Capitolo bonus

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Scusate se lo ripubblico, ma c'è stato un piccolo problema di percorso, ho sbagliato a scrivere una scena (che era quella di Alisha, lei non doveva esserci) se vi va rileggete il capitolo.

Ho deciso di pubblicare un piccolo capitolo speciale, mi mancava tornare da Aaron e Naomi e spero anche a voi.

Buona lettura


POV NAOMI

«Amore...» sussurra la voce bassa e roca di Aaron, le sue labbra morbide baciano la pelle della mia guancia e poi scendono sul collo, le sue braccia circondano la mia vita.

«Dimmi...» dico assonnata, sbadigliando subito dopo e coprendomi la bocca con una mano.

Il suo corpo caldo è attaccato al mio e non riesco a sentire altro oltre al calore che emana e la protezione che sento stando tra le sue braccia muscolose.

Casa... lui è sempre stato la mia casa, e lo sarà per sempre.

«Tra poco dobbiamo andare da Jason.» mi avverte, accarezzandomi un braccio. «E dobbiamo svegliare Adam e le altre due pesti.» parla di William e Aidan, i due gemelli nati un anno dopo rispetto ad Adam.

Hanno un anno ormai, e Adam due.

E poi cos'è che dobbiamo fare?

Andare da Jason?

Diamine, me lo ero scordata.

Ieri ci ha chiesto di andare a pranzo a casa sua, per passare del tempo insieme a tutti quanti, compresi Cloe e Jody, Jack e Maya, Nate e Aria e Jennifer e Jared, insieme a tutti i nostri bambini.

Inoltre, Jason e Samuel stanno cercando di adottare una bambina, non sanno ancora quanto tempo ci vorrà, ma spero che ci riusciranno presto, sarebbero dei bravi genitori.

Ma non ne ho le forze di andare da loro, e già tanto se riesco a svegliarmi in questo periodo, sono sempre stanca.

«Mmm... puoi andare a svegliarli tu, dopo?» domando, girandomi nella sua direzione e strofinando il naso sul suo petto nudo e caldo. «Sono stanca.»

Appoggia le labbra incurvate in un sorriso sulla mia fronte, baciandola, e accarezza lentamente la mia schiena. «Va bene.»

Arriccio il naso quando sento fastidio alla pancia. «Devi smetterla di mettermi incinta, Aaron. Questa è l'ultima volta.» sbuffo, appoggiando la mano sulla pancia gonfia.

Tra due mesi dovrebbe nascere la nostra bambina. Aaron sperava che fosse femmina questa volta e così è accaduto.

Però, mi rifiuto di avere altri figli, in realtà sarebbe bello ma quattro bambini sono già abbastanza, per non parlare del fatto che non ho avuto neanche un po' di pace. È da tre anni che continuo ad avere bambini e mi sono rotta di continuare a partorire.

«Ah smettila, tanto lo so che piace anche a te avere così tanti bambini....» prende il mio mento con due dita, costringendomi a guardarlo negli occhi azzurri e blu. «Tutti nostri

Sorrido e arriccio il naso appena lo bacia. «È vero... ma basta comunque. Tu non sai cosa significa partorire.» mordicchio il suo labbro inferiore e poi appoggio la fronte sulla sua. «Continua a muoversi.» lo avverto, sapendo che gli piace sentirla.

Ogni volta che aspetto un bambino, tocca la mia pancia e non fa altro quando iniziano a muoversi, adora giocarci, soprattutto con Amy.

Abbiamo deciso di chiamarla Amelia Isabella, come le nostre madri, e quando papà e Alexander lo sono venuti a sapere diciamo che sono quasi scoppiati a piangere.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora