Qualunque progetto tu abbia, l'amore finirà sempre per stravolgere tutti i tuoi piani, perché quando si tratta del cuore, tutto è fuori controllo.
È inutile fare piani, nulla andrà come progettato, l'amore arriverà a mischiare le carte a proprio pia...
Entro in camera e chiudo la porta alle mie spalle, quel maledetto arnese continua a suonare e fisso il cassetto del comodino dove è chiuso. Quel telefono rappresenta ciò che ero prima di Chloe, tutto lo schifo che mi portavo dietro e l'unico obiettivo che avevo, ora, grazie a lei, o per colpa sua, non so più quanto sia importante questa rivalsa nei confronti di mio padre. Ho fatto una scelta quando mi sono abbandonato a questi sentimenti che mi trafiggevano come lame, squarciandomi in due ogni volta che tentavo di reprimerli, ho scelto lei, è stato il mio cuore a farlo, io ho solo smesso di combatterlo. Era una battaglia persa fin dall'inizio, perché lei ha marchiato la mia anima con fiamme roventi con un solo sguardo, riportando in vita un cuore che non sapevo di avere. Non sapevo nemmeno di poter essere in grado di provare l'amore, invece Chloe mi ha insegnato ad...
Ma quel maledetto telefono mi ricorda che ho promesso a me stesso, a mia sorella, vendetta per la vita che ci è stata tolta, e soprattutto l'ho promesso a lei, sulla sua tomba, e non dovrei dimenticarmene.
Mi affretto a rispondere, nonostante non voglia, avevo chiesto una tregua, del tempo per riflettere sul da farsi, capire come agire nel migliore dei modi e cercare strade alternative per raggiungere comunque il mio obiettivo senza seguire il piano originale. «Finalmente.» La voce dall'altra capo del telefono è seccata. «Qui ci sono delle novità, quelle che stavamo aspettando.» Non posso credere di sentirmi così combattuto nel sentire queste parole, le aspettavo da tempo, eppure, ora che lei fa parte di me, come potrei rinunciarci? Perché il piano originale prevede proprio questo, ed io non posso. «Hai capito? » Il mio contatto mi richiama non sentendomi fiatare, e forse, non lo sto facendo letteralmente.
«Sì, devo solo capire come agire adesso, perché sono cambiate alcune cose.» Porto la mano libera a scompigliare i capelli e finisco per strattonarli frustrato.
«Parli di quella ragazza?» Sono sorpreso che sappia di Chloe, noi parliamo solo del nostro piano e da quando siamo una coppia, neanche di quello, se devo essere sincero. «E tu come fai a saperlo?» La prima cosa che mi viene in mente è che possa essere stato mio padre a parlargliene. « Non è importante questo, la cosa importante è che non dimentichi il nostro patto perché qui in gioco non c'è solo la tua vendetta, ma anche la mia, non puoi abbandonarmi così.» Mi sento messo alle strette e per un attimo in colpa per essermene fregato di tutto il resto e pensato a me, a vivermi questi sentimenti.
«Finito tutto tornerai dalla tua fidanzatina.» Stringo il telefono nella mano e la mia mente urla che lei non mi perdonerà mai. Saluto freddamente promettendo che mi farò vivo presto per approfondire il discorso in un altro momento, non appena chiudo la telefonata getto questo arnese sul letto in malo modo, anche se vorrei d'istinto frantumarlo al muro. Ora devo solo calmarmi e non pensare a questa assurda situazione che rischia di farmi perdere tutto, perché dipenderà da me, troverò una soluzione.
Per una volta nella mia vita ho qualcosa di bello, qualcuno che mi ama, che mi fa sentire bene dopo anni, che mi fa sentire vivo e riesce a tenere a bada i miei demoni con un suo sorriso. Credo sia una strega, perché deve saper fare qualche magia, o sortilegio, ma qualunque cosa sia, ci riesce. Non posso perderla.
Sento il campanello suonare e cerco di indossare una maschera per non rovinare la serata a nessuno e soprattutto per non far allarmare Chloe, non è la prima volta che rispondo a questo telefono appartandomi e facendo il misterioso, prima o poi mi chiederà spiegazioni. Torno in salotto e vedo davanti il tavolo Sofy che cerca di rubare qualcosa dagli stuzzichini che ha preparato la sua amica, Chloe è di spalle davanti i fornelli, stranamente taciturna, credo abbia scosso anche lei questa telefonata. La raggiungo e la abbraccio da dietro, inspiro dai suoi capelli questo profumo che mi rasserena all'istante, e mi chiedo come sia riuscita a rendermi così dipendente dalla sua presenza in talmente poco tempo. È una strega sul serio, non ci sono altre spiegazioni.
