POV AARONApre e chiude la bocca più volte, per dire qualcosa che non riesce a comunicare, forse per mentire e negare l'evidenza, forse per dirmi la verità, ma non proferisce parola, deglutisce e i suoi occhi diventano lucidi.
Sbatto la foto sulla scrivania e passo una mano in mezzo ai capelli, tirandoli indietro subito dopo. «Non ci credo, tu lo sapevi e non me lo hai detto...» mormoro, sbuffando una risata isterica.
Cerca di avvicinarsi, non le permetto di farlo, indietreggio perché non voglio che mi stia intorno adesso, se lei mi sta vicino, io non ragiono.
«Ora basta Naomi.» i miei occhi scattano nei suoi, si ferma di colpo. «Mi nascondi sempre qualcosa e io non ce la faccio più.» sibilo, mi muovo avanti e indietro. «Prima Ryan, le sue minacce che ti hanno portata ad allontanarti e a spezzarmi il cuore, e poi questo.» respiro ed espiro per calmarmi, o almeno per provarci, ma non faccio altro che infuriarmi ancora di più.
«CAZZO!» urlo, tirando un calcio alla sedia che viene allontanata, sbattendo contro al muro.
«Mi dispiace, okay!» dice ad alta voce, facendo sì che io porti l'attenzione su di lei.
«Ti dispiace?» scuoto la testa esaperato. «Mi sono stufato, nascondi sempre qualcosa.» mi giro e avvio verso la porta.
«Dove vai?» domanda con voce preoccupata.
«Via da te, ho bisogno di pensare.» prendo la maniglia nella mano, però, prima ancora di muovere un solo dito, si mette in mezzo a me e la porta.
Appoggia le mani sulle mie guance, stringo i denti e la fisso negli occhi, impassibile, anche se ho il cuore che sta battendo troppo forte.
«Fammi spiegare, ti prego.» sussurra speranzosa, con gli occhi che urlano il suo timore, la sua paura di vedermi andare via.
«No, devo pensare e averti intorno non aiuta.» affermo convinto, non volendo ascoltare niente se non i miei pensieri.
Provo a toglierla di torno ma non me lo permette, con le mani appoggiate alle mie spalle si da uno slancio, circondando i miei fianchi con le gambe, riporta le mani sopra le mie guance e io sono costretto a sostenerla dalle cosce per non farla cadere.
«Non era una domanda, non hai altre possibilità, devi ascoltarmi e basta.» ordina, con tono dolce e cercando di non farmi arrabbiare.
Chiudo gli occhi, perché non voglio guardarla adesso, ascolto e basta. «L'ho saputo una settimana fa, da mio padre, il giorno in cui...in cui Ryan mi ha rapita.»
Il mio corpo si irrigidisce all'improvviso nel ricordo di quello che è successo, sto in silenzio, non parlo ancora, inizio a stare scomodo in piedi.
Così mi muovo e mi siedo sulla sedia girevole che ho lanciato un secondo prima, apro gli occhi e la guardo adesso.
«Non ho potuto dirtelo ma lo avrei fatto lo giuro, mio padre mi ha fatto promettere di non dirtelo perché pensava spettasse ad Alexander parlartene, però giuro che se non lo avesse fatto Alexander te lo avrei raccontato io...» ammette sotto voce, muovendo piano i pollici sulle mie guance.
«Mi dispiace così tanto, non sai quante volte sarei voluta venire da te per raccontarti tutto, ma ho voluto aspettare, lo prometto.» confessa, lasciandomi un bacio sulla guancia, poi si ferma. «Ma non posso fare a meno di pensare che, se anche non te lo avessi detto, non sarebbe cambiato niente tra noi...» mi guarda in volto e io stringo i denti, facendo contrarre la mascella.
«Si invece, che sarebbe cambiato qualcosa.» dico, a queste parole i suoi occhi si inumidiscono, si alza da sopra le mie gambe e si sistema la mia camicia che ha addosso.
![](https://img.wattpad.com/cover/324208721-288-k464760.jpg)
STAI LEGGENDO
Un cuore in due: Stelle Gemelle
Romance⚠️ revisione momentaneamente sospesa ⚠️ «La luna è bella si, ma sono le stelle ad essere più luminose. Ricorda: è la luna che fa da accompagnatrice e da un dettaglio in più alle stelle, non il contrario. E tu, sei la mia stella.» Naomi Calligan ha 1...