla toilette.

« Dove siete seduti? Vengo a salutare la tua dama e torno al mio posto.»
Lo seguo e noto come sono poco distanti da noi, Chloe tenta di nascondersi con una brochure dei vari spettacoli aperta davanti la sua faccia, e inizio a ridacchiare cercando di non dare nell'occhio con Mark.
Come un segno divino il suo telefono squilla e si ferma a rispondere, ed io ne approfitto, raggiungo rapidamente la mia vittima e mi siedo accanto a lei, il suo bel viso si colora di una tonalità calda che si intona al meraviglioso abito rosso, che tra l'altro, le avevo espressamente detto di non comprare.
E mi fa incazzare che sia ritornata di proposito al negozio per comprarlo e lo abbia indossato per lui, l'unica cosa che mi rincuora e la certezza che lo abbia però trascinato qui perché c'ero anche io.

«Bello lo spettacolo, piace anche a te?»

I suoi occhi si chiudono all'istante nell'udire la mia voce, la brochure è ancora appiccicata al suo viso, inutilmente a questo punto, ed io, mi godo il momento.

I suoi occhi si chiudono all'istante nell'udire la mia voce, la brochure è ancora appiccicata al suo viso, inutilmente a questo punto, ed io, mi godo il momento

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