Capitolo 6

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Sono passati diversi mesi dalla festa di Grace e sto uscendo con Liam molto spesso al momento.
Non vedo Brian da un po' ma sinceramente non mi interessa, lo vedo solo a scuola di sfuggita e al corso di francese.
Però mi è capitato di vedere alcune ragazze entrare in casa sua, strano che i suoi genitori non ci siano o non gli dicano niente.
"Ei ho preso due granite" mi informa Liam porgendomene una.
"Grazie" rispondo ancora un po' persa tra i miei pensieri.
"Allora come va con la scuola?"
"Bene tra poco ci sono gli esami e devo finire ancora di studiare."
Dopo aver finito le granite mi riaccompagna a casa e non appena guardo fuori ci sono due labirinti che guardano nella mia direzione.
Decido di schioccare un bacio sulla guancia a Liam notando ormai la sua mascella che si contrae.
"Chiamami appena puoi così ti passo a prendere" mi dice con un sorriso caloroso
"Va bene, ciao sii prudente"
Se ne va e Brian ancora mi guarda.
Madonna odio quando mi guarda e non mi dice quello che vuole che io sappia, non capisco cosa vuole.
Se lo fa con tutti allora è messo proprio male.
"Ciao bellezza"
Faccio un salto spaventata, me lo sono ritrovata dietro in un lampo.
"Che c'è "
"Niente, non posso salutare la mia vicina?"
"So che vuoi dirmi qualcosa"
"Non devo dirti nulla"
"Beh io invece si, smettila di fissarmi come se volessi mangiarmi è inquietante "
Mi guarda con un sorriso malizioso.
"E chi ti dice che non vorrei mangiarti bellezza?"
Divento subito rossa e invece di replicare entro in casa sbattendo la porta dietro di me.
Filo in camera e aspetto che si facciano le quattro per iniziare a fare i compiti.
Mi arriva un email sul telefono ed è del professore di francese.
"Buonasera ragazzi, per un progetto che dovrete consegnarmi vi ho assegnato un compito a coppie." Scrollo tutti i nomi finché non trovò il mio e per mia sfortuna lo trovo insieme al suo nome.
"Che cazzo!"
Impreco sottovoce
Mi alzo e vado a casa sua, busso e ad aprirmi c'è una ragazza bionda mezza nuda con i capelli sfatti.
"Tu sei?"
" la vicina di Brian"
"Che ci fai qui?"
Mi chiede squadrandomi
"Rachel"
Mi chiama una voce dietro la bionda
"Posso aiutarti?" Mi chiede...
"Dobbiamo studiare, il professore ci ha assegnato un compito, li leggi o no?" Dico seccata.
"Ok, Emily vai ora"
Ordina alla bionda, che esegue l'ordine e esce chiudendo la porta.
"Vuoi qualcosa?"
"No grazie"
Solo ora mi accorgo che è senza maglietta come la prima volta che misi piede qua dentro.
"Hai più chiamato Leon?"
Mi chiede dal nulla.
"Liam"
Lo correggo
"Si come cazzo si chiama"
"perché ti interessa?" Domando secca
"Non mi interessa era per sapere"
"Beh non puoi sapere perché non sono affari tuoi" e vado in camera sua.
Dalla scorsa volta è cambiata parecchio la casa, ora ha anche una scrivania in camera.
"Mettiamoci sul letto, si sta più comodi"
Lo ascolto, in fondo non decido io a casa sua.
"Dobbiamo fare i compiti insieme e poi esporli alla classe fra tre giorni"
Lo informo
"Eh allora non potevamo farlo domani o dopodomani?"
"No, tu non hai niente di importante da fare ma io si quindi prima lo facciamo prima finiamo"
"Ah si? E cosa hai di così importante da fare?"
"Devo uscire con Liam"
Mi guarda e immediatamente contrae la mascella.
"Perché sei arrabbiato? Tu hai le tue amichette non preoccuparti me la cavo da sola"
"Non sono arrabbiato "
"La tua mascella dice il contrario "
Si gira e prende i suoi libri dall'armadio.
Proprio non lo capisco, certo sono stata la prima persona a fare "amicizia " con lui e a parlargli ma arrabbiarsi è un tantino esagerato.
Dopo un'ora il progetto è terminato e sono molto fiera di aver finito subito, è un buon compagno di lavoro peccato per il suo carattere.
"Finito!" Guardo il progetto e mi scappa un sorriso a 32 denti.

~pov Brian~
È stupenda.
Non so che mi prende, io non mi innamoro mai.
Da quando l'ho incontrata è scattato qualcosa.
Gli occhi lucidi e quel sorriso grande mentre guarda il lavoro completato.
In questi mesi ho portato tantissime ragazze a casa, me le sono fatte e dopo le rimando via.
Ho anche tanti amici, ma credo mi manchi qualcosa.
Quando la vedo mentre studia, dalla mia finestra, mi viene voglia di prenderla e baciare le sue bellissime labbra rosee e carnose.
Ma di certo non può saperlo, insomma non la conosco, non che mi importi ma non so come chiederle di "conoscerci meglio".
È totalmente diversa dalle ragazze che mi porto a letto, è più... se stessa.
Le altre vogliono solo scopare e soldi e scopare.
Lei invece da come si comporta è... spensierata, naturale, vivace.
Lo ammetto la guardò da un po' di giorni e penso stia succedendo qualcosa.

~pov Rachel~
"Ok ragazzina ora puoi andare"
Eccolo che ricomincia con il lato stronzo.
"Si giusto, ehm grazie per essere stato..."
Stronzo.
"Disponibile"
Mi fa un cenno con la testa e vado via, rimettendo tutto nello zaino.

Il giorno dopo, ovvero oggi, mi sono preparata e mi sono messa una gonna ma per mia sfortuna ho avuto due ore di francese dove il prof ha ben deciso di metterci insieme a svolgere degli esercizi:
È così bello, i ciuffi biondi che gli ricadino sulla fronte mentre si concentra a tradurre una frase.
"Vuoi aiutarmi o vuoi una foto?"
Distolgo subito lo sguardo uscendo dalla mia trance e gli rispondo.
"Scusa ero concentrata"
"Si lo vedo come eri concentrata su di me"
" sul compito idiota"
A quel punto posiziona la sua mano ruvida zeppa di anelli sulla mia coscia nuda e morbida.
Il respiro mi si incastra in gola e lo guardo preoccupata che qualcuno lo veda e fraintenda tutto.
"Smettila" bisbiglio
" sennò?" Mi provoca.
Sale di più con la mano finché non arriva all'orlo della gonna e...
~Drin~
Tirò un sospiro di sollievo quando la campanella lo interrompe ed esco subito dalla classe dirigendomi in bagno ancora sotto shock.
Mi bagno i polsi e mi asciugo le mani ma la porta si spalanca rivelando la sua immagine.
"Che cazzo fai non è il bagno dei ragazzi questi?"
"Lo so bellezza"
"Smettila di chiamarmi bellezza"
Faccio per uscire ma mi blocca afferrandomi i polsi e sbattendomi al muro con delicatezza.
"Ti sta proprio bene questa gonna"
Mi dice guardando in basso
" oh lo so" rido.
" te la sei messa per Leon?"
"Liam"
"Quello"
"Comunque si, qualche problema ?"
Ovviamente stringe la mascella ma questa volta anche i pugni facendo diventare le nocche bianche.
" ora mi lasci che devo andare?"
Mi lascia i polsi e io mi stacco dal muro andando in cerca di Grace.
Non posso credere a cosa è appena successo.

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