Crystal Noodle Soup

42

"Ho un buco alle 16. Prenota un trattamento all'Ynis Vitrin, ti aspetto lì"

Hoseok fissò a lungo il messaggio di Juliette, le parole scritte in quel testo intriso di mistero. Si sentiva confuso e tormentato, con il cuore che gli martellava nel petto.

La cripticità del messaggio lo aveva spiazzato davvero tanto. Era indeciso, spaventato dalla rivelazione e sommerso da un'ondata di emozioni. Juliette, che considerava una delle sue amiche più strette, aveva nascosto una parte cruciale della sua vita. Come era possibile che, nonostante quasi un anno di vicinanza e confidenza, Hoseok non fosse mai venuto a sapere che lei era sposata?

La sua confusione era palpabile. Ora che aveva finalmente preso coscienza dei suoi sentimenti per Juliette, sembrava che un velo fosse stato sollevato dai suoi occhi. Ma questa rivelazione era arrivata troppo tardi. Era come se stesse rivivendo il tormento passato con Chiara, solo che questa volta l'ostacolo era ancora più grande: Juliette era sposata, e quel misterioso Etienne era suo marito.

Il dilemma interiore di Hoseok era una lotta tra i sentimenti che sentiva per Juliette e il rispetto per il suo stato civile. Era intrappolato tra due scenari opposti: da un lato, c'era il desiderio travolgente di seguirla, e dall'altro, c'era il rispetto per il matrimonio. Era un conflitto che lo costringeva a confrontarsi con la complessità delle relazioni umane.

Scosso e intrappolato in una marea di emozioni scomposte, Hobi avvertiva l'impellente necessità di affrontare la situazione. Nonostante l'informazione riguardante Etienne avesse fatto vibrare il suo mondo interiore come un allarme di emergenza, sentiva che doveva ascoltare ciò che Juliette aveva da dire. Certo, quella rivelazione era sufficiente da far scattare il suo istinto di fuga, ma la sua insaziabile curiosità e il bisogno di conoscere il passato di Juliette bruciavano più intensi.

Il dilemma era palpabile, martellante come un beat di una canzone che non puoi toglierti dalla testa. La tentazione di voltarsi e andarsene era fortissima, una mossa per proteggere il suo cuore da possibili ferite. Ma, d'altra parte, la curiosità era una fiamma inestinguibile, un desiderio bruciante di svelare ogni dettaglio della vita di Juliette.

Dopo aver disdetto un impegno che aveva accettato in precedenza, Hoseok si diresse verso il luogo di lavoro di Juliette. Era passato un lungo periodo dall'ultima volta che aveva messo piede lì, un periodo tumultuoso legato ai ricordi di Olga. Aveva sentito voci riguardo alla sua ex, che si era licenziata e ora viveva nel lusso col suo CEO tedesco, ma la storia era ormai solo un capitolo chiuso, un pezzo di passato da lasciarsi alle spalle.
Il suo obiettivo era cristallino, si chiamava Juliette. Mentre si avvicinava al suo obiettivo, la sua mente danzava sul sottile filo tra passato e presente, incertezza e determinazione.

L'ascensore lo trasportava inesorabile verso l'incontro tanto atteso e temuto. In quel momento, Hoseok poteva sentire la sua pancia contorcersi in spasmi incontrollabili, come se ogni ansia e preoccupazione si fossero materializzate in un tumulto interno. Tentava di tranquillizzarsi, ripetendosi che la situazione non poteva peggiorare di più, e che doveva soltanto ascoltare ciò che Juliette aveva da dire.

Era come se dovesse prepararsi a incassare un colpo, a piegarsi sotto il peso di una realtà sconcertante. Aveva imparato a farlo, nel corso degli anni passati nel mondo del k-pop. Ora, però, si trovava di fronte a un bivio inaspettato. Tutto ciò che poteva fare era sperare di comprendere meglio la situazione, di trovare una spiegazione a quanto accaduto.

Nel corso di quei mesi, Juliette non aveva mai dato l'impressione di provare qualcosa di diverso per lui.
La loro relazione era stata basata su una solida amicizia, diversa da molte altre esperienze che aveva vissuto con persone pronte a donargli ogni parte del loro corpo solo perché era una celebrità della musica. Era proprio questa fiducia reciproca che aveva rafforzato il loro legame e ora Hoseok si aggrappava a essa mentre l'ascensore saliva.