«Tu lo sapevi?» ringhiò Hoseok, le spalle e la testa cosparsi di piccoli petali di neve.
Juliette lo guardò confusa. «No, ma prego, entra pure...» disse con enfasi, dopo che l'uomo le aveva dato una spallata e si era fatto strada nell'appartamento.
Il rapper si sfilò le scarpe con stizza e si voltò di scatto, il dito puntato contro la giovane: «Lo sapevi?»
«Cosa?» sbadigliò.
Hoseok si guardò attorno, sbuffando dalle narici, forse cercando di non esplodere, invano.
«Come cosa?» La sovrastò, la voce gravida di rabbia.
Juliette, intimorita, arretrò di un passo e si incollò con la schiena alla porta d'ingresso.«Di Olga, ecco cosa!» Picchiò il pugno sulla porta, facendo sussultare la giovane massaggiatrice.
«I-io non ca-capisco, Hoseok... mi fai paura» disse con voce tremante.
Le labbra dell'uomo puntavano al pavimento, il suo volto, constatò Juliette, era così diverso da quello sorridente e cordiale a cui era abituata: faceva davvero paura.«Siete davvero brave come attrici, non c'è che dire... sono disgustato» rivelò, con faccia sdegnata.
La giovane donna fissò un punto indefinito, immersa nei suoi pensieri, e solo dopo qualche secondo che sembrò infinito, prese parola: «Attrice? Io? Non capisco, davvero... Cos'è successo con Olga? Non so niente.»
Hoseok lanciò un'occhiata alla ragazza; lo guardava con gli occhi sgranati e l'aria turbata.
Aveva lasciato incerta il pianerottolo d'ingresso e si era spostata verso la cucina.«Tsk! Vorresti dirmi che non sai che la tua amichetta sta anche con un altro uomo?» Sollevò lo sguardo su di lei, voleva guardarla negli occhi, voleva leggere la verità nelle sue iridi.
Juliette rimase qualche secondo in silenzio, lo sguardo puntato al pavimento. Si stava tormentando il labbro inferiore coi denti.
Hobi provò una fitta al petto: come avevano potuto prendersi così gioco di lui? Cosa aveva fatto di male?«Allora lo sapevi...» disse, con un filo di voce.
La donna alzò di scatto la testa. «No! No... io non lo sapevo, te lo giuro» sottolineò l'affermazione scuotendo le mani davanti a sé.
«Il tuo sguardo dice altro.»
«Io...», sospirò Juliette, «non lo sapevo, ma lo sospettavo» ammise.
Hoseok, le mani nelle tasche del cappotto, la guardò appena. «E perché non mi hai avvisato, se dici il vero?»
La ragazza si grattò la nuca, spettinando ancora di più la treccia arruffata. «Speravo di sbagliarmi. Vi vedevo così bene insieme... Ehm... togli il cappotto, ti preparo qualcosa di caldo... o-ok?» gli chiese, avvicinandosi con cautela, come si fa con gli animali selvatici.
Hoseok abbassò lo sguardo, per osservare la piccoletta col pigiama giallino che si era avvicinata a lui. Non sapeva se poteva fidarsi; in quel momento aveva solo voglia di spaccare tutto.«Io e Olga lavoriamo insieme da tempo, ma non la conosco così a fondo, vedi, è molto riservata. Mi ha sempre parlato del fratello e della sua infanzia difficile; qualche volta siamo andate insieme in un cafè o a ballare, ma non posso dire di sapere tutto di lei» raccontò, mentre metteva a bollire dell'acqua.
«Sta con il Ceo di Bubblerock» rivelò lui.
Juliette si bloccò e si girò verso di lui, con la bocca spalancata. «Sul serio?»
«Stava con me e con lui, in contemporanea.»
La donna si picchiò la fronte con il palmo della mano. «Non ci posso credere, che storia assurda!»«Non hai detto che lo sospettavi?» insinuò lui, avvicinandosi in modo pericoloso alla cucina, dove Juliette stava armeggiando coi filtri del tè.
«Sì, sì» rispose lei, facendo roteare il filtro fra le mani. «A volte la vedevo vestita di tutto punto, a orari strani, ma faceva la vaga. Se doveva vedere te me l'avrebbe detto, no? E poi veniva al lavoro con abiti e accessori che, col nostro stipendio, non poteva permettersi... solo che pensavo fossero regali tuoi.»
«Non erano miei» rispose secco Hoseok. «Dimmi, Juliette, perché dovrei fidarmi di te? Chi mi assicura che non foste tutte d'accordo? Del resto uscire con idol fa figo, no?»
La donna si fermò nella posizione in cui era, lo sguardo fisso al soffitto. «Non hai alcun motivo per fidarti di me, e non ho alcuna prova a supporto di ciò che dico, quindi segui il tuo istinto, signor Jung.» Scrollò le spalle, accennò un sorriso, e versò l'acqua bollente nelle tazze gialle.
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Crystal Noodle Soup
ФанфикAttenzione! Questa fanfiction è lo spin-off e seguito di "7 in più sotto il tetto". Per questo vi consiglio di leggere prima l'altra storia, poiché in questa sono contenuti numerosi spoiler, inoltre vi aiuterà ad avere una visione più dettagliata de...