Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri.
William Shakespeare
Pov Rachel
Mi sveglio circa due ore dopo, il sole sta cominciando a tramontare e la vista fuori dalla finestra è rilassante quanto stupenda.
Non sento nessuna presenza vicino a me quindi deduco che sia andato in qualche altra parte della casa,
mi alzo lentamente e mi dirigo verso le scale, mi affaccio in cucina per vedere se ci fosse qualcuno,
se ci fosse lui, ma nulla.
La paura si impadronisce del mio corpo, non può essere andato seriamente da solo, senza svegliarmi,
lo avevo avvertito.
Controllo di corsa tutte le stanze per essere sicura che non fosse in nessuna di esse, e come immaginavo, non lo è.
Mi vesto immediatamente non curandomi neanche di quello che ho indosso, prendo le chiavi della macchina e mi dirigo verso la casa abbandonata.
*pov Brian*
Sono uscito senza dirle niente e sinceramente so benissimo che non è servito a nulla, perché farà di tutto pur di trovarmi e raggiungermi.
Mi dirigo percui in un posto di cui credo e spero non conosca la strada, una volta arrivato busso al campanello e ad aprirmi la porta c'è Jessica.
"era da tanto che non ti vedevo Brian"
"Anche io ma sinceramente non mi è dispiaciuto" fa una smorfia prima di farmi spazio per farmi entrare.
"sono qui per tuo padre" la informo prima che possa dire o fare altro.
"è di sopra, sai la strada... la sai molto bene." Mi sorride riportando nella mia testa i ricordi di quando mi implorava disperatamente di soddisfare i suo desideri più nascosti.
"ho bisogno di parlargli qui. Fuori."
Alza gli occhi al cielo prima di salire le scale nell'intento di andare a chiamare il padre.
"Brian, sei stato veloce"
"Chiudiamo la faccenda qui James, i soldi sono nel camioncino"
Pochi step, doveva solo aprire la portiera e boom.
"perfetto, portameli."
Cazzo! E ora?
Non posso aprirla io, non so che fare.
"papà, voglio far vedere una cosa a Brian" Esclama Jessica dal nulla prendendomi la mano e trascinandomi dentro.
Cerco di esserle grato per una cosa buona che ha fatto e la seguo di sopra.
Chiude la porta della stanza si avvicina sempre di più, io invece cerco di avvicinarmi alla finestra per avere una visuale migliore del camioncino.
Comincia a baciarmi il collo, facendo scendere le labbra sempre di più.
"Jessica no!"
"dai, lasciati andare, ci divertiremo"
"non voglio divertirmi, ho degli affari con tuo padre"
"beh può aspettare"
La mia attenzione viene in seguito catturata da James vicino al camioncino, si avvicina sempre di più alla portiera, ci siamo quasi...
*pov Rachel*
Non c'è nessuno, non ci sono tracce né di lui né di James.
Mi giro intorno, le mani nei capelli, che cominciano a sudare mentre la testa mi fa male.
La mansione.
La mansione, si, è l'unico posto dove potrebbe essere.
Risalgo in macchina facendomi strada verso la loro mansione, la stessa dove abbiamo avuto la cena qualche mese fa.
*pov Brian*
Non ce la faccio, non posso farmi usare da lei, non più.
La spingo via non curandomi di farle male o meno. Scendo di sotto, corro di fuori ma una macchina fin troppo vicina attira la mia attenzione.
È la sua macchina.
"aspetta!" Gli urlo prima che potesse aprire portiera.
"cosa c'è ora? Vuoi aprirla tu?"
"no, n-non mi permetterei mai"
"allora non rompere le palle a meno che non vuoi un proiettile dritto in fronte"
Mi faccio da parte, allontanandomi il più possibile, la vedo scendere con uno sguardo preoccupato, le faccio segno di rimanere dov'è,
Si nasconde dietro la sua macchina finché il fischio di un treno mischiato alle urla di una ragazza sono le ultime cose che riesco a sentire, poi buio...

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Maze eyes
RomanceRachel è una ragazza di città, ha 17 anni ed è estroversa, dolce, carismatica e a volte anche malefica. Non si fa mettere i piedi in testa facilmente ed è cotta di un ragazzo, Brian. Classico bad boy di città. Quest'ultimo è ossessionato da lei allo...