Capitolo 47

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~ Rachel~
Mi risveglio dopo un paio di ore, in preda al panico, sta volta spero proprio che Brian non si presenti, ho paura per quello che potrebbe accadergli.
Sono sola, in mezzo alla lurida e buia stanza che mi circonda, non so cosa fare, non c'è nulla che potrebbe aiutarmi, solo io e le mie paure.

~pov Brian~
Devo farle vedere le altre registrazioni ma non la trovo.
Ho provato a chiamarla ma squilla solamente.
Salgo in macchina e mi dirigo a casa di Grace, sperando che sappia dove si trovi.
Busso alla porta tre volte e subito mi apre sua madre.
"Cerco Grace è in casa?"
"Si ma tu chi sei"
"Un vecchio amico"
Entro senza problemi e mi dirigo in camera sua a passo svelto.
"Che ci fai qui?"
"Hai sentito Rachel? L'hai vista ?"
"L'ho vista qualche giorno fa ma poi non ci siamo più sentite"
"Cazzo!"
"Perché cosa succede?"
"Non mi risponde "
Il battito comincia ad accelerare e le mani a sudare.

Vedo Grace che prende le sue cose e mi afferra per un braccio.
"Muoviti andiamo a cercarla insieme"
"Non puoi venire a-"
"Senti coso, è la mia migliore amica e le è capitato già tanto nella vita quindi ora stai zitto Poggi il culo sul sedile e andiamo a cercarla.
Chiaro?"
Annuisco alzando gli occhi al cielo e partiamo.
"Ho un localizzatore"
"Glielo hai attaccato addosso?"
"...si"
"Non stai bene"
"Era per sicurezza e ora potrebbe anche servirci, la sto rintracciando "

~pov Rachel~
Dopo alcune ore di silenzio tombale sento la chiave della porta girare tre volte, il battito comincia ad accelerare.
Jackson entra con una fetta di pane in mano la poggia sul letto e si dirige verso di me con passo felpato.
Mi slega e mi siede sul letto con pochissima delicatezza.
"Mangia"
"Non ho fame"
"È l'unico pasto della giornata"
"Con tutti i soldi che rubate mi avete messo in questa stanza lurida è sporca e con una fetta di pane? Patetico"
Alza gli occhi al cielo e replica un'altra volta
"È l'ultima offerta"
Non replico, non voglio dargli la soddisfazione di mangiare il pane che oltretutto è stato toccato da loro.
"Bene..."
Mi prende le braccia e mi lega alla testa del letto.
Sbatto la testa al legno massiccio di chi è fatta quest'ultima .
"Ora aspetterai fino a domani senza cibo e se domani non vorrai mangiare, sempre se ci arriverai a domani, non te li darò più "

" non puoi lasciarmi morire"
"No ma posso farti soffrire"
"Cosa avete intenzione di fare"
"A te? Farti soffrire, a Brian? Farlo
soffrire proprio come lui ha fatto a me"
Detto ciò se ne va senza aggiungere altro lasciandomi nelle tenebre, con le voci nella mia testa che mi sussurrano di mettere fine a tutto questo...

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