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«Poi ha usato delle essenze particolari, di cui non ricordo il nome...» Taehyung sospirò, con aria quasi sognante. «Dovreste davvero venire con me, qualche volta.»
«Sicuro che ci vai perché ti rilassi? O c'è dell'altro?» incalzò Jimin.
L'amico gli lanciò un'occhiataccia di traverso.
«Dai, com'è la massaggiatrice?» gli fece l'occhiolino e gli diede una gomitata.
Tae si morse il labbro e le labbra si piegarono in un sorriso. «Beh, Yunseo è molto carina, tanto.»
«Vedi?» Jimin diede una pacca al tavolo. «Te l'avevo detto che ci andava per un motivo preciso!»
Hoseok scosse la testa e rise.
«Dicci di questa Yunseo: ci sei già uscito?» Jimin aveva già tutte le antennine puntate.
«No...»
«Come no?»
Tae dondolò la testa e si guardò attorno, un po' a disagio. «Non so, lei è gentile con me, ma non so nemmeno se è libera.»
«Chiediglielo!»
«Chiediglielo tu!»
«Allora vengo anche io in quel centro così glielo chiedo.»
«No. Tu non le chiedi proprio niente.»
«Ma...»
Per Hobi era sempre divertente vederli battibeccare.
«Hoseok? Vienici anche tu. C'è una tizia, Olga, che ti piacerebbe. È ucraina ed è una bomba: bionda, occhi grandi e tette grosse così» mimò la taglia con le mani.
Le donne dell'Est Europa erano particolarmente gettonate in Sud Corea, forse perché fisicamente molto diverse dalla bellezza asiatica.
«Magari più avanti.» Hoseok si rimise la giacca e salutò i suoi amici; si erano visti per una cena a casa di Jimin. Anche se non erano impegnati con tour o registrazioni, trovavano sempre il modo di frequentarsi. La loro amicizia era indissolubile.
«A vedere la partita di calcio però ci vieni, vero?» gli chiese Jimin.
«Certo!»

Chiara stava cercando di ambientarsi nella nuova casa. Non era abituata a spazi così ampi e trovava l'arredamento un po' troppo classico e maschile per i suoi gusti, per questo stava cercando di aggiungere il proprio tocco.
«Ha messo una stampa della Primavera del Botticelli in salotto e ora stiamo arredando quella che sarà la camera di Aria. Le mandiamo le foto di esempio su Whatsapp e le boccia tutte. Vai tu a capire come vuole la stanza? Prima dice che vuole i mobili bianchi, poi che li vuole lilla, poi torna sul bianco» raccontò Yoongi, durante un incontro alla Hybe.

«Ahah! Benvenuto nel fantastico mondo degli adolescenti!» ridacchiò Namjoon. «Per il resto come va la convivenza?»
Yoongi sorseggiò il caffè americano che teneva fra le mani, una brodaglia appena scura. «Non c'è male, credo. Del resto avevamo già convissuto, no?»
«Eravamo la metà di mille in una casa di ottanta metri quadrati» osservò Hobi.
«Appunto, ora siamo solo in due. Tre, con la gatta. Quattro con Holly, e cinque quando arriverà Aria.»

«E con Holly come fai?» Era il barboncino marrone di Yoongi, che il rapper adorava.
«Holly è sempre stato con mio fratello, alla fine. Non essendo spesso a casa andavo a prenderlo solo quando tornavo. Stiamo facendo una sorta di inserimento. Millie sta nella zona notte e Holly in quella giorno» spiegò.
«Si sono già incontrati?» chiese Hobi, curioso. Anche lui aveva un cagnolino al quale era molto legato.
«Sì.» A Yoongi venne da ridere. «Holly si è avvicinato, curioso. Scodinzolava tutto... Millie? L'ha guardato con sdegno e sospetto, poi ha gonfiato il pelo, ha soffiato, e si è nascosta sopra l'armadio.»
«Un po' come fai tu quando uno di noi cerca di mostrarti affetto» scherzò Hoseok.
Yoongi lo guardò storto, arricciò il naso e gli diede un pizzicotto sul braccio.

«Chiara come sta? Sta già lavorando?» domandò Namjoon.
Yoongi scosse la testa: «Sta guardando alcuni uffici. Vuole pagarsi l'affitto da sola ma, finché non comincia a lavorare, non ha entrate e ha già speso un sacco tra volo, bagagli, e così via...»
«Pagaglielo tu, no?»
«Non vuole! Dice che non è venuta qua per farsi mantenere» sospirò. «È così testarda, a volte!»
Hobi sorrise. Gli era sempre piaciuto quel lato dell'italiana. Yoongi doveva solo insistere un po' di più. Era abituata a cavarsela da sola e cercava sempre di non essere un peso per gli altri, ma in fondo in fondo, amava essere coccolata, servita e riverita. Se il rapper avesse continuato a offrire il suo aiuto, prima o poi l'avrebbe accettato.
Yoongi raccontò che, anche se l'appartamento non era proprio a ridosso del fiume, le piaceva guardarlo scorrere dalle ampie finestre e Hobi poteva immaginarla osservare il panorama, con gli occhioni sgranati e la meraviglia sul volto.

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