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Hoseok non fu sorpreso di vedere Chiara insieme a Yoongi.
La band era riunita in uno studio fotografico per un photoshoot e, quando gli altri videro arrivare l'italiana saltellarono per la sorpresa.

«Chiara, ma cosa ci fai qui? Torni a lavorare per noi?» le aveva chiesto Taehyung, che subito era balzato in piedi per andarle incontro.
«No, avevo il pomeriggio libero e ho accompagnato Yoongi» sorrise, un po' imbarazzata.
«Quindi voi… ?» azzardò Jin, che già non vedeva l'ora di riprendere l'aereo per volare da Hae.
Chiara annuì, con Yoongi che gongolava, senza dire nulla, accanto a lei.
«Finalmente!» esclamò Jimin, lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi.
Tutti si alzarono per andare ad abbracciare entrambi gli amici. La loro rottura aveva influito su tutti loro, ne avevano sofferto poiché Yoongi era loro fratello e volevano un gran bene a Chiara e Aria.

«Jeon Jungkook, per favore puoi tornare alla postazione trucco?» lo chiamò una voce femminile che Chiara riconobbe subito.
«Miran!» le andò incontro felice. «Sono passata anche perché sapevo che saresti stata tu la make-up artist.»
Song Miran era una truccatrice dalla fama consolidata, che lavorava con le principali riviste di moda. Si erano conosciute un anno prima, sempre durante un servizio fotografico per le Le Serafim, e da subito si erano sentite in sintonia.
Miran era coreana, ma si era trasferita in America ancora adolescente e ci aveva vissuto fino a un paio di anni prima, quando aveva deciso di tornare a Seoul.
Aveva quindi acquisito una mentalità più occidentale e Chiara aveva visto in lei una persona su cui contare quando si sentiva troppo straniera in un paese di conservatori. Inoltre erano praticamente coetanee, altro punto a favore della loro amicizia.

«Allora finalmente avete fatto pace…» disse la truccatrice mentre prelevava il fondotinta col pennello.
«Già, ma non solo, poi ti dico» le fece l'occhiolino.
«Cosa?» chiese JK.
«Anche a te lo diciamo dopo, non preoccuparti.»
«Non posso saperlo adesso? Già che sono qui…» insistette il ragazzo.
«Porta pazienza, coniglio!» lo rimproverò l'amica, in modo bonario.
«Agli ordini, coniglia!» scherzò il maknae, conscio di condividere gli incisivi importanti con l'italiana.
«E tu che mi dici? Hai ancora il cuore in tumulto per…?»
«Non dire quel nome!» La zittì la truccatrice, ponendole il pennello sulle labbra.
«Perché non può dirlo? Lo conosco?» intervenne Jungkook, spettatore di quelle chiacchiere fra amiche.
«Potrebbe essere mio figlio…» bisbigliò la donna.
«Potrebbe, ma non lo è. Eri sessualmente attiva quando è nato?» le chiese all'orecchio, anche se JK udì tutto.
Miran fece di no con la testa.
«Ecco!» esclamò Chiara, soddisfatta. «Quindi non potrebbe essere tuo figlio!»
«Anche io potrei essere tuo figlio, parli di me? Ti piaccio io?» sorrise l'idol.
Chiara gli mollò uno scappellotto sulla nuca e Miran riuscì appena in tempo a spostare il pennello, altrimenti gli avrebbe sporcato gli abiti.
«Che ne sai di quanti anni ha lei, eh? Non la vedi che giovane?» lo rimproverò.
Miran scoppiò a ridere. «Dai, Chiara, smettila. Ha ragione Jungkook, non sono giovanissima… ma no, mi dispiace, non sei tu» disse rivolta all'idol.

Jimin era rimasto un po' in disparte quel giorno, nonostante tutti fossero felici per la ritrovata armonia tra i loro amici.
«Che succede?» gli chiese Hoseok, portandogli una bottiglietta d'acqua.
Il cantante scrollò le spalle e rimase a fissare il vuoto.
«Avanti, sputa il rospo!» lo incitò l'amico, sedendosi accanto a lui e sistemando il lungo cappotto che indossava, in modo che non si sgualcisse.

«Mi sento un po' solo» ammise Jimin, con un sospiro che sembrava risuonare nell'intero studio fotografico. L'atmosfera festosa sembrava accentuare ancora di più il suo senso di solitudine.
Hoseok osservò attentamente il volto dell'amico e si interrogò su ciò che gli passasse per la mente. Forse la felicità di Chiara e Yoongi aveva risvegliato in lui una sensazione di vuoto e solitudine?
«Io ci sono, se vuoi» gli sorrise Hoseok, cercando di infondere un po' di conforto nell'animo di Jimin. Voleva fargli capire che non era solo, che poteva sempre contare su di lui come amico e confidente.
Jimin sorrise debolmente, ma i suoi occhi ancora tradivano una certa malinconia. «Grazie. È solo che, ormai, quasi tutti sono in coppia e io sono ancora qui, da solo, chiedendomi quando troverò finalmente qualcuno...» si lamentò, lasciando trasparire una punta di tristezza nella sua voce.
«Ehm, in realtà, ti ricordo che io sono single, così come Jungkook e Namjoon» puntualizzò Hoseok, cercando di sollevare un po' il morale dell'amico.
Jimin sembrò sorpreso, quasi incredulo. «Sì, ma sai quanto ne abbia bisogno...»
Hoseok sospirò, cercando di trovare le parole giuste: «Come tutti! Ma forse, quando capirai che la tua autostima non dipende dal fatto di avere o meno qualcuno accanto, riuscirai a vedere la persona giusta per te, tra le migliaia di persone che desiderano solo di essere al tuo fianco.»
L'amico sembrò riflettere per un momento sulle parole di Hoseok. Jimin si chiedeva come avrebbe fatto a riconoscere quella persona speciale, dopo le delusioni del passato.
«E tu? Come sta il tuo cuore?» chiese a Hoseok, sapendo della sua storia passata con Chiara e delle difficoltà che aveva affrontato nel dimenticarla. Aveva anche assistito al duro colpo che aveva subito con Olga.
Hoseok sorrise sinceramente: «Sto bene, davvero. Voglio bene a Chiara, ma ora la vedo come un'amica a cui tengo profondamente e che è destinata a essere con Yoongi, proprio come lui è l'uomo perfetto per lei. Sono veramente felice che siano tornati insieme...»
Jimin lo guardò negli occhi e gli diede una pacca amichevole sulla gamba. Gli sembrò che Hoseok parlasse con sincerità e si sentì sollevato dal sapere che finalmente stava superando il passato e andando avanti. Lo guardò con ammirazione, apprezzando la sua forza interiore e la sua capacità di affrontare le sfide della vita. Si sentì ispirato a fare lo stesso e a continuare a cercare la felicità anche quando sembrava essere sfuggente.

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