Ad locutio
《Amici , siamo oggi qui riuniti in difficili circostanze. Come ben oramai saprete , il Magister Victorius è disperso dalla battaglia della giornata di ieri. Dobbiamo scegliere una nostra nuova guida. Candidati?》
Chiese il primipilo
Un decurione si fece avanti
《Adriano... bene... nessun'altro?》
《Propongo il centurione Marco della terza coorte di Aquile》disse Ottavio infrangendo il silenzio di quella tenda. Un mormorio sorpreso si diffuse fra centurioni li riuniti.
Marco , a causa della proposta inaspettata , dopo un istante di confusione , fece un passo avanti.
《È d'accordo centurione?》Chiese il Primipilo. Marco annuì《Sì signore. Accetto la proposta di Ottavio.》
《Bene. Propongo di decidere democraticamente chi eleggere temporaneamente a generale. Centurioni , esprimete il vostro volere.》Ordinò il maggiore in grado in quella tenda.
《Adriano...》un coro di voci si alzò dal gruppo di ufficiali《...O Marco?》
Una moltitudine di voci riempì l'angusto spazio. Marco era sicuramente il maggior gradito.
《Eccellenza! Mi oppongono a questa scelta!》gridò furibondo l'altezzoso equites. 《Dammi un motivo valido decurione.》Lo esortò il Primipilo.
《Costui non è nella IV Legione da abbastanza tempo per conoscerne tattiche , punti di forza e di debolezza!》
《Devo respingere la tua opinione. Il centurione Marco è stato un ottimo ufficiale quando ha prestato servizio nella V Legione e soprattutto ha avuto numerosi meriti nelle battaglie a cui ha partecipato , dall'assedio di Brundisium , a quello di Syracusae. Inoltre Victorius stesso lo ha ritenuto un ottimo elemento selezionandolo per la sua squadra durante l'assalto a Rodi.》
L'ufficiale dei cavalieri pestò i piedi e sbuffò indignato.
《Bene. Chiarito anche questo , possiamo eleggere Marco a capo temporaneo della legione fino a quando il generale Victorius non sará nuovamente in grado di prestarsi al comando.》
I centurioni gridarono entusiasti del loro nuovo generale.
Ottavio si avvicinò al compagno appena eletto.
《Esci. La Legione si aspetta un tuo discorso.》Il centurione esce dalla tenda , quasi ammaliato dalla forte luce di mezzogiorno. La tenda è sopraelevata rispetto al campo.
Tutta la Legione lo osserva mentre gli gli altri ufficiali escono e si dispongono dietro di lui.
《Centurie! Coorti! IV Legione! Oggi un grosso onore ed onere mi è stato affidato. Il nostro generale è sparito. Il nemico ci osserva , conosce i nostri movimenti , precede le nostre mosse.
Ma noi , noi siamo legionari! Noi siamo la forza di Roma! La mano dell'imperatore! Ottaviano ci ha inviati qui a domare questa ribellione. Uomini! Roma è prosperità! Roma è potere! Roma è ordine! Noi , in queste terre ostili , noi siamo Roma!》
I soldati scoppiano in un fragoroso applauso misto grida. Tutti lo acclamano , tutti gridano il suo nome. Tutti parevano aver fiducia in lui. Questo per Marco è la cosa peggiore. Fallire , fallire nonostante avesse la fiducia dei sottoposti. Già ha provato quel sentimento , ma ora che era a capo della IV Legione , ora che la vita dei suoi uomini era una sua responsabilità , la sensazione era sempre più forte. Si promise , con tutta la sua anima , che se i suoi fossero morti , legionari non sarebbero morti invano.
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Roma Invicta
Historical FictionLa storia di un centurione romano dell'esercito di Ottaviano Augusto che, coinvolto in intrighi e complotti, fra battaglie e duelli, si troverà a scardinare una letale congiura che si sta ordendo alle spalle del triumviro. Fra miti e leggende di Rom...