Maze eyes

Capitolo 35

All'insaputa di Rachel, vado da Jackson, ci siamo dati appuntamento in un parcheggio.
Vado sempre preparato, infatti ho una pistola nel retro dei pantaloni.
"Ciao amico"
"Muoviti Jackson prima che non ti faccia il culo a strisce"
"Mio padre ha organizzato una cena, dovete venire tu e la tua amichetta"
"Non se ne parla proprio, lei deve starne fuori"
"È un obbligo, vuole fare un patto con te,
ha detto che vuole dei soldi, e in più vuole parlare personalmente con lei"
"E c'è bisogno di fare una cena galante?"
Annuisce e poi dopo una bella minaccia solita delle sue, se ne va.
Ritorno in macchina e Guido fino a casa, spero non sia ancora sveglia a quest'ora di notte, domani le parlerò e la informerò della cena.
Mi occuperò io di tutto, lei deve sapere il meno possibile di quello che sta succedendo.
***
~pov Rachel~
Scendo e mi dirigo da Brian dopo aver salutato i miei.
Busso e mi apre dicendomi di venire in camera sua perché i suoi avrebbero lavorato.
"Devo dirti una cosa"
Perché la cosa non mi sorprende?
"Abbiamo una cena con Jackson e suo padre, per degli affari privati, non fare domande ha già detto che è un obbligo"
"Quindi io dovrei stare ai vostri ordini, quando c'è in gioco la mia vita, con degli psicopatici  e non fare neanche domande?"
"Fidati di me ti prego"
Dice posandomi le mani sulle spalle.
Sbuffo e incrocio le braccia al petto.
"Quando sarà?"
"Domani sera"
Sgrano gli occhi alla risposta inaspettata.
"Domani? E io l'ho saputo solo un giorno prima?"
"Senti non lo sapevo neanche io che fosse domani ma è così, smettila di fare la bambina, tu devi solamente stare al mio fianco e fare quelli che ti dico"
Senza aggiungere altro, me ne vado.
Torno a casa in preda alla rabbia, perché dovrebbe tenermi nascosto qualcosa? Ormai ho questa impressione da fin troppo tempo e non mi piace, mi dice solo e sempre metà delle cose ed è come se non si fidasse di me.
Andrò a quella dannata cena e dopodiché non voglio più saperne nulla di questa faccenda, ne di loro ne di lui.