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Hobi stava camminando per i corridoi della Hybe, quando notò la porta del Genius Lab, lo studio di Suga, socchiusa.
Era strano, lui si chiudeva sempre dentro, per non essere disturbato.
«Yoongi?» chiese, spingendola piano.
Si fermò e sorrise. Non era il suo hyung a occupare la stanza, ma Chiara.

Se ne stava in piedi, di fronte ai monitor, con le cuffie sulla testa. Muoveva la testa a ritmo e non solo quella. Sculettava e saltellava sul posto.
«Go home!» cantò, alzando un braccio.
Hoseok trovò la scena così divertente che estrasse il telefono dalla tasca e cominciò a filmarla.
«Go home!» saltò ancora, agitando la testa. «Stay away from meeeee! Yeah!»
Hobi non riusciva più a trattenere le risate.
«Oh! Yeah!» La donna continuava a ballare sul posto e, girandosi appena per toccare un controller midi, si accorse di non essere sola. «Aaaaaaaaaah! Dio santissimo delle città e delle immensità!» Aveva cacciato un urlo potente e, per lo spavento, aveva mosso le braccia in un modo davvero buffo. A quel punto, Hobi si lasciò andare a una risata liberatoria.
«Hoba! Ti uccido! Che ci fai qua? Come sei entrato?» Si abbassò le cuffie, lasciandole ricadere sulle spalle, mentre si teneva una mano sul petto.
«Ahahah! Aspetta che mi riprendo.» L'uomo si asciugò le lacrime. Aveva inviato il video al resto della band, ma anche alla piccola Aria; era troppo spassoso.
«La porta era socchiusa... mi sembrava strano che Yoongi la lasciasse in questo modo, così ho controllato se fosse tutto a posto.»
La squadrò un attimo. Aveva rubato una felpa oversized di Suga e ai piedi aveva delle calze con delle fragole stampate sopra. Conciata così sembrava più giovane, quasi una loro coetanea.
«Come socchiusa? Ma io l'avevo chiusa... o forse è stato quando sono corsa in bagno...» scrollò le spalle. «Se Yoongi sapesse che non l'ho chiusa bene mi farebbe una testa così. Vuoi un caffè?»
Hobi annuì e la seguì lungo il corridoio, fino al primo distributore.

«Che stavi combinando lì?» chiese, indicando lo studio con la testa.
«Avevo un po' di tempo libero e ho pensato di lavorare alle mie canzoni anche se, metà della strumentazione che c'è lì, non ho ancora capito come si usa. Non la tocco nemmeno. Sai cosa mi fa se gli rovino qualcosa? Mi rispedisce in Italia!» ridacchiò.
«Mi piacerebbe sentirle.» Era curioso. Quella donna era riuscita a stupire tutti, durante la loro permanenza nel Bel Paese, coi suoi trascorsi musicali.
Ricordava lo stupore che aveva provato quando l'aveva vista salire sul palco, sexy più che mai, e imbracciare la chitarra elettrica.
«No» rispose lei, concisa.
«Perché no?» Era un po' deluso.
«Yoongi dice che le ascolterà quando saranno finite, cioè mai. Quindi...»
«Sì ma a me non interessa che siano finite, voglio ascoltare le idee che hai avuto.»
Lo guardò sospettosa: «E se poi me le copi?»
Hoseok divenne serio; che razza di pensieri aveva quella donna?
«Scherzo! Davvero vuoi sentire cosa combino?» Gli diede una sberla sulla spalla. Ormai si era abituato ai suoi modi. In Corea non c'era l'abitudine di toccarsi fra amici, a meno che non si fosse molto in confidenza, quasi come una famiglia. Gli italiani invece erano tutti baci, abbracci, strette di mano e pacche sulla spalla. Potevano sembrare un po' invadenti, ma era nella loro natura.
«Certo che sì!»
«Per me non ti piace.»
«Che ne sai?»
«Mah.» Buttò il bicchierino nel cestino e si avviò verso lo studio.

Si lasciò cadere sull'ampia sedia e si voltò di scatto verso l'uomo, che le si era affiancato.
«Io ti faccio sentire qualcosa, però sappi che la cosa mi agita perché non l'ha ancora sentito nessuno. Nes-su-no» scandì bene. «E poi conosci i miei gusti musicali, sono diversi da...»
«Vuoi far partire questa traccia?» la interruppe, spazientito.
Chiara sbuffò e premette sulla tastiera.
Un giro di basso molto cupo cominciò a pompare dalle casse, seguito presto dalla batteria elettronica.
«Ecco, parte così perché non sapevo come cominciarla...»
Il rapper annuì e proseguì nell'ascolto.
La voce di Chiara cominciò a sussurrare alcune frasi in inglese. "If you don't like my darkness, go and burn in the sun."
La base aveva un ritmo in crescendo. Aveva aggiunto suoni stridenti e archi, ma non poteva mancare la chitarra distorta.
«Questo è un prechorus, ma non mi convince, forse dovrei metterlo più avanti...»
Hoseok le lanciò una rapida occhiata e cercò di concentrarsi sul brano che suonava dalle casse, che Yoongi aveva sistemato in modo perfetto, per godere di un'esperienza migliore.
Il ritornello era ritmato, orecchiabile e incazzato al punto giusto.
"Go home! Go home, poor judge. Stay away from me, please. Stay away from meeee!"
«Non so se ripetuto così va bene,» commentò ancora Chiara, «Forse è troppo... però direi che...»

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