Capitolo 25

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Mi sveglio all'alba, la brezza mi sfiora il viso e gli uccellini che cinguettano sugli alberi spogli e privi di qualsiasi foglia.
Mi giro verso qualcosa che mi tiene salda a se, vedo due mani grandi poggiate sui miei glutei.
Sta dormendo pacificamente con la testa poggiata al sedile, la bocca semiaperta è il petto che fa su e giù ritmicamente.
Sembra un angelo, peccato che nascondi le corna però.
Resto ancora un po' così finché non lo sento irrigidirsi sotto di me, schiude gli occhi e si guarda intorno finché non incrociamo lo sguardo.
"Buongiorno bellezza "
"Non pensavo di addormentarmi qui"
Mi affretto a rispondere.
"Non fa niente, per me va bene, anzi sarebbe bello rifarlo"
"No non accadrà più, ficcatelo in testa"
Mi alzo prendo la borsa e vado.
Lo vedo sospirare e sinceramente mi sento tanto in colpa per averlo trattato così male.
Alla fine non siamo niente e forse ha ragione lui.
Non sono la sua ragazza, continuare a fare la gelosa senza un apparente motivo è stupido.
Magari lo invito a prendere un caffè insieme?
O a fare i compiti insieme, non sarebbe male.
Come...amici...no?
Cercherò di farmi perdonare per la scenata fatta quella sera e tutto tornerà come prima, dimenticherò il bacio, lui e le sue amiche, ed è fatta.
***
Gli mando un messaggio il giorno dopo chiedendogli se gli andrebbe di prenderci un caffè insieme.
Metto un jeans e una maglietta, converse come al solito e capelli sciolti.
*Din don*
"Ma ciao bambolina"
"Ciao, allora sei pronto?"
"Si andiamo con la mia macchina"
Preferivo andare a piedi ma va bene.
Arriviamo e ci sediamo, intanto arriva la cameriera a prendere le ordinazioni.
"E per me un frappé alla fragola"
Dopo aver ordinato, lei lancia uno sguardo a Brian che lo ricambia senza farselo ripetere due volte.
Lo sapevo, già mi prudono le mani, ma ovviamente sono troppo ingenua per capire il perché.
E ovviamente lui pare accorgersene, non sia mai gli sfugga qualcosa a mister simpatia.
"Non ti preoccupare, ancora non me la sono portata a letto ma arriverà anche il suo turno"
Dice provocandomi e ci riesce eccellentemente.
"Sto scherzando " ripete ridendo.
"Hai per caso il numero di Jackson?"
Dico con un sorrisetto vedendo cosa avrebbe fatto se gli avessi chiesto il numero del suo "amico".
"Si perché?"
Si affretta a dire.
"Me lo dai per favor-"
"Non se ne parla proprio"
"Perché no?"
"Perché non è una persona sana di mente e non puoi uscirci"
"Ah perché ora decidi tu con chi io posso uscire, o chi posso frequentare "
Dico cancellando via il sorrisetto di prima.
Si guarda intorno sfregandosi i palmi delle mani sulle gambe.
Finisco il frappé e subito dopo, neanche a farlo apposta, fortunatamente o dovrei dire sfortunatamente, entrano dei suoi amici, tra cui proprio Jackson.
"Eii amico, guarda un po' chi si rivede, ciao amore"
Dice rivolgendomi uno sguardo a dir poco languido.
"Che c'è Jackson?"
Perché è così antipatico, lo ha soltanto salutato.
"Niente, non posso prendere un caffè con i miei amici, fatti più in là e facci sedere.
"In realtà c'è ne stavamo andando"
Dice guardandomi ma non capisco al volo l'avvertimento.
C'è ne stavamo andando, davvero?!
"Perché non ci lasci la tua amica?"
"No. Lei viene con me"
"Chi è?sempre una delle tue puttanelle?"
Sgranò gli occhi guardando i due soggetti davanti a me mentre i ragazzi dietro incurvano le labbra.
"No, non è neanche il tipo, non ne vale la pena Jackson"
Scusa? Davvero Brian?
"La faccio diventare io il tipo"
Dice con fare "seducente", voglio sparire.
"Non te lo farebbe venire duro neanche per sbaglio"
Ora ne ho abbastanza.
Sono stata qui fin troppo, ad assistere ad un teatrino di teorie sporche su di me ora basta cazzo.
Mi alzo, prendo la borsa e senza dire nulla me ne vado sbattendo la porta.
Che cazzo mi è preso? Prendere un caffè? Ma davvero? Neanche in prima elementare, non dovevo proprio vederlo, figuriamoci parlargli.
Crede di comandare su di me, mi dice quello che prova ma poi fa lo stronzo comunque e infine si permette di parlare così di me, ai suoi amici.
E io cosa faccio? Piango ovviamente, come ogni cazzo di volta.
Intanto mi arrivano 25 messaggi da parte sua e 10 chiamate perse.
Come se sei numeri potessero farmi capire quanto conto per lui.
Mi dispiace per tutte quelle ingenue che porta a letto, davvero tanto, non sanno che dopo averle corteggiare e scopate in realtà è uno stronzo egocentrico...

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