« Niente effusioni in pubblico ragazzi, almeno fin quando non arriverà anche il mio futuro fidanzato.» Scoppio a ridere di getto, per fortuna c'è Sofy a distrarmi stasera e farmi dimenticare tutto, prevedo guai per Davide, dovrebbe scappare nel giro di quindici minuti. Ha finalmente tolto quelle punte rosa ai capelli castani, anche se ammetto che un po' mi mancano, la caratterizzavano, ora ha deciso di mettersi a dieta, va in giro sempre con tisane e altri assurdi intrugli, prima o poi finirà in ospedale. «Sofy, stasera mangerai una vera cena, me lo hai promesso.» Chloe è un po' preoccupata, e inizio ad esserlo anche io, mi sono affezionato a questa assurda ragazza e dovrebbe mettersi in testa che per dimagrire serve un professionista che ti segua, serve movimento, serve una dieta che preveda del cibo sano e non affamarti con questi intrugli dati da ciarlatani che trovi online. «Certo, altrimenti il mio tesorino che direbbe per il nostro primo appuntamento.» Vorrei ricordarle che non è un appuntamento con Davide, ma una cena per presentarli in quanto loro sono rispettivamente i nostri migliori amici, ma non mi va di spezzare i suoi sogni matrimoniali ad inizio serata.
Dopo poche chiacchiere, in cui la mia ragazza tenta di raccomandare all'amica di non fare cose troppo strane, ecco il suono del campanello. Vado ad accogliere il mio amico che si presenta con una buona bottiglia di vino rosso italiano, con una pacca sulla spalla gli faccio silenziosamente i miei auguri ed entra.
«Ciao bellissima.» Saluta allegramente Chloe che arriva alle mie spalle, quello stronzo la abbraccia e per dispetto prolunga un po' troppo questo contatto, le sussurra qualcosa all'orecchio e lei scoppia a ridere, restando in quella stessa posizione.
«Ok, basta con questa sceneggiata.» Li separo facendo leva sulla spalla di Davide, non sono assolutamente geloso di lui, non lo sarei mai, e so che lo fa di proposito per farmi incazzare e godersi la mia reazione e lei gli da corda, sono felice che si stia instaurando un bel rapporto fra loro.
Ma adesso è il mio turno fratello.
«Questa è l'amica di Chloe.» Guardo dritto negli occhi scuri di quell'infame quasi sghignazzando e poi indico la nostra bella e pazza amica che è già incantata a fissare Davide come se fosse un quadro di Michelangelo.
«Ciao, è un piacere conoscerti finalmente, io sono Davide.» Lui si volta verso Sofy e porge la mano con un bel sorriso amichevole e sento dalla ragazza accanto a me un sospiro, credo che l'abbiamo persa ufficialmente.
«Io sono tua.»
La fissiamo tutti con occhi sbarrati, non ci credo che lo abbia detto davvero, e lei ha ancora lo stesso sguardo sognante e il sorriso di poco prima, sono certo sia persa in qualche sogno ad occhi aperti e non si sia accorta della gaffe. Il silenzio cala per qualche istante, Chloe si porta una mano sul viso, io tento di non ridere e Davide è un tantino in imbarazzo. Evidentemente la diretta interessata scende dalla nuvoletta dell'amore visto che inizia a guardarsi intorno, scuote la testa con occhi spiritati e diventa in viso rossa come quelle fragole invitanti sul ripiano della cucina.
«Sofy, io sono Sofy, volevo dire Sofy.» Con voce stridula inizia a dire, ed è evidentemente a disagio.
Prendo in mano la situazione e inizio a chiacchierare di altro, questo piccolo episodio resta davanti l'ingresso e noi ci spostiamo al tavolo imbandito di gustose squisitezze. La serata procede tranquilla, l'atmosfera è piacevole, circondato fra le risate delle mie persone preferite in tutta l'America, eppure la mia anima, inizia di nuovo ad essere tormentata e temo sia solo l'inizio.
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