Capitolo 48

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POV NAOMI

«L'unica cosa positiva di questo ritorno, è che tra una settimana è il mio compleanno.» borbotto seduta sul letto in camera di Maya e Jack.

Siamo sullo Yacht, e tra poco dovremmo arrivare di nuovo a Los Angeles, siamo partiti una cosa come due giorni fa.

Sarei voluta rimanere di più, devo ammetterlo, ma prima o poi dovevamo tornare, perciò eccoci qui.

«Che bello e cosa farai?.» chiede Maya, intenta a sistemarsi la maglietta che ha addosso.

«In realtà ho già una vaga idea....all'inizio pensavo di farlo a casa mia ma poi Logan, il padre di Jody, mi ha offerto di farla a casa sua, è leggermente più grande della mia, per questo l'ha fatto. Quindi la farò li. Non inviterò tante persone, questo no, però posso assicurati che ci sarai anche tu.»

Le sue guance si tingono di rosso, si siede accanto a me sul letto. «Beh grazie, sono contenta.» sorride ma poco dopo, qualcosa passa per i suoi occhi grigi, facendo svanire il sorriso sincero che aveva sul viso.

«Ehi, che succede?» domando preoccupata, appoggiando una mano sulla sua coscia.

«Prima di andare da Am e nonna devo passare a casa per prendere i miei e i vestiti di Am. E l'idea non mi piace per niente.» rabbrividisce e chiude gli occhi solo a dirlo.

Mi ha raccontato delle cose orribili sui suoi famigliari, specialmente su Cris e il suo patrigno, per questo anche io sono preoccupata, però sono sicura che sarà al sicuro, siccome Jack e Jason l'accompagneranno.

«Maya, puoi stare tranquilla. Non sarai sola per quei pochi minuti che andrai lì. Non c'è niente di cui preoccuparsi, sarai al sicuro e non ti toccheranno.» la rassicuro, ne ha bisogno.

«Lo so ma ho paura, più ci avviciniamo più ho paura. Tra poco meno di venti minuti sarò lì, e incontrare Cris è la mia unica agitazione. Spero solo che non sia a casa.» i suoi occhi si inumidiscono, morde il labbro inferiore, gesto che mi comunica che si sta agitando ulteriormente.

Prendo il suo viso con le mani, obbligandola a guardarmi. «Stai tranquilla, non succederà niente. Jack sarà con te, andrà tutto bene okay?»

Non ne sembra molto convinta ma sospira e annuisce lo stesso. «Spero solamente di non incontrarlo, sarebbe capace di tutto per i soldi.»

Si calma sotto il mio tocco e sorride ancora di più, facendomi sentire più sollevata di conseguenza. Odio vederla stare così, già sapere quello che ha passato è stato un colpo al cuore.

«Scusate, posso entrare o state facendo uno di quei pigiama parti che fate voi ragazze? Beh, se siete in intimo non mi tiro indietro.» dice Jack da dietro la porta.

Maya rotea gli occhi al cielo divertita e arrossisce, e io ridacchio, Jack è davvero uno scemo.

«Puoi entrare Jack.» dico ad alta voce.

Il mio sguardo si concentra sulla porta, appena Jack la apre per entrare, e poi, una figura poco dietro di lui, attira la mia attenzione.

Aaron.

Jack entra, Aaron invece resta fermo sotto lo stipite della porta, e io lo squadro per bene.

Ha una maglietta attillata bianca e a maniche corte che fa risaltare i suoi muscoli, pantaloni grigi della tuta e corti che fanno intravedere la bella sorpresina che si nasconde lì sotto. La cosa che però, guardo principalmente, sono quegli occhi azzurri e blu meravigliosi.

È bellissimo ed è più felice, anche se in realtà mi sembra più strano del solito oggi, più agitato, lo è da sta mattina e io voglio capire perché...

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora