POV NAOMIGuardo il cibo nel mio piatto, giocandoci e spostando l'insalata con la forchetta. Cerco di non pensare al discorso che ha fatto mio padre circa una settimana fa...
Mio padre che ha mentito, mio padre che ha nascosto un segreto del genere per anni senza mai raccontarmi nulla, niente di niente.
Ma è impossibile non pensarci, è come metallo unito a metallo, non riesci più a staccarlo via, a toglierne i pezzi, puoi solo distruggerli, ma non funziona così con i pensieri, non posso semplicemente eliminarli o romperli...
«Tu e Aaron vi conoscevate già.»
Il respiro viene meno, la testa inizia a girarmi e a vorticare e vorticare, cerco di comprendere bene cos'ha detto, cerco di darmi risposte, magari ha sbagliato a parlare...
«C-cosa?» domanda a bassa voce, cercando di calmare il battito impazzito del cuore.
Si schiarisce la gola e si allontana un po' da me. Sospira e si prende la testa tra le mani. «Quando eri piccola venivamo spesso a Los Angeles. Tua madre abitava qui da bambina e beh, Isabella era la sua migliore amica per questo a volte facevamo dei viaggi...» confessa, cerco di seguire bene il discorso per non perdermi niente. «Tu e Aaron siete praticamente cresciuti insieme, eravate inseparabili, vi amavate già da bambini.»
Molte domande iniziano a farsi spazio nella mia testa, ma prima di porle voglio sentire tutto e so che ha da dire di più, perciò aspetto che parli, comprendo che sia difficile soprattutto se stai raccontando qualcosa che hai tenuto nascosto per anni.
Cerco di non arrabbiarmi, davvero, ma è difficile dopo aver scoperto una cosa del genere, tento di non farlo adesso mentre ricomincia a parlare.
«Amelia aveva insistito molto sulla stella gemella, perché quando vi siete visti per la primissima volta vi siete dati una scossa, avevate tu un anno e lui 2, e già li l'avete presa. Lo ricordo come se fosse ieri... un tocco, è bastato un tocco a legarvi per sempre.» sospira e si passa una mano sulla barbetta che ricopre il mento. «Io credevo fosse un po' una cavolata, diciamocela tutta, ma Amelia e Isabella erano così convinte, così un giorno, eravamo in giardino a casa di Alexander, e voi vi siete presi per mano, Amelia ha indicato in cielo e li...li abbiamo visto tutto. Quella stella che brilla più delle altre, quella che rappresnta voi.»
Sorride pensandoci e poi scuote la testa diventando serio. «Purtroppo però è cambiato tutto...» i suoi occhi diventano lucidi. «Con la morte di Amelia abbiamo smesso di venire qui. Io ho smesso, perché ero un codardo. Stavo soffrendo e avevo paura che se avessi visto Isabella il mio cuore si sarebbe distrutto del tutto, i ricordi che legavano tua madre a Isabella mi avrebbero distrutto e avevo paura. Così non siamo più venuti, e un giorno ho ricevuto un messaggio da parte di Isabella in cui diceva di non parlarne con voi, di non dire niente. Non capivo il perché di questo all'inizio ma poi ho compreso...» mi guarda tramite i suoi occhi azzurri. «Non voleva che vi confondeste ulteriormente, poiché avevate smesso di vedervi, o almeno penso che sia stato per questo. Non ho mai saputo se questo fosse stato il reale motivo, ma è quello che ho compreso e pensato io.»
Sta in silenzio ora, aspettando che io parli, so solo che ho un macigno sul cuore che mi impedisce di respirare bene.
Mi schiarisco la voce. «Perché non me l'hai detto, papà? Perché mi hai tenuto nascosta una cosa del genere, soprattutto adesso che io e lui ci siamo avvicinati, c-»
Interrompe la mia domanda.«Io e Alexander volevano dirvelo. Abbiamo parlato ma poi abbiamo deciso che non era necessario in quanto vi stavate già avvicinando da soli. Infatti non era rilevante dirvelo perché-»
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Un cuore in due: Stelle Gemelle
Romance⚠️ revisione momentaneamente sospesa ⚠️ «La luna è bella si, ma sono le stelle ad essere più luminose. Ricorda: è la luna che fa da accompagnatrice e da un dettaglio in più alle stelle, non il contrario. E tu, sei la mia stella.» Naomi Calligan ha 1...