Crystal Noodle Soup

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Hoseok si svegliò con un gran mal di testa, i ricordi della serata precedente ancora annebbiati.
A giudicare dal suo stato, sembrava che avesse bevuto molto durante quella notte.

Con passi pesanti, si trascinò fuori dal letto e si diresse verso il bagno. La sua mente sembrava non essere del tutto sveglia, anche dopo aver sciacquato il viso con abbondante acqua fresca. Decise di rimandare la sua solita skincare a più tardi, una volta che si fosse ripreso un po'.

Dirigendosi verso la cucina, si versò un bicchiere d'acqua. Non ricordava di aver guidato la sera precedente e un brivido di preoccupazione lo attraversò: dove aveva lasciato la macchina?
Inquieto, si precipitò verso l'ingresso, ma tirò un sospiro di sollievo quando vide le chiavi appoggiate sulla solita mensola.
Si chiese se avesse guidato in stato di ebbrezza e l'idea lo angosciò.

Tornato in cucina, prese il suo telefono e scorse le notifiche, tra cui un messaggio di Yoongi. Era stato sorpreso di vederlo la sera prima, considerando che il rapper di rado si univa a loro per ballare. "Sono sicuro che ti starai chiedendo come sei tornato a casa. Ti ci ho portato io, tranquillo" aveva scritto Yoongi diverse ore prima, quando con ogni probabilità Hoseok era arrivato a casa. Era conscio che l'amico non avrebbe ricordato nulla. Il rapper sorrise all'idea, apprezzando l'amico premuroso.

Dopo aver mangiato qualcosa di leggero, si buttò sotto la doccia. Fu lì, sotto il getto di acqua calda, che cominciò a ripensare alla serata precedente. La sensazione di adrenalina che aveva sperimentato al risveglio non lo aveva abbandonato.

«Juliette... » mormorò mentre si insaponava la testa. Rise da solo, quasi sorpreso di quel ricordo. «Oh, mamma, cosa abbiamo combinato?» Si chiese, ridendo dei loro eccessi. Nonostante tutto, non provava alcun rimorso.

Non era abituato a baciare le amiche a meno che non ci fosse qualcosa di più profondo sotto la superficie, o che non si trattasse di vere e proprie amicizie.
Aveva sempre visto Juliette solo come una buona amica, quasi asessuata.

Eppure, la sera prima, aveva baciato proprio lei, e la reazione di Juliette non era stata negativa, anzi.
Quei pensieri lo facevano sentire un po' a disagio. Non sapeva come affrontare la questione con lei. Il giorno dopo, tutto sembrava diverso. I fumi dell'alcol, che avevano reso tutti più disinibiti la sera prima, si erano dissolti, lasciando spazio alla confusione e alla mancanza di istinto.

Controllò di nuovo il telefono, alla ricerca di un messaggio della ragazza, che forse poteva aiutarlo a fare luce sulla faccenda, ma non c'era niente da parte sua. Il volto del rapper assunse una smorfia perplessa. Come mai non gli aveva scritto?
Nemmeno lui aveva scritto a lei, del resto, provo a tranquillizzarsi.
Cosa doveva fare? Scriverle? E cosa?

Guardò l'orologio, doveva darsi una mossa. Lo aspettavano in Hybe per scegliere l'immagine della copertina del loro prossimo singolo, un brano che avrebbe celebrato il loro amore per gli Army e la voglia di continuare la loro carriera insieme, come band, nonostante le loro vite private e i percorsi solisti stessero prendendo direzioni diverse. Un modo per tranquillizzare i fan che non li avrebbero persi per strada. Inoltre dovevano selezionare insieme anche le fotografie promozionali che avrebbero corredato l'uscita.

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Namjoon rifletté sulla scelta della foto, scrutandola attentamente. «Per me, questa foto cattura la nostra unità», commentò con un tocco di saggezza.
Tuttavia, Taehyung, sempre incline alla sua prospettiva unica, scosse leggermente la testa, ritenendo che fosse troppo scontata e che avessero già condiviso fotografie simili.
«Agli Army piace» ribatté Namjoon con sicurezza.
Nonostante le opinioni divergenti, almeno prima avevano concordato sull'immagine di copertina. La scelta di queste altre foto, però, si era fatta ardua.