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«Che hai da ridacchiare sotto i baffi?» chiese Yeonjun a Chiara, che stava rispondendo a una chat sul proprio telefono.

«Oh, niente, niente, ihihi!»

Il cantante cercò di leggere qualcosa dal suo sguardo, ma non riuscì a capire cosa la stesse eccitando tanto.

Di recente l'italiana aveva lavorato più a stretto contatto con loro e le si era affezionato, anche se la conosceva già da un po'. Gli era spiaciuto, però, scoprire che il motivo per cui ora stava seguendo soprattutto la sua band era che aveva rotto con Yoongi.

«Avanti, dimmelo, sono curioso!» incalzò il cantante.

«No!» rispose lei, appoggiandosi il telefono al petto. «Non sono cose ti riguardano. Sei peggio di Jimin!»

«Parli del diavolo...» mormorò Yeonjun, alzando lo sguardo oltre le spalle della donna, che si voltò.

«Jimin-ah, devo dirti una cosa!» esordì lei, prendendo il nuovo arrivato a braccetto e allontanandosi.

«E io? Perché a lui sì e a me no?» si lamentò il povero idol, guardandoli andar via.

Le aveva mandato due video di cagnolini buffi, ma Juliette non aveva risposto. Strano, pensò Hobi, di solito impazziva per quel tipo di video.

"Stai bene?" le scrisse dopo qualche giorno di silenzio, ma la giovane si fece sentire solo quando lui le chiese conferma per il massaggio.

"Sì, certo, alla solita ora. A presto."


Hoseok si diresse all'ultimo piano del palazzo Hybe per provare una coreografia insieme a parte della band.

Jin era già tornato in Italia, Yoongi era ancora in Giappone, e Jungkook era negli Stati Uniti per registrare un videoclip con Justin Bieber.

Il coreografo però non voleva perdere tempo, anche se non c'erano tutti dovevano tenersi in allenamento: era prevista un'esibizione live a Inkigayo. Nonostante non avessero nuovi brani in uscita, avere i BTS in trasmissione garantiva sempre ottimi ascolti. Avrebbero preparato un medley dei loro successi più danzerecci anche se, appresa la notizia, Jin si era lamentato di non avere più vent'anni e che ci metteva un sacco a recuperare dopo aver ballato certe coreografie.

Hoseok era un coreografo severo e pignolo, e proprio grazie a questo la sua band era migliorata tanto dal punto di vista della danza. Non era stato affatto facile avere a che fare con Jin, Namjoon e Yoongi. Quest'ultimo in realtà sapeva ballare piuttosto bene, ma detestava farlo; era pigro e non amava spendere le sue energie provando le coreografie.


Dopo quasi tre ore di prove, si fece una doccia veloce in agenzia e raggiunse Juliette a casa sua.

Lo accolse col suo solito sorriso dolce, ma sembrava meno chiacchierona del solito, tanto che il rapper si appisolò mentre gli trattava la schiena.

«Oggi mi sono rilassato davvero tanto» ammise, mentre si stiracchiava un po'. «Ci voleva davvero, dopo aver ballato tutto il pomeriggio.»

«Si sentiva che avevi i muscoli ancora caldi» confermò la ragazza.

Hobi la guardò per qualche secondo, ma qualcosa continuava a non tornargli. Non era la solita Juliette.

«Tutto bene?» Si avvicinò a lei, ancora in mutande, e la giovane distolse lo sguardo.

«Sì, certo» scrollò le spalle.

Il ballerino cercò il suo sguardo sfuggente. «Mi sembri pensierosa.»


Juliette rimase qualche secondo in silenzio e poi sembrò riscuotersi. «Ma nooo! Sono solo un po' stanca in questo periodo.»

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