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Rientrati a Seoul, i ragazzi tornarono ai propri appartamenti con un po' di amarezza.
Quello che era accaduto a Jimin aveva lasciato il segno.
Erano anni che combatteva con la visione distorta del proprio aspetto, e la vita da idol non l'aveva aiutato ad avere un rapporto sano col proprio corpo.
La vita da idol aiutava poco in ogni ambito della vita, se non a rimpolpare il conto in banca.
Osservando le centinaia di grattacieli che si estendevano di fronte ai suoi occhi, Hoseok pensò a quanto quello stile di vita avesse donato molto, ma anche tolto tanto a tutti loro.
L'amarezza era tale che il suo pensiero non corse subito a Olga.
Preferì andare a trovare i genitori, e la sorella, e passò del tempo con loro.

"Vi va di venire a cena da noi, domani sera?" aveva scritto Seokjin sulla chat di gruppo. "Cucino io" aveva aggiunto.
Lo hyung aveva pensato che stare insieme avrebbe fatto bene a tutti. "Portate chi volete: conviventi, girlfriend, animali... basta che mi facciate sapere in quanti siamo, okay?"
Hoseok aveva, per un attimo, pensato all'eventualità di invitare Olga, ma gli sembrò un'eresia. Rivederla a una cena fra amici intimi forse era troppo. Non sapeva nemmeno se volesse rivederlo. Dopo quella sera non si erano più sentiti; non l'aveva mai cercata e lei sembrava sparita.
No, ci sarebbe andato da solo.

La sera dopo era sulla soglia dell'appartamento di Seokjin con una bottiglia di vino francese in mano.
«Ehi, benvenuto!» lo accolse Hae, che lo invitò a togliersi le scarpe e infilare le ciabattine messe a disposizione di tutti. «Alcuni sono già arrivati.» Gli fece strada fra i mobili chiari fino alla sala da pranzo, in cui il lungo tavolo bianco la faceva da padrone.
Jungkook si era presentato col fratello maggiore, Junghyun, che i ragazzi conoscevano da tempo. I due, quasi due gocce d'acqua, stavano commentando delle foto sul telefono.
Poco più in là, Jimin e Sunhee erano seduti sul divano di pelle chiara. Lui le teneva la mano e le accarezzava il dorso con dolcezza.
«Hobi!» Namjoon, comparso all'improvviso alle sue spalle, lo fece sobbalzare. Il leader si avvicinò al suo orecchio. «Grazie a Dio, almeno tu sei venuto da solo.» Gli fece l'occhiolino.
«Gli animali investiti dai camion, ricordi?» gli rispose il ballerino con una risata.
Joonie sorrise e si passò una mano fra i capelli. «Speriamo che, prima o poi, qualcuno ci raccatti dalla strada!»

Jin sbucò dalla cucina con indosso un grembiule macchiato di rosso. «Non ho ucciso nessuno, è solo pasta di peperoncino! Giuro!»
Fece il giro degli ospiti, per salutarli uno a uno e, nel frattempo, il campanello suonò.
«Aria! Benvenuta... oh, vedo che hai portato un dolce» le disse Seokjin, accarezzandole la testa.
«L'abbiamo fatto noi tre insieme» annunciò orgogliosa.
«Io ho solo montato la panna» precisò Yoongi, alle sue spalle.
«Chiara dov'è?» chiese il padrone di casa, facendo capolino fuori dalla porta d'ingresso.
«Arriva. Si è fermata a parlare con Yunseo e Tae; stanno salendo» spiegò il rapper.

Tutti intorno al tavolo, si gustarono le ottime pietanze cucinate da Jin, che non faceva che rimarcare il fatto che, una volta conclusa la carriera da idol, avrebbe proseguito come cuoco.
«Ti ci vedrei proprio a condurre un programma tv. Tutto bello, dietro il bancone, con le signore che accendono su quel canale solo per te. Mia madre sarebbe la prima» commentò Chiara, divertita.
«E la tua amica Marta!» scoppiò a ridere Yoongi, seguito dagli altri.
«Oh, no, no. Vi prego, Marta no.» Giunse le mani a mo' di preghiera. La donna era un'amica di Chiara, sposata e con prole che, durante la permanenza in Italia, si era attaccata un po' troppo a Jin. Non che ci provasse, ma non faceva che stargli addosso e riempirlo di parole che lui non capiva.
«Sì! Ahahah, sarebbe la tua prima fan» incalzò Jungkook.
«Chissà se anche la signora Luciana guarderebbe il programma... beh, se quando lo farai sarà ancora viva...» ragionò a voce alta Taehyung che, all'improvviso, si intristì. «Sta bene, vero?» chiese a Chiara.
«Che io sappia sì, ma perché non le telefoni, ogni tanto? Suo figlio ha uno smartphone, potreste fare una videochiamata e io farvi da interprete» lo invitò l'italiana.
Il cantante cambiò subito espressione, come un bambino a cui era appena stato promesso un regalo: «Sì. Sarebbe davvero bello!»
Hoseok osservò la donna con dolcezza, aveva avuto un'idea davvero carina.

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