Maze eyes

Capitolo 33

Sono passati un paio di giorni e mi sento molto meglio ora, non vedo Brian da allora e con tutta questa situazione, non mi sento sicura a lasciarlo da solo, dopo tutto ci sono di mezzo  anche io.
Decido di andare a casa sua e vedere come sta.
Busso tre volte e ad aprirmi c'è lui con solo dei pantaloni grigi in vita.
"Ciao"
"Ciao, volevo vedere se stessi bene"
"Non è di me che devi preoccuparti ma di te stessa"
"Ma io sto bene ora"
Si fa di lato e io entro.
La casa è buia e silenziosa e i suoi non sono a casa.
"Vuoi qualcosa?"
La sua visione mi destabilizza, è sempre stato così bello.
"N-no grazie" di nuovo a balbettare?
Lo seguo  in camera sua e chiude la porta.
"Allora sai già come affrontare Jackson, suo padre e chiunque voglia avermi?"
"Nessuno ti avrà"
"Ma sono proprio quello che vogliono"
Dico confusa.
"Possono volerti ma nessuno ti avrà...a parte me"
Oddio!
Si avvicina lentamente e mi alza il mento con le dita.
Mi guarda negli occhi e
"Io ti proteggerò Rachel, almeno con te voglio provarci e sono sicuro che ci riuscirò"
Con me? Cos'altro è successo? Chi altro è stato in questa situazione?
Prima che possa continuare con le mie domande che so che non verranno mai svelate, mi bacia.
Mi bacia con tutta la passione e perversione che ha su di me e io ricambio.
Mi tira i capelli all'indietro facendomi aprire la bocca e mi infila la lingua in essa facendo cedere il mio corpo alla tentazione.
Credevo che baciarlo avesse placato il desiderio di volerlo e invece lo ha solamente amplificato.
Mi prende in braccio e si siede sul letto con me a cavalcioni su di lui.
Sento la sua erezione premere sotto lo strato dei miei pantaloni e il semplice contatto con la sua bocca non mi basta più.
Mi stringe il fianco fino a farmi quasi male e con l'altra mano mi tiene i capelli.
Comincio a strusciarmi su di lui muovendo il bacino.
Non so bene cosa stia succedendo ma so solo che mi piace.
Le nostre lingue si intrecciano fino a quando non restiamo senza fiato.
Mi afferra le cosce le divarica e ci si posiziona in mezzo, mi sfiora le labbra con il pollice, poi il collo e poi il seno.
Mi toglie i pantaloni e la maglia in un baleno per poi prende il reggiseno e buttarlo dall'altra parte della stanza.
Prende un seno in una mano e con l'altra mi traccia le mutandine finché non me le toglie di dosso.
Mi lecca e mi stuzzica piano, in una maniera cosi perversa da farmi bagnare ancora di più.
"O-oh Dio" ansimo stringendo i denti.
Fa ruotare ancora la lingua su tutto il mio centro dall'alto al basso.
"Ancora ti prego..."
infila due dita mentre tutti i miei muscoli si contraggono intorno ad esse.
Stringo i pugni sulle lenzuola del letto.
Poi fa uscire le dita e si toglie i pantaloni, lasciandomi a bocca aperta.
"A cosa pensi...?" dico imbarazzata vedendolo guardarmi come se volesse mangiarmi.
"A come rendere questa serata indimenticabile con varie posizioni in cui metterti "
Sorrido come un ebete e poi prende un preservativo dal comodino, mi guarda negli occhi e con lo sguardo mi chiede il permesso di farlo.
Sorrido per quel gesto carino e insignificante allo stesso tempo e poi sussurro nel suo orecchio.
"Fallo...scopami"
L'attimo dopo mi sbatte al materasso e con un colpo secco mi penetra strappandomi un grido di dolore misto a piacere.
Gli circondo il collo con le braccia mentre ansima nel mio orecchio.
"Potrei scoparti tutta la sera, facendoti dimenticare tutto e tutti"
"Allora fallo...ti prego"
Lo venero, lo desidero sempre di più mentre mi sbatte sul materasso con una forza mai vista prima.
"Va bene dolcezza, questa notte sei mia"
" Brian sto.."
"Guardami mentre vieni gridando il mio nome"
Poi il piacere mi pervade, vengo gridando il suo nome proprio come voleva e subito lui fa lo stesso.
Sa che non sono pronta per un'altro round quindi decide che per questa sera basta e avanza,  collassa vicino a me, mi copre con le lenzuola e poi mi circonda con un braccio, tenendomi un seno con la mano.
Ci addormentiamo così fino alla mattina dopo.