Capitolo LXXII

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Piano

《Allora? Cosa hanno per noi gli esploratori?》Chiese Marco , di fronte a una carta stesa su un tavolo , circondato da altri centurioni.
Il Primipilo , Barrius , tracciò delle linee ipotetiche sulla rappresentazione.
《Nemetocenna è qui. Secondo le nostre spie la cittá è presidiata da pochissimi ribelli. Basterebbe una coorte per occuparla. Il vero problema sorge qui.》disse piantando il dito in un piccolo spazio della carta.
《I celti si sono asserragliati qui , lungi il corso del fiume. Secondo gli equites ci sono solo due guadi attraversabili. Entrambi ovviamente sono presidiati dai barbari. Un assalto frontale è da escludere , ci farebbe perdere solo uomini e tempo.》
《Ci sono altri guadi non presidiati?》Chiese il neo-generale.
《Il più vicino si trova a quattro ore di marcia dal loro accampamento.》rispose il Primipilo.
《Bene. Piuttosto , che sai dirmi dell'accampamento?》proseguì il nuovo comandante.
《Il fortino è ovviamente costruito in legno , ed è davvero particolare. È suddiviso in due parti. Una prima , sul fiume , ingloba entrambi i guadi al suo interno. Ovviamente i passaggi nel fiume sono difesi da torri su cui con ogni probabilità ci saranno delle vedette. Questa zona è provvista di falegnameria , magazzino , fienile , insomma , una vera e propria cittá. L'altra parte invece si trova arroccata sulla collina li di fronte. Ce un solo modo per entrare e di sicuro non possiamo ignorarlo passando oltre. Dovremo conquistare anche quello , ma potremmo perderci molto tempo , forse giorni.》 Marco osservò la cartina.
《Bene... ascoltatemi tutti attentamente e ditemi che ne pensate.》

《Una coorte , gradirei se fosse quella di Evocati del centurione Ottavio , attraverserà il guado non sorvegliato dai galli. Il resto della Legione procederá verso le fortificazioni. Un assalto in forze delle nostre truppe presso i guadi sorvegliati servirà da diversivo , mentre gli Evocati entreranno nell'accampamento e distruggeranno ogni genere di provvista. Ulla dovrà restare in piedi. Se gli impediamo di rifornirsi ancora dovranno andarsene per forza. Se tutto funzione come previsto , non dovremo nemmeno affrontare la fortificazione sulla collina.》spiegò Marco.
《E se le truppe sulla collina intervengono? La Coorte potrebbe trovarsi in difficoltá》obiettò Adriano.《Non preoccuparti , io e miei legionari sappiamo badare a noi stessi decurione. Accettiamo volentieri Marco.》rispose Ottavio.
《Bene. Domani mattina ci metteremo in marcia. Avvisate i vostri uomini. Per il resto dell'esercito il piano per la battaglia frontale vi sará comunicato fra qualche giorno.》

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