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«Ah, che bello essere a casa!» esclamò Hoseok, seduto sul retro del suv nero della Hybe.
«Mmmh, sì» commentò un po' dubbioso Jimin, spostandosi indietro i capelli.
«Non hai voglia di riposarti? Ce lo meritiamo dopo tutti questi mesi di corse sfrenate.»
«Sì... è che, quando non abbiamo impegni, mi sento un po' perso. Mi sento come se non avessi più uno scopo. Penso al futuro e mi chiedo cosa farò. Mi mette un po' ansia» confessò il cantante, rannicchiandosi sul sedile.
«Rilassati, Jimin-ah!» lo apostrofò Jin. «Prendiamoci questa bella vacanza che, lo sai, tra premiazioni e servizi fotografici, qualcosa da fare lo avremo sempre.»
A Jimin non piaceva stare lontano dai palchi, aveva bisogno di condividere la sua arte. I periodi di stallo lo mandavano sempre un po' in crisi. Lui non era come i rapper, che se ne stavano chiusi nel loro studio a comporre. Per lui ballare e cantare era tutto. Aveva provato a scrivere qualcosa, ma non era al livello di alcuni dei suoi amici.
«Non sparirete, vero? Non è che vi buttate nelle vostre vite e vi dimenticate di Jimin, eh?» Alzò lo sguardo sui due hyung e fece il labbrino.
«No, tranquillo. Fatti sentire quando vuoi. Jin c'è sempre.» Gli diede una fraterna pacca sulla spalla.
«A volte mi mancano i tempi in cui abitavamo tutti insieme. Come quando eravamo nel primo dormitorio, coi letti a castello e le brandine ammassate in un'unica stanza... o quando, l'anno scorso, eravamo in Italia. Era così bello; non ero mai da solo.»
In cuor suo, Hoseok non poté che concordare. Spesso percepiva anche lui quella solitudine.
Il periodo in Italia li aveva ricatapultati nella situazione che avevano vissuto da trainee e aveva acuito quella nostalgia per il passato.
«Voi che farete?» chiese Jimin ai due che condividevano con lui il viaggio.
«Vado da Hae, ovvio!» rispose subito Seokjin.
«Io, domani, andrò da mia sorella, poi non lo so» intervenne Hobi. Sua sorella Jiwoo, di quattro anni più grande, era diventata una nota influencer e aveva un negozio di abbigliamento molto gettonato. I due avevano un ottimo rapporto; lo aveva supportato fin dall'inizio.

Nei giorni seguenti aveva passato del tempo con la sorella e con alcuni vecchi amici. La maggior parte però, lo passava in casa o in studio, a lavorare su alcune idee. Passava sempre anche in palestra, per ballare un po'. Non amava allenarsi coi pesi come Namjoon o Jungkook, ma avrebbe potuto ballare per ore.
«Grazie per avermi invitato» gli disse Jimin, per poi lanciargli un asciugamano.
«Di niente. So che ballare piace anche a te» gli sorrise. Sapeva quanto Jimin si sentisse abbandonato se non vedeva o sentiva gli altri per troppo tempo. «Hai sentito qualcuno in queste settimane?»
Il cantante fece mente locale. «Sono andato a bere qualcosa con Tae, l'altra sera; poi ho sentito Joonie, che sta sempre in giro per musei.» Scoppiò a ridere.
«Perché ridi?» lo incitò Hobi.
«Perché ha fatto una figuraccia con uno scultore.» La risata cristallina di Jimin risuonò nella sala da ballo.
Hope lo invitò a parlare con un gesto della mano.

«Stava visitando il suo studio e ha notato questa scultura particolare, non ricordo se fosse una donna o cosa... Comunque, si mette a decantarla a dire quanto la trovi geniale quando, voltandosi verso il tizio, la urta con un gomito e la fa cadere dal piedistallo.»
«Oh, cacchio.»
«Già. La statua è caduta e si è decapitata!»
«Davvero? Ahahah!» Risero con gusto della "disgrazia" dell'amico. «Mi hai svoltato la giornata!»
Immaginarono la faccia di Namjoon con la testa della statua che rotolava ai suoi piedi. Era troppo esilarante. Per quanto facesse l'uomo serio e di cultura, il rapper era così goffo che finiva sempre col rompere qualcosa.

«Tu hai sentito qualcuno?»
«Ho sentito JK ieri; è a Busan e mi ha detto che sta scegliendo il suo nuovo tatuaggio.»
«Yoongi?»
Hoseok scosse la testa. «L'ho intravisto nel suo studio la scorsa settimana. Ha detto che sta lavorando al suo mixtape ed è un po' preso.»
Jimin fece un sorrisetto: «Il solito stakanovista. Che ne dici di uscire a bere qualcosa stasera? Magari lo chiediamo anche agli altri, chi c'è c'è.»
Alla fine si ritrovarono in tre: loro due e Taehyung. Passarono una serata piacevole e condivisero uno scatto del tavolo su Instagram, dove si taggarono a vicenda, facendo scatenare gli Army.

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