Capitolo LXXX

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Risveglio

Vide , a tratti , il soffitto roccioso delle gallerie scorrere , sentì il terreno terroso della grotta sotto i caligola , udì il trascinare del suo corpo.
Quelle belve lo stavano portando nel loro nido dove lo avrebbero divorato? O forse lo avrebbero torturato? Quei demoni , forse emissari degli dei , giungevano li per punirlo?

Si risvegliò , sentendo delle voci parlare preoccupate , lo scalpicciare leggero degli zoccoli dei cavalli , l'ancheggiare del carro. Ottavio era al suo fianco.

《Che diamine...》borbottò l'aquila poggiando una mano sul capo.
Il compagno lo guardò felice.
《Bentornato fra i vivi ragazzo!》disse festoso appoggiandogli una mano sulla spalla , poi voltandosi verso gli altri《Pinco! Vai a dire a Victorius che Marco si è risvegliato!》
Senza vederlo , udì alcuni passi sovrastare la lenta marcia in cui erano immersi.
《Ma... I demoni? La grotta? I fiumi di fuoco?》Chiese confuso Marco.
《Ancora con questa storia? Hai gridato le stesse cose nell'antro , agitando la torcia prima di svenire. Ti deve essere mancata l'aria. Non riuscivi a smettere di tossire. Ti abbiamo dovuto portare fuori di peso.》
Marco ripensò alle orrende visioni a cui aveva assistito.
《E il Palladio?》Domandò.
L'amico poggiò la mano su un sacchetto vicino a lui.
《Torna a Roma , dove sempre è stato e sempre stará. Ehi tu!》Urlò riferendosi ad un legionario che camminava vicino al carro.
《Vai a chiamare il druido! Facci avere una delle sue bevande rinvigorenti.》
Il soldato invertì il senso di marcia , muovendosi verso la fine della colonna.
《Dove stiamo andando?》 Domandò il giovane centurione a quello più anziano.《Torniamo a Roma. La nostra missione è compiuta.》

Pochi minuti di marcia e il legionario mandato a prendere il druido tornò strattonandolo verso il loro carro.
《Eccolo centurione》rispose il latino spingendo il celtico verso il carro.
《Hai ancora una delle tue bevande druido?》lo interrogò Ottavio.
L'anziano stregone prese in mano una fiaschetta e , annuendo , la porge al centurione.
Ottavio scende dal carro《Sali su. Prenditi cura del nostro amico.》disse poggiando la mano sulla schiena dello sciamano.
Il vecchio , inizialmente timido e poi incoraggiato dai cenni amichevoli di Marco , alza il capo dell'uomo appena risvegliato e gli fa sorseggiare il liquido della fiaschetta. Aveva un buon sapore. Un infuso di erbe aromatiche , leggermente aspro ma comunque dal gusto dolciastro delle bacche.
《Grazie》rispose il centurione.
《Prego》replicò tentennando in latino il vecchio barbuto.
《Cercherò di farla trattare bene.》Lo rassicurò Marco.
《Non è me che ... deve trattare correttamente. La ... reliquia. Il suo ... potere è ... immenso. So che lei ha avuto delle ... come si dicono ... illusioni. I vostri amici dicono che è la ... mancanza d'aria , ma le posso giurare che è il tesoro. Non voleva essere preso , ha ... provato ad ... impedirlo.》
《Che stai dicendo druido?》
《Roma non ha a che fare con il ... come lo chiamate ... Palladio da molto tempo ... non è più ... abituata a tale forza. La statuetta la porterà ad ... annientare se stessa.》
Il gallico scese dal carro prima che Marco potesse fare altre domande , lasciandolo con nuove risposte da trovare.

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