capitolo 41 - Andrea

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Andrea

Entro in camera sua con lei sulle spalle e ovviamente con i suoi poco delicati pugni rivolti sulla mia schiena, la butto sul letto provocando un forte tonfo, io cado con lei, o meglio sulle sue gambe.
«Troglodita.»
Come mi aspettavo, ecco arrivare i gentili epiteti di Chloe, sembra che il sottoscritto la ispiri parecchio in tal senso.

Mi alzo, devo dire aiutato dalle sue affettuose spinte, non perde tempo e con un balzo è già in piedi davanti la porta ancora aperta.
Per fortuna sono più veloce di lei e riesco a bloccarla e chiudere la porta, tutto questo sotto occhi scuri che seguono ogni movimento, per poi spostarsi sul sottoscritto.
« Ma hai davvero bisogno di essere ricoverato, qualche seduta in terapia ti aiuterebbe poco.»

Inizia a spintonarmi per tentare di spostarmi visto che mi sono piazzato davanti l'unica uscita disponibile.
«Cosa credi di fare?»
Si arrende capendo di non avere tutto questo potere su di me, almeno parlo di quello fisico, perché non appena si renderà conto di ciò che ho capito io, sarà la fine per me.

I suoi occhi sono più agguerriti che mai, ma più mi sfidano e più li trovo bellissimi, lei lo è, con quelle labbra carnose che non riesco a non fissare, nemmeno ora, che sono così vicine, quasi serrate per la rabbia, ed io ne traccio i contorni con gli occhi e vorrei farlo con la lingua.
Quella massa di capelli ribelli che le ricadono sul viso, sul seno leggermente prosperoso, secondo me perfetto, e non vedo l'ora di poterlo constatare, al solo pensiero perdo il filo.

«Andrea, mi vuoi spiegare che diavolo vuoi?»
Questa sua domanda, quasi urlata con astio, mi risveglia dal sogno ad occhi aperti che avevo iniziato a fare, punto le iridi nelle sue e mi lascio leggere dentro.
«Voglio una possibilità per quel 'noi' che stava nascendo.»

Sconcerto, è ciò che leggo nei suoi occhi sorpresi, persi nei miei, impegnati a scrutare, ad indagare, alla ricerca della verità.
Poi le sue ciglia iniziano a battere freneticamente e balbetta qualcosa fra sé e sé voltandosi, come se volesse proteggersi di nuovo da una illusione già vissuta.
«Hai già la tua possibilità con Caroline.»
Va verso la piccola finestra continuando a darmi le spalle.

«Non c'è nulla fra noi, non ho potuto.»
La mia rivelazione la fa voltare di scatto, sembra aver quasi paura di ciò che sto per rivelarle.
« Come puoi iniziare una storia con qualcuno se nei tuoi sogni, nei tuoi pensieri, nei tuoi desideri, costantemente c'è un'altra?»
Accorcio le distanze con poche falcate raggiungendola, lo so che sta cercando di non lasciarsi andare, me ne rendo conto dal fatto che fa un passo indietro proprio quando sto per toccarla, ma questo non mi impedisce di farlo.
Poso la mano sulla sua guancia e lei per un solo attimo si abbandona a questo tocco per poi ritrarsi nuovamente, deve avere deciso di preteggersi a tutti i costi, e mi rendo conto che la causa di tutto ciò, sono solo i miei errori.

«Chloe, io...»

Mi blocca posando un dito sulle mie labbra e nei suoi occhi scuri mi sembra di scorgere dolore, solo ora mi rendo conto di averle fatto male.
« Non mi fido di te.»

Ecco la porta in faccia che mi aspettavo di ricevere, credevo fosse una vera porta fisica, ma questa fa molto più male, ma questo è il suo modo di tagliarmi fuori dalla sua vita, il peggio è che sono io l'artefice di tutto.

Continua ad arretrare per allontanarsi mentre io resto immobile, vedendola scivolare via, non sapendo come impedirlo, proprio ora che mi sono esposto, proprio ora che ho dato ascolto al mio cuore, non è servito a molto.
Un senso di panico inizia a sovrastare ogni pensiero positivo, la vedo già fra le braccia di Mark nella mia testa e non riesco ad accettarlo, non senza aver avuto la possibilità che meritiamo.

Mi avvicino con decisione e il mio intento è uno solo.

Lei mi fissa con occhi sbarrati ma non scappa più, forse perché non vuole farlo, questa è la verità.
« Che stai facendo?»
Posa le sue mani sui miei pettorali debolmente per mantenere le distanze, centimetri che accorcio lentamente godendomi questi momenti, qualunque frase sia uscita dalla sua bocca, ora, proprio ora, sta dimostrando l'esatto opposto.

Accarezzo le sue braccia nude e la sua pelle sotto il mio tocco reagisce, il suo respiro inizia a tremare come il resto del suo corpo, e per quanto so che baciarla per me sarebbe la fine, non posso non farlo.
La mano sinistra si sposta verso la sua schiena e risale fino alla nuca, intrufolandosi fra i morbidi e folti capelli cioccolato, le sue labbra si schiudono, segno che brama le mie quanto me, almeno lo spero.
Avrebbe potuto respingermi mille volte, in centinaia di modi diversi, spingendomi via, facendo un passo indietro, minacciandomi come è solita fare, invece, è qui fra le mie braccia a tremare e fissare le mie labbra che si avvicinano.

Finalmente la bacio, le nostre labbra sono una cosa sola, noi lo siamo in questo momento, e proprio come la prima volta tutto sembra scomparire, la realtà si sgretola, insieme alle mie paure.

Le nostre labbra si separano per un breve istante per dar modo ai nostri occhi di incontrarsi in un mondo fatto di noi, ed io perdo ogni controllo, mi butto su quella bocca come se fosse la mia unica fonte di salvezza.
Forse è proprio così, forse lei è l'unica che potrebbe salvarmi da me stesso, dai demoni che fanno parte di me, che mi porto dietro da troppo tempo, da anni, da quella maledetta notte in cui ho perso tutto.
Lei, la luce che riuscirebbe ad abbagliare e distruggere le ombre che divorano la mia anima, o quel che ne resta.
Sempre che io ancora ne possegga una.

Appena mi concede l'accesso, le nostre lingue stanno già facendo l'amore, seducentemente danzano sfidandosi ad un ritmo sempre più incalzante.
La stringo a me portando il suo corpo più vicino possibile al mio, non mi rendo conto di fare due passi avanti costringendola dolcemente a poggiare la schiena al muro.
Le sue braccia si spostano ad allacciarsi intorno al mio collo, e sentire un piccolo mugolio sfuggire al suo controllo, mi fa esultare e venire quasi voglia di prenderla di peso per trasferirci sul letto.
Desisto solo perché non ho intenzione di fare passi falsi, voglio accertarmi che ne sia sicura.

Ci stacchiamo in cerca di aria, poso la fronte sulla sua, un turbinio di emozioni ancora mi scuote, emozioni che non ho mai provato prima, me lo dice il battito impazzito del mio cuore, la forza che ora sento, come una nuova linfa che mi scorre nelle vene.
«Lo sapevo che dopo averti baciata non sarei stato in grado di fare a meno di te.»

Sulle mie labbra si forma un piccolo sorriso, ormai non ho più controllo delle mie emozioni, sono totalmente esposto, e ciò che è assurdo, è che per la prima volta sono disposto ad esserlo, nonostante significhi essere vulnerabile, nonostante lei possa farmi a pezzi.

Chissà se questo è l'amore, essere pronti a dare l'ultimo briciolo di quel che resta di te nelle mani di un'altra persona, pur sapendo che rischi tutto, tutto te, e nonostante questo, continui a crederci.
Continui a sperare che ti salvi.

 Continui a sperare che ti salvi

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Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto il capitolo,  fatemi sapere 😘Andrea ormai sembra convinto dei propri sentimenti, come reagirà Chloe?Un bacio 😘

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Andrea ormai sembra convinto dei propri sentimenti, come reagirà Chloe?
Un bacio 😘

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