Liberi
Al momento del crollo tutti si ammutolirono , fermi ad osservare quel l'edificio piovere a terra. I pochi nemici rimasti , ormai in fuga , ne approfittarono per ritirarsi.
Marco era affianco a Flavio e si stava dirigendo verso Tullio , che aveva scorto nella folla.
I centurioni corsero verso la zona crollata , il triario rimase a curarsi dei feriti.
Dalla nube di polvere si scorse uscire una figura alta e definita , l'armatura argentea , l'elmo in una mano , lo scudo nell'altra.
Il generale avanzava barcollante verso di loro. A prima vista pareva solo intontito , nessuna ferita grave.
Marco lo vide chinarsi in un punto e sfilare dalle mani di un soldato morto un sandalo , per poi indossarlo , con estrema naturalezza. All'Aquila parve anche che avesse sputato sul cadavere , ma non ne era certo.
I tre individui si ricongiusero nel mezzo della via , intanto i rinforzi del generale si stavano occupando dei feriti.
Tullio si avvicinò al suo superiore , preoccupato.《Magister! State bene?》lo interrogò in apprensione. 《Tullio , non preoccuparti》 lo rassicurò il generale mentre , con estrema naturalezza , estraeva da una mano una scheggia di legno delle dimensioni di una spanna.
《Portami uno straccio Tullio》Chiese il generale al suo amico fidato. Tullio , con uno sguardo simile a quello di una madre che rimprovera il figlio , si congeda dalla presenza del generale per cercare ciò che aveva gli era stato richiesto.《Quanto a te , centurione? Ci sono stati problemi?》disse il generale interpellando Marco. 《Signore , siamo stati colti alla sprovvista. Purtroppo , dei trecentosessanta uomini ne sono rimasti capaci al combattimento meno della metá.》rispose ossequioso l'aquila.
《Meglio la metá che nessuno. 》Lo rassicurò il Magister. 《Baderò che vi venga assegnato ciò di cui avete bisogno per rimettersi in sesto prima dell'assalto alla cittadella》lo avvisò nel mentre si avviava verso la stessa direzione di Tullio.
《Signore!》lo bloccò Marco 《posso sapere come sta procedendo la battaglia?》 《La piazza sotto la cittadella è nostra. Le forze del generale Massimo al porto hanno sfondato le difese navali e sono sbarcate. Ora si stanno occupando di alcune sacche di resistenza rimaste nella zona portuale. L'assalto alla cittadella è previsto per domani all'alba. Si rimetta centurione.》Il comandante si mosse verso Tullio che stava andando lui incontro con un pezzo di lino bianco in mano.Marco entrò nella casa adibita ad infermeria dove si trovava anche Flavio.
《Quindi? Quanti sono ancora combattere dei tuoi?》Chiese Marco al veterano 《Su centoventi , dodici sono in perfette condizioni , trenta con ferite lievi , un altra ventina ha bisogno di riposarsi ma c'è la fará. Tutti gli altri o non sono capaci di reggersi in piedi o non sono più fra noi.》Marco uscì nuovamente.
Appoggiò a terra spada e scudo e , scorrendo appoggiato su un muro dell'edificio , ai lascia cadere a terra , distrutto dalla fatica.
Alza lo sguardo al cielo. Il mezzogiorno era già passato. Un passo avanti era stato fatto. Ma la scalata era solo iniziata.
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Roma Invicta
Historical FictionLa storia di un centurione romano dell'esercito di Ottaviano Augusto che, coinvolto in intrighi e complotti, fra battaglie e duelli, si troverà a scardinare una letale congiura che si sta ordendo alle spalle del triumviro. Fra miti e leggende di Rom...