Capitolo LXXXVII

415 16 0
                                    

Aprire gli occhi

《Generale , non mi costringa a scoccare questa freccia.》supplica il sagitario puntando il suo comandante. Victorius avanza lentamente. 《Victorius. Sbarazzati di questi illusi.》ordina Antonio sgattaiolando verso l'entrata del tempio.
《Magister. Mi ascolti...》iniziò a dire Emilio mentre Victorius estrae il gladio con fare funereo.
《Taci traditore! Sei sempre e solo tu ad aver tradito questa città. Ottaviano anche , ha emarginato il senato , si è autoproclamato successore di Cesare , quando c'era chi sarebbe stato molto più adatto di lui , un vero romano.》dice lanciandosi contro l'ammiraglio , evitando una freccia del tiratore. Questo , dopo pochi colpi di spada cade a terra. Emilio guarda sconcertato il corpo dell'etrusco crollare《Antonio non è l'uomo che credi , lui non...》comincia a dire il giovane stratega ,interrotto da una serie di fendenti che fu costretto ad evitare.
《È stato proprio Antonio a ritrovare il Palladio e riportarlo a Roma! Grazie ad esso la città vivrà in eterno!》urlò Victorius.
《Tu non capisci , Magister. Lui non ha mai voluto ricostituire la Repubblica! Lui ha sempre e solo bramato il potere personale!》grida esasperato l'ammiraglio. Il generale si arresta nell'istante in cui il fendente fatale stava per giungere.
《Tu ti stai prendendo gioco di me》lo accusò il dux.
《No. Vuoi sapere che fine ha fatto Ulpius? Che fine ha poi fatto mio padre? Il primo ha ucciso mio padre per la bieca volontà di obbidire ad una falsa serpe che è il tuo signore! E ora Ulpius è ormai polvere , ucciso da Marco Antonio nel momento in cui non gli sarebbe più stato utile! E così sarà con te!》spiegò disperato lo stratega.
Il condottiero lo osservò curioso , senza però spostare la spada dal suo viso《E se anche fosse? Io morirò , ma la Repubblica risorgerá! Più forte e prosperosa si prima!》
Emilio , spazientito , tenta di nuovo di spiegare《Marco Antonio vuole diventare imperatore! Nulla gli importa di quel branco di senatori! Lui abbandonerà Roma a se stessa , portando il centro dell'impero ad Oriente! Roma cadrà in disgrazia se non lo fermiamo ora!》
Il generale abbassa la spada. Infine , dopo un lungo sguardo , porge la mano al giovane.

Roma InvictaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora