Capitolo 24

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POV NAOMI

È venerdì pomeriggio e io e Cloe siamo in giro per negozi. Ormai siamo tornate a Los Angeles da una settimana.

Avrei preferito rimanere in montagna ma sono felice perché, tra più o meno una settimana, ci sarà Natale.

Infatti, ora siamo fuori per questo, per i regali, faremmo una cena il 24 Dicembre, a casa di Alexander. Ci saremmo tutti: io, Cloe, Jody, Aria, Jack, Jas e Nate, insieme ai nostri genitori.

In più, volevo passare del tempo con Cloe, ne ho approfittato e adesso siamo qui.

Ho preso praticamente tutto, anche a Cloe, mi manca solo il regalo per Aaron.

Non ho proprio idea di cosa regalargli. Sbuffo frustrata perché è da tre ore che cerco qualcosa, voglio qualcosa di significativo.

Tra l'altro, domani sera, verrà a cena da noi, incontrerà mio padre, non so se dire finalmente o purtroppo, non perché non voglio che si conoscano ma perché mio padre, a volte, sa essere veramente minaccioso.

Lo è sempre stato nei confronti di qualsiasi ragazzo avesse mai fatto parte della mia vita.

«Regalagli una maglietta.» consiglia Cloe.

Le lancio un'occhiataccia, tanto che per poco non salta in aria «Neanche per sogno.»

Continuiamo a girare per negozi finché non vedo qualcosa in lontananza, che attira la mia attenzione.
Mi avvicino lentamente seguita da Cloe e mi fermo notando un ciondolo.

È un cervo bianco. Ho trovato.

I miei occhi si illuminano e corro all'interno del negozio. Veniamo accolte da un uomo sui sessant'anni

«Buongiorno, ditemi tutto.» dice calorosamente.

Sorrido gentile «Ho visto il ciondolo con il cervo bianco in vetrina, vorrei prendere quello se possibile.»

All'uomo si illuminano gli occhi, si avvia verso la vetrina e lo prende, ritornando poi dietro il bancone.
«È fortunata, era l'unico, è arrivata in tempo. Vuole che lo impacchetti come se fosse un regalo.» domanda guardandomi.

«Sì certo, grazie mille.»

Mette il ciondolo dentro la scatolina apposita, la chiude e inizi a impacchettarla con una carta regalo blu e oro.

«È di cristallo bianco, quindi stia attenta.»annuisco prontamente, mentre lui continua a impacchettare. «Deve essere una persona molto importante per fare un regalo del genere.» dice, mettendo il pacchetto regalo dentro un sacchettino bianco e oro, poi lo porge a me.

«Non sa quanto...» confesso a bassa voce. Prendo il sacchetto.

«Sono 100 dollari, ma a lei faccio pagare 80.» mi dice il signore sorridendomi. I suoi occhi grigi spiccano.

Tiro fuori il portafoglio prendendone 100 e passandogli la banconota «Tenga pure il resto.» dico sotto il suo sguardo perplesso, mi sorride subito dopo, ringraziandomi.

Esco dal negozio insieme a Cloe. Siamo piene di sacchetti, meno male che lei ha la patente.

Ci avviamo alla macchina mettendo subito dopo tutto nel suo bagagliaio.

«Ti va di prenderci il Mc?» chiede lei, mentre entriamo e ci sediamo in macchina.

«Certo.» ci avviamo verso il mc ed ordiniamo due menu.

«Ho una fame in questi giorni.» dico a bocca piena, dopo aver ritirato l'ordine e aver iniziato a mangiarlo, in mezzo al parcheggio della spiaggia.

Abbiamo deciso di venire qui, c'è un bel panorama ora che sta tramontando il sole, e a me piace il mare.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora